E'solo il principio. One shot. Isle of Wight 2010

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    RATING: VERDE.



    Isle of Wight. 2010. Spyglass Inn.

    In mezzo al chiasso, posso addirittura sentirlo il mare.
    Rumoreggia dall'esterno, come un'enorme botola di vecchi pirati, che tentano l'arrembaggio nonostante la realtà li abbia confinati nel Canale della Manica e il tempo abbia scheletrito i loro corpi.
    Magari sto cazziando un pò con la fantasia, ma questo posto te la fa galoppare.
    Basta solo che ti concentri sul grosso timone che fiancheggia l'entrata. Oppure sui preziosi cimeli di mare che Neil e Steph hanno accumulato nel corso degli anni e una visione surreale ti schizza davanti.
    Mi piace sapere che anche tu, condividi la mia pazzia. Che anche tu senti nei pori le reincarnazioni che passano e lasciano un calco.
    E'un pò come accade per la nostra di storia.
    Un giorno equivale ad un'impronta, ma non di quelle che gli avventori disegnano sulla sabbia e che il vento porta lontano.
    E'un piccolo tatuaggio, che ogni volta si aggrega agli altri. Invisibile sulla carne, ma ben definito dentro.
    Abbiamo chiacchierato, bevuto, mangiato, riso a crepapelle.
    Ci siamo affacciati in terrazza, restando in silenzio a guardare l'acqua che sciabordava lentamente a riva, con l'illusione di scorgere a chilometri di distanza la linea che separa l'orizzonte rotondo dalle coste francesi. E'da qui che i contrabbandieri setacciavano la zona ed è qui che probabilmente si riunivano nelle sere destate, fra donnine discinte e alcool a volontà, in attesa anche loro di qualcosa che ne migliorasse l'esistenza.
    Ed è bello, fottutamente grandioso, girarsi e vedere che sei qui, sei lì, sei dappertutto, che ti muovi intorno a me, oltre me, come un piccolo satellite acqua e sapone, e che da me finisci col ritornare.
    ...
    E'la notte in cui si ricomincia daccapo, Kristen.
    Anche se sono perfettamente consapevole che dalla finestra non butterò i piatti sporchi, né un calzino vecchio né un solo pezzetto di quel dolore che alla fine del giro mi ha fatto capire quanto ti amassi. Non rinnego tutte le cazzate che ho compiuto.

    - Bevi. Fumi. Vai in giro con i vestiti di una settimana fa...e passi da una donna all'altra, come se si trattassi di un gioco a carte....
    - Smettila Tom. Torna a strimpellare. Lasciami in pace...
    - In pace!? Lo vuoi sul serio o è solo un modo per farti compatire?
    - Ti meno se non te ne vai...
    - Uuuhhh, che paura!!!! Ma guardati! Sei ridotto uno straccio...a stento ti reggi sulle gambe! Per una donna? Cazzate. Solo tante cazzate. Se pensi che valga la pena soffrire...allora smettila di startene attaccato alla bottiglia. Rubagliela a quell'altro. Hai le carte per poterlo fare. E quello stronzetto manco se ne accorgerà. Dici che lei è mezza cotta di te? Bene. Devi solo farle entrare in testa che questo tira e molla è durato fin troppo. E che rischia di perderti.


    Se non fosse stato per Tom, probabilmente sarei andato a fondo.
    Non mi rimangio le parole cattive che ti ho urlato in faccia tutte le volte che andavi in crisi e mi dicevi che con Mike era una lunga storia, che avevi bisogno di tempo per farla finita.

    - Sono stufo di fare la palla al piede, Kristen. E sono stufo di trovarmelo tra i piedi, che lesina il tuo amore e mi osserva come se gli avessi distrutto la vita. Ne ho le palle piene di aspettare. In giappone mi hai fatto credere di essere ad una svolta. Invece? Eccoci due mesi dopo, nella stessa situazione di merda in cui eravamo l'anno scorso. Con te che mi vuoi, io che ti voglio e lui che ti vuole. Prendi una decisione. Non intendo continuare ad amare una donna che non è mia. Mi sento soffocare. Mi sento male. Possibile che non lo capisci?
    - Rob...ti prego, calmati...è difficile! Io ti amo. Ma a Mike voglio bene e tra noi due è il più fragile. Non voglio che paghi le conseguenze di tutto questo...
    - E io? Io dovrei pagarle tutte quante le conseguenze, eh? Fare tanti bei sorrisi, mentre tu dichiari ai giornali che siamo soltanto amici? Che lui è il tuo vero ragazzo? E perchè mai? Perchè credi che mi bastino i soldi, la fama, le fans? Perchè bisogna beneficiare l'Azienda? E'te, che voglio....cazzo! E' per te che sono ancora qui...E'per te che non ce la faccio più!
    - Rob...
    - O me o lui...Kristen. Decidi subito. Oggi. Domani potrei già essere da un'altra parte...


    Non mi pento di averti fatta scoppiare in lacrime sul set di New Moon e di averti messa nella condizione di decidere, perchè era giusto che lo facessi per tutti e tre. Nè voglio scordarmi di tutte quelle che mi sono portato a letto nel tentativo di dimenticarti, perchè prendendo sesso gratuitamente, ho compreso che a te, piccolo scricciolo, avrei dato quello, rapportato all'amore.
    Ho paura, Kris.
    Come ne avevo da adolescente, quando mi trovavo a segnare una nuova data sull'agenda e mi chiedevo se ci avrei guadagnato o perso dal cambio d'anno, se i miei genitori avrebbero continuato a stare insieme, se Lizzie o Vicky se la sarebbero cavata meglio o peggio di me. E'come aver viaggiato in mongolfiera ed essere atterrato sulla pista dopo 80 giorni dalla data di partenza. Hai conosciuto i pericoli, hai visionato gli angoli bui e quelli luminosi, hai visto la pioggia appesantire il pallone e sentito il vento prendere a scapaccioni la tua gondola. E poi, dopo una breve vacanza, ti dicono all'improvviso che la pacchia è finita, che devi lasciare il wisky sul tavolo, che un nuovo pallone è già pronto a ripartire e che nella cesta devi rimetterci tutti i tesori che hai accumulato nel tuo precedente viaggio, ignorando se riuscirai a riportarli a casa, così come li avevi conquistati.
    Ti osservo.
    Hai gli occhi verdi che brillano, sotto le ciglia lunghissime e la birra non c'entra. E non c'entrano i frutti di mare, l'aroma speziato che proviene dale cucine.
    Brilli a causa mia e nel guardarti, mi convinco di essere un coglione in piena regola, che nessun altro uomo potrebbe sentirsi orgoglioso di averti al suo fianco e che forse anche tu...la stai pensando uguale.
    Mi sorridi.
    Con un braccio avvolto nella manica del giubbottone, ti avvicini, facendomi sentire il calore del tuo minuscolo corpo.
    Oh baby. Mi fai tenerezza. E vorrei stringerti, coccolarti, tenerti in sospensione su di me e farti precipitare dentro l'intestino, come una pioggia che rinfresca, che risana, che chiude le cicatrici ancora aperte. Come una cosa mia e che nessun invidioso potrà rubarmi.
    Non mi dispiace di averci riprovato con quest'isola meravigliosa. Tra queste scogliere. Nell'aria pulita.
    E non mi frega se abbiamo fatto male i calcoli, se pensavamo di darla a bere a chi pronosticava per noi delle vacanze in un'altra parte del globo.
    Stesso posto. Stesso albergo. Stesso numero di stanza. Stessa visuale.
    Con il britpack di sempre. E quei paparazzi merdosi che flashano dietro la vetrins, avidi di vendere al primo quotidiano locale il menù che hai scelto per rifoccillarti la pancia.
    Questione di abitudine.
    Almeno i loro rullini serviranno a dimostrare che non te la stai spassando nei night clubs, a ballare sul cubo, in cerca di un diversivo. Che non hai uno scletro di nome Garret da nascondere nel tuo armadio. E se al prossimo giro, torneremo a casa con i tesori intatti, ritorneremo a Ventnor e ripercorreremo il medesimo tragitto, come in un tam tam di fortuna o una catena di quelle che t'inviano per posta e che non devi interrompere altrimenti sarai disgraziato perenne.
    Ormai, sono pronto ad andare mille volte in replica per te, perchè con te è un continuo ritornare alle origini, proprio come fanno le aquile...che nascono in un nido, volano per il mondo e tornano nel primo nido a morire.
    Forse ti sembrerà retorica, ma morire assieme a te, baby è ciò che sogno dal momento in cui ho dato una faccia all'amore. Vorrei vedere le luci spegnersi una ad una, godermi il tuo ultimo sorriso, stamparmi la tua bellezza in fronte e portarmela nel Nirvana.
    Magari dopo stanotte mi verrà l'ulcera a furia di smielare su di noi. Ma va bene...finché si campa insieme...prendi da me anche questo lato del mio amore, come mia madre lo prende da mio padre, come i cuccioli lo prendono dal calore delle loro tane.
    Vorrei, baby...un amore che sia amore e basta, privo di ritrattazioni, di compromessi, di dubbi. So che c'è la possibilità di ottenerlo. Dipenderà da noi. Da ciò che tireremo fuori dallo stomaco, dai passi che faremo, dalle accantonate che prenderemo...
    ...
    Le 23 e 59 minuti.
    L'orologio del pirata ha le lancette ben puntate sulla mezzanotte. Ci manca quella dei secondi, che ad un tratto semra tremare nel quadrante.
    Neil esce dal bancone, sua moglie lo segue nel suo tradizionale vestito da corsara. Il figlio li raggiunge al centro della sala, con il grembiule impregnato di olio e salsa, e più di qualche mano comincia a far ruotare i tappi di sughero.
    Dalla tv satellitare, il presentatore è andato in collegamento con le regioni limitrofe.
    - Coraggio, ragazzi! Ci siamo!!!!! Il countdown è partito!!!! Contiamo insieme!!!! Meno 5! Meno 4! Meno 3!!!! Meno 2!!!! Ohhhhhh!!!!!!...
    E'solo un attimo.
    Poi, booom! Nello schermo a cristalli liquidi, le cifre che compongono il nuovo anno lampeggiano in un contorno di stelle filanti e bollicine di champagne.
    Contemporaneamente all'annuncio, saltano i tappi, la ciurma si avventa sulle bottiglie e le voci convergono in un ammasso di urla che sovrasta l'intera struttura.
    Qualcuno ci passa due calici. Sono pieni fino all'orlo, ma bere non è la nostra priorità.
    Lo faremo più tardi, raggiungendo gli amici che festeggiano a due metri di distanza, trascinati via dalla folla e dall'eccitazione.
    Ti sollevi sulla punta dei piedi e nei tuoi occhi verdi ci vedo così tanta felicità che potrei ammalarmene. - I love you, Rob....
    E'il secondo anno di fila che me lo ripeti, in questo momento perfetto, in bilico tra ciò che viene risucchiato dal tempo e ciò che il tempo vorrà riservarci. Ricordo a malapena quando hai usato per intero il mio nome...e adoro l'intimità con la quale pronuci il diminutivo tra le tue labbra.
    Rob.
    Chiamami così, ogni santa volta che lo desideri...
    Intanto, fiumi di champagne riempiono a casaccio i bicchieri e spesso l'ondata è così violenta che in alcuni ci resta soltanto un bozzolo di schiuma.
    Abbasso la testa.
    Ti bacio, sfregando appena le labbra sulle tue prima di farle aderire.
    Ed è bello sentire che sei calda dentro il giubbottone, che sei mia e che stiamo costruendo pezzo dopo pezzo un nido tutto nostro, che ci protegga dagli attacchi esterni e ci dia l'opportunità che viene concessa a tutta la gente normale, con una vita normale, con degli amici normali e con delle normali incazzature.
    Normale.
    E'esattamente la parola che ho avuto sotto il naso da sempre e che nella sua semplicità non avevo visto.
    Voglio ancora sentirmi così.
    Un ragazzino cotto in pentola, che arrossisce per niente e cerca di nascondersi per non far vedere ai buffoni in che stato l'ha ridotto il batticuore.
    Voglio tremare e riempirmi di calore come se non ti avessi mai messo le mani addosso. Voglio sentire le mie dita che pizzicano di desiderio e chiedermi cosa e quanto posso ancora darti di me...che non sia uguale a ciò che ti ho dato fino a ieri.
    Assaporo le tue labbra.
    Buone come al primo bacio che ci siamo scambiati su quella panca.
    Non è cambiato il loro sapore.
    E questo, mi basta.



    __________________________________



    Pov Kristen.

    Baciami, amore.
    Non potrei desiderare altro in questa notte magica.
    Qualcuno, alle nostre spalle, ha già iniziato a scattare e una piroettata di flash sta creando sulle fascine di legno un gioco di chiaroscuri al limite del surreale.
    Sicuramente appenderano tutto in bacheca, come i gestori del locale fanno ogni anno, per ricordare le masse che affollarono le sue sale durante i botti di San Silvestro.
    Tranquillo, non mi volterò a guardare se c'inquadrano. Mi rovinerei il fegato e voglio evitare di schioccare occhiate assassine a gente che guarderò in faccia solo stasera. Che facciano foto. Al diavolo, le conseguenze.
    Almeno oggi, voglio fregarmene dei contorni e vivermi l'attimo, senza tirare i remi in barca o supplicarti di tornare in albergo, dove le pareti non hanno orecchie e non ti aspetti che le lampadine in bagno, t'immortalino a tradimento sulla specchiera.
    Mi stringo di più.
    Nella calca, ho la scusa di aggrapparmi al tuo braccio, di accucciarmi nel tuo giubbotto per non cadere. Tanto lo so che non permetterai ai bucanieri di farmi del male.
    Tienimi forte, adorabile testone. Sfrega le tue labbra sulle mie e ridammi quella sensazione di ubriacatura crescente, la centrifuga nello stomaco, le farfalle in testa.
    Mmmmm...
    Hai la punta del naso gelida e la voce resa un pò roca dal freddo, ma il tuo accento riesce ugualmente a farmi rabbrividire.
    Baciami, Rob.
    Davanti alla tua bocca calda, che profuma di birra e sigarette, le luci si appannano e le urla festose si attutiscono.
    Ho paura anch'io, sai?
    Come ne avevo allora, quando trascorsi il mio primo natale da innamorata chiusa in stanza, a chiedermi se per te valesse la pena mandare all'aria la mia vecchia relazione. Se per te, avrei avuto il coraggio di maturare e di cogliere sfumature che fino ad allora mi era parse senza senso.
    Quello, fu il Natale peggiore in assoluto.
    La Summit ti aveva rispedito a Londra, e potevo ascoltare la tua voce solo attraverso un cavo telefonico. Impossibile contare le volte in cui mi hai ripetuto che ti mancavo.
    Mi mancavi pure tu.
    Mi mancavi da matti...e sono stata sul punto di cedere a causa del vuoto che avevo dentro. Ringrazio Dio, per avermi tenuta buona, nonostante tutti gli arti del mio corpo fossero già su un aereo in partenza.
    Dovevo decidere e fare chiarezza sulla mia, sulla tua, sulla sua di vita. E avevo paura di prendere un'accantonata, di pagarne le conseguenze e di svegliarmi al mattino con i lividi sulle braccia per un amore che probabilmente era solo infatuazione.
    Ho pianto anch'io per te. Come te, ho gettato all'aria le foto, ho scritto cose che mai mi sarei sognata di scrivere, ho cercato nell'affetto del mio gatto e dei miei cuccioli un crostone di roccia alla quale appigliarmi e restare in bilico.
    Ma ho continuato a ondeggiare. Da sola. Sospesa a metri e metri di altezza da terra, mentre Mike, papà e le amiche continuavano a ripetermi che dovevo andare avanti a testa ritta e che avrei dovuto tagliarti fuori, come si fa con le scarpe da 12 centimetri che sai che porterai in una determinata sera e che poi abbandonerai in una scatola, ad ammuffire.
    La mia vita era una schedina perfetta, senza uno e senza due...con soltanto i pareggi da evidenziare. Perchè tutto era filato liscio, prima di te. Tutto tornava. Tutto appariva così facile da prendere e da ricevere.
    Poi, guardandomi con gli occhi lucidi, mi hai fatto capire che nella vita non esistono solo le x. Che dovevo sommare le differenze e ricavare un totale da ciò che mi avevi dato, da ciò che mi aveva dato Mike e da ciò che volevo davvero per me stessa.
    Ho pensato che ti avrei perduto, durante le riprese.

    - O me o lui. Decidi subito. Mi sono stufato di stare male. Di sentire la nausea salire ogni volta che devo recitare la parte del buon amico. Di vedere che lui può andare in giro, mano nella mano con te...perchè lui è quello ufficiale e io la ruota di scorta...
    - Rob...ho bisogno di altro tempo. Mike sta male...la sua carriera va a puttane...
    - E siccome al sottoscritto va a gonfie vele....dovrei starmene zitto e buono ad aspettare che la principessa si faccia gli affari suoi, ai tempi che decide lei e rassegnarmi a baciarla di nascosto, come se fossi un ladro.
    - Ti prego, non arrabbiarti.
    - Ma io non sono arrabbiato, Kristen. Sono incazzato nero. E lo saresti anche tu, se ti trovassi al posto mio. Però...vedo che si troppo impegnata a contarti le ferite, invece di leccartele...Perchè per te è più facile. Sai che dall'una e dall'altra parte, ci sono due stronzi che muoiono per te. Stai al caldo, ben protetta. Con una soluzione tra le mani che non ti danneggerà comunque. Bhè...dovresti provare a venire nella mia camera da letto. E'gelida e vuota. Perchè ogni volta che vi guardo o getto nel cesso un giornale, l'idea che potrei perderti mi soffoca...


    Ricordo come se fosse oggi, la rabbia e la disperazione che inondavano il tuo sguardo. Il cerone da vampiro che non riusciva a nascondere le linee contratte del tuo viso, le lentine umide che avresti voluto strapparti dagli occhi.
    Laney Gossip aveva pubblicato le foto in cui Mike mi scarrozzava sulle spalle, per le stradine di Vancouver , tagliando di proposito mio fratello che camminava a mezzo metro da noi e che mi aveva aiutata a a mantenere il tiro con l'ennesima sceneggiata. Alla Summit non erano piaciute le foto intime al concerto di Sage. Per loro, non dovevamo permetterci di stare così vicini. Nè di alzare il gomito. Nè di parlare con le bocche vicine. Così aveva approfittato del tuo viaggio a Los Angeles, per costringermi a flirtare con lui e allontanare la stampa pericolosa dalla nostra bolla.
    Era ancora troppo presto per uscire allo scoperto e dare un colpo basso alle tue fans. E stava diventando troppo tardi per noi.
    Lo stesso giorno in cui la scaletta prevedeva la scena della rottura fra Edward e Bella, mi chiusi nel pick up e scoppiai in lacrime. Non ce la facevo a guardarti, a sopportare il tuo rifiuto, a restare in piedi mentre le telecamere ruotavano e la disperazione si mescolava al panico. E mi mancavano le parole in bocca. Il fiato persino per respirare. Mi mancava la terra sotto. La radura odorava di nebbia, di erba finta, di fiori marciti e le zanzare si attaccavano addosso, come se al posto del trucco mi avessero spalmato della carta moschicida.
    Ti volevo. Dio solo sa quanto ti volevo.
    Ma avevo quella fottutissima paura di non farcela, di non essere abbastanza per te, abituato a scavalcare il mondo con le sue gambe e a ribellarsi alle regole del marketing.
    Ci provò Weitz a calmarmi, senza successo. - Ho bloccato le riprese, Kristen...Che ti succede? Problemi con Robert? Ho sentito che litigavate nel catering...
    - Voglio stare sola. Non ce la faccio a continuare...- E singhiozzavo, in un fazzoletto che ormai era una spugna impregnata, aggrappandomi al volante con rabbia e seentendo dentro di me quel buco che avrebbe sentito Bella nei mesi in cui il suo Edward sarebbe stato assente.
    - Ok, tranquilla. Sospendiamo. Ma non ti lascio qui a piangere. E l'unica cosa che posso fare...è chiamarlo. Lo so che c'è lui dietro...
    - No...lasciatelo stare! Esolo colpa mia. Non voglio nessuno....- Sniffai, mi soffiai il naso, cercando di guardarlo negli occhi buoni per tentare di convicerlo. - Sto già meglio....grazie...
    - Kristen...lo sai che ti apprezzo come attrice. E sai anche che non potete andare avanti in questo modo. Dovete sbrogliarvela tra voi...E prima lo farete, meglio sarà. Il film ha bisogno di attori in forma, non di facce depresse. La produzione non si fermerà davanti ai vostri problei di cuore...questo dovresti averlo imparato...
    Eccome se lo avevo imparato.
    Quando mai la Produzione s'interessava dei problemi di cuore delle sue piccole uova? Era troppo intenta a stilare contratti, a impedire questo e quello per farsi degli scrupoli sulle persone che andava a colpire. Io e Rob eravamo finiti nel mirino. E ci tenevano sotto controllo persino se andavamo al bagno.
    Benedii Chris, la sua discrezione, quel suo sguardo sincero che sembrava aver delineato mari e monti del mio stato d'animo.
    Ebbi solo il tempo di vederlo andare via, poi un grosso gomitolo di lacrime rotolò infondo allo stomaco. Restai con la fronte sul volante per non so quanti minuti, forse dieci, finchè non captai la tua ombra dietro al finestrino e apristi la portiera.
    Ti giuro, Robert. Rivedendoti, fu come rivedere tutta la mia vita in una pellicola, e scoprire che il finale dipendeva eslcusivamente da me, da quanto coraggio fossi riuscita a ricavare dalle mie fobie.
    Mi sollevasti il viso tra le mani, asciugasti le mie lacrime con i pollici e mi gettai fra le tue braccia. - Ti prego, non andartene....non lasciarmi....io ti amo....io....io.....- Tuffasti le tue dita fra i miei capelli, mi cullasti sul tuo petto, baciandomi il capo. Allora, diventai consapevole del cuore che ti batteva forte, della tua sofferenza sia era stranamente trasformata nella mia sofferenza. Il freddo nella stanza. Il buco nella pancia. Il senso di soffocamento. Avevo provato tutto di botto, come in un'eslosione di petardi. Ti baciai, togliendoti il rossetto da vampiro con le labbra bagnate e vidi la commozione nei tuoi grandi occhi. Vidi l'amore aumentare e la repressione svanire.- ..Scelgo te! Scelgo te!!! Dirò a Mike che è finita! Ma credimi...è te che amo, ora lo so...e non voglio più sentirmi così male! Non voglio sapere che te ne vai...che mi lasci. Preferirei morire....
    ....
    Oh, Rob. Amore mio.
    Continua a baciarmi. E'come se tra gli spifferi della sera, tu fossi l'unica cosa calda in grado di ristorarmi.
    Non percepisco null'altro, all'infuori di te. La luce, il soffitto, le mura, la gente che alza i calici ricolmi di champagne e che all'improvviso sembra accorgersi dell'energia che passa fra noi, quando siamo così millimetricamente vicini da far saltare la corrente.
    Ti amo.
    E ti amerò per tutti i giorni e per tutte le notti dell'anno, finché avrò nel cuore abbastanza spazio da poterti contenere e tu avrai un cantuccio caldo per poter contenere me.
    Vorrei che il tempo si fermasse in quest'istante e si prendesse cura degli altri che non hanno la fortuna che invece è stata data a noi.
    Vorrei possedere la certezza che resterà uguale anche domani, che dietro le nuvole ti ritroverò sempre, che dietro la pioggia tu sarai il mio spiraglio sulla primavera, che nel fuoco e nelle sofferenze tu sarai l'acqua fresca.
    Vorrei fare l'amore come se fosse un’eterna prima volta. E sentire questo fremito, questa febbre. Farli durare tanto a lungo da sfidare chi dice che l'amore ha le ore contate e che la passione brucia solo se il vento di tramontana è lontano.
    Ti amo.
    E avere la consapevolezza che i nostri sguardi sono ancora capaci di sporgliarci, che il cuore batte forte come battono forti quelli degli adolescenti in bilico sulla propria anima, e che la pelle brucia indipendentemente dalle distanze...ecco...
    E'tutto ciò che chiedo a Dio, questa notte.

     
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  2. Clarisssssssa
     
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    E' a dir poco meravigliosa. Forse hai dato di loro un'immagine ancora più profonda di quanto non dimostrino e di quanto non siano in realtà. Davvero bella, hai talento.
     
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  3. antonel89
     
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    wow mi è sembrato di essere li con loro! molto bello come sempre
     
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    ho voluto sforare con la poesia----diversamente dal solito...
    Con loro preferisco essere diretta, ma data l'occasione un pò di romanticismo è d'obbligo...
     
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  5. antonel89
     
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    he si hai ragione!!! io nn sono una robsten ma se lui è felice e sta bn!!!! sn contenta x lui!!!
     
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  6. fema85
     
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    solo una parola....BELLISSIMA!!!!!
    Complimenti davvero
     
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  7. RobSweetRob
     
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    Sei proprio brava!
     
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6 replies since 11/1/2011, 17:37   227 views
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