What do you live for? I live for you

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  1. •R~Meñgoni•
     
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    *Q* Rob in Costume *Q*
    Ma anke Tay Adessooo Nuooo !!
    A Kell ci penso Io .. Ho qualke idea Per torturarlo :shifty:
    Tessòòò Capitolo Stupendo ! Non vedevo l'ora Ke postavi *-*
    CITAZIONE
    Quando posò la schiena contro di essa, smisi, lasciandola respirare.
    - Ti odio!- disse Elettra, cercando di riprendere fiato.
    - Io ho smesso, ma ora cosa mi dai in cambio?- le chiesi poi io.
    Vidi un misto di panico e felicità nei suoi occhi, quando le rivolsi quelle parole e le misi le mani ai lati del corpo, appoggiate ai bordi.
    Ci fissammo negli occhi per un po’, senza dire o fare niente.
    Posai la fronte sulla sua, mentre sentivo il suo respiro affannato sulle labbra.

    Mentre Leggevo mi immaginavo La scena *Q*
    La prossima Volta entra In scena qualkun altro A Rompere I palloncini?!? T.T
    Posta Presto !!Baciii
     
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  2. FRAGOLINANIKY
     
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    ma ma ma :o:
    accidenti a Taylor! ci mancava solo lui! U.U
    lo scimmione, il lupacchiotto... e lo zoo è quasi completo!!! :lol:
    Ma può essere che quei due non riescono mai a concludere nulla?
    uffa :angry:

    tesò bravissima! posta presto! e ti prego fa che finalmente riescano a concludere!!!! :wub: :wub: :wub:
     
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  3. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: Cy_Pattinson
    Capitolo: Una bella notizia
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
    Note dell’autrice: eccomi qui!!! La festa in piscina continua ed Elettra riceverà una bella notizia. Cosa che non vale per Rob… eh, brutta bestia la gelosia! :P Buona lettura…


    What do you live for? I live for you
    …Una bella notizia...

    Cap. 15 Una bella notizia



    Vedevo quel povero pezzo di torta urlare, sotto gli insistenti colpi della mia forchetta.
    Erano circa 10 minuti che fissavo quel dolce così appetitoso che tuttavia non riuscivo ad assaggiare.
    I miei pensieri erano ancora rivolti a ciò che stava per succedere tra me e Robert pochi minuti prima… ancora una volta!
    Perché si comportava così? E soprattutto, lo scimmione e Taylor si erano messi d’accordo per rovinare sempre tutto?
    - La vuoi proprio uccidere quella torta. Se non ti piace basta dirlo.-
    Sollevai la testa e davanti a me vidi un sorridente Taylor, accompagnato da un Kellan con la bocca piena.
    - Guarda che è deliziosa.- mi avvisò quest’ultimo, sputacchiando ovunque.
    - Non si parla con la bocca piena, scimmione.- lo rimproverai, facendo un passo indietro, per evitare di essere attaccata da uno di quei proiettili di panna.
    - Ele, tutto ok?- mi chiese poi Lautner, guardandomi preoccupato.
    - Si, tranquillo, stavo solo pensando…-
    Il ragazzo mi guardò con un sopracciglio alzato, senza però commentare, cosa di cui gli fui grata.
    - Facciamo così, lo mangio più tardi. Adesso ho lo stomaco troppo chiuso.- dissi sospirando rassegnata e appoggiando il piatto sul tavolo accanto a me.
    - Ah, ah. Hai firmato la tua condanna, bambolina.- esclamò Kellan con un’espressione per niente rassicurante.
    Non feci nemmeno in tempo a rendermene conto, che lui e Taylor mi presero in braccio, mi trasportarono fino al bordo della piscina e mi buttarono in acqua; ma io fui abbastanza sveglia da aggrapparmi a loro e trascinarli con me.
    Appena fummo riemersi tutti e tre cominciammo a ridere, senza più riuscire a fermarci.
    - Cretini! Questa me la pagate!- urlai, senza tuttavia smettere di ridere: sapevo che in fondo l’avevano fatto per distrarmi, vedendomi giù di morale.
    E dovevo ammettere che erano riusciti nel loro intento.
    - Così impari a tenere il muso il giorno della tua festa, nanetta.- mi rispose infatti Kellan.
    E cominciò così una lotta furiosa, fatta di schizzi e tentati affogamenti.
    Ovviamente vinsero loro, prima di tutto perché erano in due, e in più perché utilizzarono la loro arma più potente: il solletico.
    - Va bene, va bene, mi arrendo!- esclamai dopo un po’, annaspando per respirare.
    I due ragazzi smisero, continuando a ridere, mentre io prendevo lunghe boccate d’aria.
    - Siete due idioti.- dissi appoggiandomi al bordo della vasca.
    - E piantatela di ridere!- urlai, ottenendo esattamente l’effetto contrario e aumentando le loro risate.
    - Poverina, lasciatela stare o non riuscirà ad arrivare al prossimo compleanno.- cercò di difendermi Ashley, sedendosi sul bordo.
    - Tranquilla, Ash, li ammazzo prima.- dissi, guardandoli con sguardo omicida.
    - Ele, ti sta suonando il cellulare.- mi avvisò Kris, indicando la mia borsa.
    - Grazie, arrivo subito.-
    Mi arrampicai sul bordo, uscendo dall’acqua.
    Mentre correvo verso il suono del mio telefonino, passai accanto a Robert e non potei fare a meno di scambiarmi uno sguardo con lui: non c’eravamo più rivolti la parola da quando…
    I miei pensieri furono interrotti dall’insistente trillo della mia suoneria, così mi affrettai a rispondere.
    - Pronto?-
    - Ehi, piccola, pensavo non rispondessi più, stavo per riattaccare.-
    - Gian, ciao. Scusa, ero in piscina.-
    Notai gli sguardi interessati dei miei amici, quando mi sentirono parlare in italiano, mentre rispondevo al mio migliore amico.
    - Piscina? Brava, tu ti dai alla pazza gioia mentre io sono qui a lavorare?-
    - Non fare il solito piagnone. È la mia festa di compleanno, permetti che mi distragga un po’?-
    Non mi allontanai dagli altri, limitandomi a dar loro le spalle: intanto non capivano una parola di quello che dicevo.
    - Hai organizzato una festa in piscina per il tuo compleanno?-
    - Veramente hanno fatto tutto i miei amici. È stata una sorpresa anche per me.-
    - Con i tuoi amici vuoi dire anche Jennifer e Christine?-
    - Ehm… no, altri amici. Ti spiegherò poi.-
    - Vabbè, ti chiamavo per un motivo ben preciso comunque.- cambiò argomento lui, schiarendosi la voce.
    - Sputa il rospo.-
    - Prima di tutto auguri. Scusa se non ti ho chiamato il 17, ma non ce l’ho proprio fatta.-
    - Tranquillo. Anzi, grazie per il messaggio. Sei stato carinissimo.-
    - Figurati ho fatto il mio dovere.- disse Gian, facendomi sorridere.
    - Pensi di essere nei paraggi di Los Angeles intorno ai primi di maggio?- continuò poi lui.
    - Si, direi proprio di si, perché?-
    - Bè, ho qualche giorno di ferie dal lavoro e… bè, pensavo di venirti a trovare. Che ne dici?-
    - Gian, dici sul serio o mi stai prendendo in giro?-
    - Perché tutte le volte che ti dico qualcosa pensi che stia dicendo una cazzata?-
    Ci misi un po’ a metabolizzare la notizia, ma quando me ne resi conto cominciai a saltare come una scema.
    - Gian, sarebbe fantastico. È il regalo di compleanno più bello che potessi farmi.-
    Robert e gli altri mi guardarono un po’ spaventati a quel mio scatto, ma feci loro segno di non preoccuparsi.
    - Meno male, pensavo di causare qualche squilibrio nella tua routine.-
    - Stai scherzando? Non vedo l’ora che tu arrivi. Quando arrivi?- gli chiesi facendolo ridere.
    - Ancora non lo so. Appena ho organizzato tutto ti faccio sapere, ok?-
    - Ok. Mamma mia, Gian, è la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi tempi.-
    A parte conoscere Rob, ovviamente, dissi tra me e me.
    - Ne sono felice. Allora ti lascio alla tua festa, piccola. Ci sentiamo, ok? Ciao ciao.-
    - Certo. Ciao Gian. Bacio.-
    E riagganciai: improvvisamente quella giornata già meravigliosa diventò ancora più bella.

    * * *



    Quel suo scatto improvviso aveva spaventato tutti, ma nessuno di noi capiva un accidenti di italiano, quindi non riuscimmo a capire cos’avesse scatenato quella reazione.
    Dopo poco Elettra interruppe la conversazione e si voltò verso di noi con un sorriso raggiante.
    - Sei impazzita?- le chiese Nikki, con ancora la mano sul petto ad ascoltare i battiti accelerati del suo cuore.
    - Scusate, ragazzi, ma ho ricevuto una notizia fantastica.-
    - E cioè?- le chiese Ash, esprimendo l’interrogativo di tutti.
    - Fra qualche giorno arriva il mio migliore amico dall’Italia.-
    - Davvero? Wow!- la sostenne Kris.
    - Sono sei mesi che non lo vedo e mi manca da morire.- ci spiegò lei, mentre riponeva il cellulare nella borsa.
    - Sul serio? Allora è un evento davvero super.- commentò Nikki.
    - Più che super, direi. Non vedo l’ora.- aggiunse Elettra, sedendosi sul bordo della vasca insieme a noi.
    Non potei fare a meno di guardarla con un po’ di tristezza.
    Avevo visto benissimo il suo sguardo un po’ triste e smarrito, dopo che avevo tentato di baciarla, e sapere che un altro ragazzo, anche se era il suo migliore amico, le aveva fatto tornare il sorriso, mi faceva un po’ invidia.
    - Gli dirai di noi?- le chiesi curioso.
    Elettra si voltò verso di me, che le sedevo accanto, e notai che nel suo sguardo non vi era più quella traccia di tristezza che avevo visto quando mi era passata accanto nel raggiungere il cellulare.
    - Questa è una bella domanda. Mmmh… Penso di si. Non mi piace nascondergli le cose. Finché ci sentiamo solo per telefono ok, ma quando me lo trovo davanti non riesco a dirgli bugie. Gli basta guardarmi negli occhi per capire che gli sto nascondendo qualcosa. E poi voglio presentarvelo.- mi rispose, sorridendo raggiante.
    - Ovviamente. Questo era scontato.- le disse Kris, facendole l’occhiolino.
    Io dovevo ammettere, almeno a me stesso, che non ero dello stesso parere: non ero sicuro di voler conoscere quel ragazzo che era riuscito a farle tornare il sorriso con poche e semplici parole, mentre io ero riuscito solamente a farglielo sparire.
    - Ahahah!! Già m’immagino i commenti.- disse improvvisamente Elettra ridendo.
    - In che senso?- le chiese curioso Taylor.
    - Bè, diciamo che Gian è un tipo… a cui piace guardare le ragazze.- gli rispose lei, ridendo con tenerezza.
    - Ma non mi avevi detto che aveva la ragazza?- le chiesi.
    - Si, ma è sempre stato un tipo così, ormai nessuno ci fa più caso.-
    - Ok, adesso basta parlare di questo famigerato assatanato. È l’ora del bagnetto.- intervenne Kellan, spingendola in acqua.
    - Ah! Il solito idiota. Fai poco il furbo, scimmione, da quel lato è identico a te. Potreste diventare ottimi amici.- lo prese in giro, appena riemerse.
    - Ah, si? Anche io sarei un assatanato? Adesso ti faccio vedere io.- e ancora una volta si gettò in acqua, raggiungendo Elettra che nel frattempo era scoppiata a ridere, cercando di scappare a nuoto.
    Il resto del pomeriggio passò veloce, mentre io approfittavo del suo buon umore per riavvicinarmi a lei.
    Verso le 7, quando il sole stava ormai per tramontare, decidemmo di tornare a casa, dandoci appuntamento per una delle sere seguenti.
    - Grazie ancora per la festa ragazzi. Soprattutto grazie a te per la piscina, Kell.- ringraziò Elettra, sorridendo al mio collega.
    - È stato un piacere, bambolina.- le disse lui, abbracciandola e posandole un bacio sulla testa.
    - Mi daresti uno strappo a casa?- mi chiese poi, sciogliendosi dall’abbraccio del biondo.
    - Certo. Andiamo.- le risposi felice: forse non avevo rovinato tutto come temevo.
    Vidi Lutz farmi l’occhiolino, ricevendo come risposta uno schiaffo sul petto nudo, mentre Elettra era girata.
    Salutammo tutti, poi la riaccompagnai a casa.
    - Ho ascoltato il tuo CD. È bellissimo.- disse improvvisamente a metà strada.
    - Davvero? Sono felice che ti piaccia.- le risposi, distogliendo lo sguardo dalla strada per un secondo e sorridendole.
    - Mi devi promettere una cosa.-
    - Certo. Dimmi.- dissi, guardandola con curiosità.
    - Un giorno voglio sentirti suonare dal vivo.-
    Sorrisi, senza, questa volta, distogliere lo sguardo dalla strada.
    - Ogni volta che vorrai.- le risposi dopo pochi secondi, mentre mi fermavo davanti a casa sua.
    - Grazie ancora, Rob. Di tutto.- mi disse, prima di scendere dall’auto.
    E con quelle poche parole capii che non era più triste a causa mia.



    Salve a tuttiiiiiiiiiiiiii!!! Eccomi tornata dopo un super weekend!!! ^^
    Lo so, questo cap non è un gran che, ma diciamo che è un transito per passare ad una parte di storia più interessante e movimentata. ^^
    Come piccolo anticipo posso dire che… la gelosia in Rob comincia a farsi sentire.
    E che gelosia! XD
    Grazie mille a R~Meñgoni• e FRAGOLINANIKY come sempre, x i commenti!!! Vi adoroooooo!!!
    Un bacione e tt!!! ^^
     
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  4. FRAGOLINANIKY
     
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    image dolceeeeeeeeeee Robertino! gelosoneeeeee ;)

    ke bello tesò sto cap!
    come dire... CI PIACEEEEEEEEEEE! :wub: :wub:

    Posta prestissimo sennò vado in astinenza della tua storia!
    kiss kiss
     
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  5. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: Cy_Pattinson
    Capitolo: Arrivi
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
    Note dell’autrice: eccomi tornata a voi!!! Vi avviso subito che il nostro Rob, in questo capitolo non sarà presente, ma non temete, nel prossimo sarà già di ritorno! ;) Ecco invece uno dei nuovi personaggi che sarà presente nei prossimi capitoli: Gian, il migliore amico di Elettra (notare che per fare la sua parte ho scelto quel bonazzo di Tom Welling… Rob dovrà pur avere un buon motivo per essere geloso! XD) Buona letturaaaaa!!


    What do you live for? I live for you
    …Arrivi…

    Cap. 16 Arrivi



    Mi trovavo all’aeroporto di Los Angeles ormai da 20 minuti, aspettando con impazienza il volo in arrivo dall’Italia: di lì a pochi minuti avrei rivisto Gian e non vedevo l’ora di vederlo arrivare.
    Non dovetti attendere molto, prima di veder apparire la testa mora del mio migliore amico in mezzo alla folla.
    - Gian!!- esclamai raggiante di gioia, mentre sentivo i miei occhi diventare lucidi.
    Lo vidi voltarsi verso di me, sentendosi chiamare, e sorridermi, mentre io correvo veloce verso di lui, per poi gettarmi tra le sue braccia aperte.
    - Ehi, piccola. Non mi dire che stai piangendo? Se sapevo di farti quest’effetto non sarei venuto.- mi disse ridendo, scostandomi da lui per guardarmi in faccia.
    - No, non sto piangendo. Mi è entrato qualcosa in un occhio.- gli risposi, asciugandomi le lacrime con uno scatto veloce.
    - D’accordo, farò finta di crederti.- commentò e ridemmo entrambi.
    Ci guardammo negli occhi per un po’: quanto mi erano mancati quegli occhi così verdi, che riuscivano a leggermi dentro, che erano capaci da infondermi tranquillità e attraverso i quali riuscivo a leggere nella sua anima.
    - Mi sei mancata, Ele.- mi disse infine, continuando a sorridere e scostandomi una ciocca di capelli dal viso.
    - Anche tu, Gian, non hai idea di quanto.- e lo riabbracciai forte.
    Ci dirigemmo verso l’uscita dell’aeroporto, raggiungendo la mia auto.
    - Ah, però. Vedo che te la passi proprio male.- mi prese in giro Gianluca, quando arrivammo davanti alla mercedes decappottabile.
    - Non sono diventata ricca e nemmeno ho sposato un vecchio miliardario, se è questo che ti stai chiedendo.- lo informai ridendo, mentre caricavo i suoi bagagli nel baule.
    - Semplicemente mi sono tolta un piccolo sfizio con l’aiuto di mamma.-
    - Vedo, vedo.- disse lui, mentre ci sedevamo sugli eleganti sedili.
    - Non fare il finto tonto, lo so che ti stai rodendo il fegato per l’invidia.- commentai dopo averlo guardato per qualche secondo, mentre partivamo verso il mio appartamento: ne avevo parlato con Jenny e Chris e loro erano state d’accordo nell’ospitare il mio migliore amico a casa nostra.
    L’unica cosa che dovevo fare era fargli un bel discorsino: giù le mani dalle mie coninquiline.
    - Si nota così tanto?- mi chiese lui, guardandomi con gli occhi sgranati.
    - No, ma ti conosco troppo bene, Gian.- gli risposi io, ridendo per la sua espressione.
    - Giusto. Non ho scampo.- disse sospirando, mentre io riportavo l’attenzione sulla strada.
    Restammo in silenzio per un po’, mentre lui si guardava intorno curioso, ammirando le meraviglie della città.
    Dopo poco lo vidi voltarsi verso di me e guardarmi curioso.
    - C’è qualcosa di cui vuoi parlarmi, vero?-
    - Ma che cavolo…-
    Era mai possibile che non si potesse nascondere niente a quel ragazzo?
    Sospirai rassegnata per poi chiedergli: - Da cosa l’hai capito?-
    - Non sei certo il tipo da starsene zitta tutto il tempo. Solitamente bisogna metterti una mela in bocca per farti tacere. Quindi questo tuo silenzio prolungato mi ha fatto capire che c’è qualcosa che non va e che non sai se parlarmene o no.-
    - Ti odio quando fai così.- commentai, imbronciandomi.
    - Mi hai voluto come migliore amico? Ora ne subisci le conseguenze. Forza, sputa il rospo.-
    - Ok, da che parte comincio?- chiesi più a me stessa, traendo un profondo respiro, senza staccare gli occhi dalla strada.
    - Ti direi “dall’inizio”, ma ora penso che prima me lo dici, meglio è. È qualcosa di preoccupante?-
    - No… direi di no…-
    - Perfetto, allora spara senza tanti giri di parole.-
    - D’accordo. Hai presente il film “Twilight”?-
    - Si.-
    - Perfetto. Ti ricordi gli attori, vero? Robert Pattinson, per esempio, quello che interpretava il protagonista?-
    - Si.-
    - Bè, rammenti che ho una passione per questo attore?-
    - Ele, vuoi arrivare al dunque?-
    - Va bene, ma non prendermi per scema.
    - Elettra.-
    - Ok, ok. Bè, qualche mese fa, per puro caso, mentre andavo al lavoro… vabbè, ho conosciuto Robert e tutti i componenti del cast.-
    Detta così sembrava una cazzata bella e buona: mi sentivo parecchio sciocca, dovevo ammetterlo.
    Non notai alcuna reazione al mio fianco, così guardai Gianluca con la coda dell’occhio e notai il suo sguardo un po’ scettico.
    - Adesso puoi anche ridermi in faccia.-
    - Cioè, tu mi stai dicendo che conosci quel gran pezzo di ragazza della Stewart e non mi dici niente?-
    Lo guardai senza capire, come se lo vedessi per la prima volta.
    - Mi stai dicendo che mi credi?-
    - Bè, non penso che tu abbia un buon motivo per dirmi una cavolata e siccome non me ne hai mai dette, non vedo perché tu mi debba sparare una notizia così grossa se non fosse vera. Ma non cambiare argomento e rispondi alla mia domanda.-
    Sorrisi felice, mentre sentivo ancora il suo sguardo su di me: non avrei mai pensato che sarebbe stato così facile, credevo di dover insistere un bel po’ per convincerlo, invece…
    Ora capivo perfettamente perché era il mio migliore amico.
    - Tranquillo, te la presenterò presto, promesso. Anche loro sono curiose di conoscerti.-
    - Bè, non ne dubito. Tutte vogliono conoscere un superfigo come me.- commentò lui, facendomi ridere.
    - Aspetta un attimo. Hai detto “loro”? Vuoi dire che ce n’è più di una?-
    - Certo, ci sono anche Ashley e Nikki. Ma frena i tuoi bollenti spiriti, maniaco. Ti tengo d’occhio, sai.-
    - Tranquilla. Lo so che la regola sarà “guardare ma non toccare”.-
    Nel frattempo eravamo giunti al mio appartamento e ci apprestavamo a salire in casa.
    - E lo stesso vale per le mie coinquiline.-
    - Sarò un angioletto.- mi rispose, battendo le ciglia.
    - Quanto sei scemo.-
    Presentai il mio migliore amico a Jenny e Chris, poi ci sedemmo a tavola a cenare: per fortuna Gian se la cavava abbastanza bene con l’inglese, così che non ci fu alcun bisogno del mio intervento.
    Arrivò il momento di andare a dormire, così, dopo aver dato la buonanotte alle mie amiche, accompagnai Gianluca in salotto.
    - Non è il massimo del comfort, ma è tutto quello che possiamo offrirti.- gli spiegai, mentre aprivo il divano-letto.
    - Anche troppo direi. Sai che sono uno che si adatta facilmente.-
    - Si, lo so. Allora buonanotte, Gian. Domani abbiamo tante cose di cui parlare.- lo salutai, dandogli un bacio sulla guancia.
    - Buonanotte, piccola.-
    Mi ritirai nella mia camera e dopo essermi cambiata, mi infilai sotto le coperte.
    Rimasi sveglia a lungo, senza riuscire a prendere sonno: avevo tante cose per la testa, che non riuscivo a calmare.
    Era quasi mezzanotte, quando uscii in punta di piedi dalla mia stanza e raggiunsi il salotto.
    Mi avvicinai al divano-letto e mi infilai sotto le lenzuola.
    - Ehi, piccola, che c’è?- mi chiese sottovoce Gian, voltandosi verso di me.
    - Ti dispiace se resto qui con te?- gli domandai, accostandomi al suo corpo.
    - Certo che no.- mi rispose sorridendo.
    Mi accoccolai tra le sue braccia e cullata dal suo calore, mi abbandonai alle braccia di Morfeo.


    Eccomi tornataaaaaaaa!! Vi sono mancata??? :P
    Ecco arrivato il migliore amico della nostra Elettra... a partire da questo cap la gelosia del nostro Rob salirà alle stelle!! ;)
    Grazie alla mia fedelissima FRAGOLINANIKY, che non manca mai di commentare... ti adorooooooo!!! >.<
    Un bacione ^^
     
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  6. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Gelosia
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me

    What do you live for? I live for you
    …Gelosia…

    Cap. 17 Gelosia



    Erano quasi le 9 di sera e non sapevo se era maggiore la voglia di vederla o quella di salire in macchina e tornarmene a casa per non conoscere lui.
    Al telefono Elettra era sembrata così eccitata all’idea di presentarci il suo migliore amico che non ero riuscito a trovare una scusa plausibile per evitare quell’incontro o almeno per rimandarlo.
    Ma ormai era troppo tardi per pensarci.
    - Eccoli là.- ci avvisò Ashley, appoggiata al petto di Jackson, vedendo la mercedes decappottabile arrivare.
    Trattenni quasi il respiro quando li vidi scendere dall’auto, senza sapere bene nemmeno io il motivo.
    Elettra ci venne incontro, con un sorriso a trentadue denti, mano nella mano con un ragazzo alto, dai capelli scuri e gli occhi verdi: il suo migliore amico.
    Non potei fare a meno di guardare le loro mani intrecciate con sospetto: non sapevo perché mi desse tanto fastidio, molte volte avevo visto due semplici amici mano nella mano, a volte capitava anche a me con Kris.
    Forse era il semplice fatto che fosse LEI in quella situazione a darmi fastidio.
    - Salve ragazzi.- ci salutò la ragazza, esuberante, mentre il giovane rimaneva dietro di lei, aspettando che l’amica ci salutasse.
    - Ragazzi, lui è Gianluca.- lo presentò alla fine, afferrandogli un braccio per farlo avanzare.
    Ci presentammo uno per uno e notai che, anche se non perfetto come quello di Elettra, anche lui aveva un buon inglese.
    Quando arrivò il mio turno non potei fare a meno di guardarlo con sguardo gelido, come se mi avesse fatto un torto imperdonabile.
    Non seppi se se ne fosse accorto, ma ritirò la mano prima del previsto, senza tuttavia abbassare gli occhi.
    - Finalmente ti conosciamo. Elettra ci ha parlato così tanto di te che potremmo quasi dire di conoscerti alla perfezione.- si rivolse a lui Kris, mentre avanzavamo verso l’entrata del locale alle nostre spalle.
    - Davvero? Ma quante novità…- rispose Gianluca, guardando l’amica divertito.
    - Non montarti la testa, Gian. Volevo semplicemente prepararli ad ogni evenienza.- rispose lei, spingendolo verso la porta.
    - Chissà perché questa cosa non mi rassicura per niente.- esclamò lui, mentre tutti scoppiavano a ridere.
    Che cavolo mi stava succedendo? Perché dovevo comportami così?
    Sapevo che Elettra non ne sarebbe stata contenta, ma non potevo farne a meno, era più forte di me.
    - Geloso, Pattinson?- mi sussurrò Kellan all’orecchio.
    - Fottiti, Lutz.- risposi semplicemente: ultimamente quello sembrava essere diventato il mio ritornello verso il biondo.
    Quest’ultimo si allontanò da me ridendo, per avvicinarsi al nuovo arrivato.
    - Allora, la nostra bambolina mi ha detto che sei un buon gustaio nei riguardi del gentil sesso. Vieni, io e te dobbiamo andare in perlustrazione.- gli disse Kellan, mettendo un braccio intorno alle spalle di Gianluca, come se fossero vecchi amici.
    - Scimmione, stai a cuccia. Non metterti in testa strane idee.- gli intimò Elettra realmente preoccupata, afferrando un braccio dell’italiano per trattenerlo.
    - Tranquilla, piccola, come dico sempre io “guardare ma non toccare”.- le rispose l’amico, facendole l’occhiolino.
    - Parole sante. Mi sa che io e te andremo parecchio d’accordo.- e nel dire queste cose il biondo e il moro si allontanarono, mentre Elettra sospirava impotente davanti a quella situazione.
    La guardai per alcuni secondi mentre era di spalle: indossava un paio di pantaloncini neri, coordinati con un paio di sandali dal tacco alto e una canottiera bianca che le lasciava scoperta la schiena.
    - Secondo te mi devo preoccupare?- mi chiese improvvisamente lei, voltandosi verso di me.
    - Bè, dipende da che tipo è il tuo amico.- le risposi io, sorridendole.
    - Oddio. Siamo fritti.- mi rispose lei, sospirando ancora una volta.
    Ci dirigemmo verso un tavolo, mentre approfittavo nei pochi minuti in cui Gianluca non sarebbe stato con noi per passare un po’ di tempo con Elettra: per la prima volta da quando lo conoscevo, mi ritrovai a ringraziare mentalmente Kellan.
    Che l’avesse fatto di proposito?
    Purtroppo il tempo a mia disposizione finì troppo presto e dopo circa 10 minuti dal nostro arrivo li vedemmo tornare e sedersi al tavolo con noi.
    Gianluca disse qualcosa ad Elettra in italiano, così che nessuno di noi potè capire il contenuto della frase, ma l’asclamazione di lei – Gian!!- ci fece capire che non doveva essere niente di molto lusinghiero e che era meglio che non fosse tradotta.
    Ordinammo tutti quanti da bere e quando notai che Gianluca non aveva ordinato alcolici, non potei trattenermi dal chiedergli:- Non bevi?-
    - A dire il vero non mi piace particolarmente. In Italia solitamente sono quello che prende la macchina quando si esce alla sera, quindi ormai sono talmente abituato alla sobrietà che non prendo mai alcolici nemmeno quando non devo guidare.-
    - Ma che bravo il mio tatino.- lo canzonò Elettra, strizzandogli una guancia come si fa con i bambini.
    Pure non bevitore: ma aveva un difetto sto tipo?
    La serata passò tranquilla tra le chiacchiere, anche se dopo quella domanda non avevo praticamente più rivolto la parola al nuovo arrivato.
    Ad un certo punto Nikki propose di andare a ballare, così le ragazze si mossero in gruppo ponendosi al centro della pista, lasciando noi maschietti soli al tavolo.
    Osservai Elettra danzare per un po’, quando sentii la voce di Kellan rivolgersi a Gianluca, così che non potei fare a meno di distogliere lo sguardo da lei e posarlo interessato sui due interlocutori.
    - Allora, tu ed Elettra vi conoscete da molto?- chiese il biondo, sorseggiando la sua bevanda.
    - A dire il vero non da molto. Circa 5 anni o giù di lì.-
    - E siete amici da…?-
    - Mmmh… quella che tiene il conto è lei, ma più o meno da 4 anni.-
    - E davvero non c’è mai stato nient’altro più di amicizia tra di voi? Lo chiedo a te perché se così fosse lei non lo confesserebbe mai.- aggiunse Lutz, colpendo il ragazzo con il gomito e facendolo ridere.
    - No, niente di niente.-
    - Dici sul serio? Guarda che a noi puoi dirlo. Saremo più muti dei muti.-
    Guardai Kellan con un sopracciglio alzato, non essendo sicuro di voler sapere la verità
    - Ve lo giuro. Mai neanche un bacio.- rispose Gianluca, sorridendo.
    Lo guardai negli occhi per cercare di capire se diceva la verità o se semplicemente non voleva tradire la fiducia della sua migliore amica, ma non notai esitazione nel suo sguardo.
    - Wow! Ti ammiro, amico. Non so se al tuo posto sarei stato altrettanto bravo.- gli rispose il biondo.
    - Kellan!- replicai rabbioso, per quel suo commento.
    - Che c’è? Bisogna ammettere che è un bel bocconcino.-
    Ebbi come la sensazione che i miei occhi lanciassero saette incandescenti, ma capii che fu una semplice sensazione, quando vidi il ghigno divertito di Kellan ancora integro davanti a me.
    - Mai detto il contrario. Ma è la mia migliore amica, è come una sorella. Non la sfiorerei nemmeno con un dito.-
    Riportai il mio sguardo su di lui, osservandolo ancora una volta attentamente.
    - Uff! Erano secoli che non mi scatenavo così.- disse Elettra tornando da noi insieme alle altre.
    Si sedette accanto a me e parlammo un po’, mentre Gianluca chiacchierava con Kellan e Jackson, felice che per un po’ lei mi rivolgesse le sue attenzioni.
    - Uh, adoro questa canzone.- disse improvvisamente la giovane, ascoltando la dolce melodia che si diffondeva per il locale.
    - Gian, balli?- gli chiese in inglese: a parte quel piccolo commento iniziale, non avevano mai parlato in italiano, forse per non sembrare irrispettosi nei nostri confronti.
    - Che cosa? Neanche per scherzo. Quando mai mi hai visto ballare tu?-
    Ah, ah, piccolo difetto!
    - Eddai, non dobbiamo mica fare molto. Solo ondeggiare seguendo la musica. Non è difficile, ti faccio vedere.- e lo prese per un braccio, cercando di farlo alzare.
    Lui riuscì a resistere per un po’, poi si lasciò andare sospirando, seguendo la ragazza in pista.
    Come biasimarlo? Come si poteva resistere a tanta insistenza da parte di lei?
    Li guardai danzare per un po’, poi distolsi lo sguardo: non mi andava di continuare a pensare che avrei voluto esserci io al posto del ragazzo.

    * * *



    - Dio, è così strano averti qui.- dissi sorridendo a Gianluca, mentre ci muovevamo sulla pista, seguendo la dolce melodia della musica.
    - E io devo ammettere che è strano vederti così.- mi rispose lui, rispondendo però al sorriso.
    - In che senso?-
    - Bè, esci con i VIP, passi le serate in locali In come questo, viaggi su una mercedes super lussuosa. Devo ammettere che nonostante tu sia la solita Elettra che conosco così bene, da un lato sei cambiata.-
    Lo guardai stupita da quel suo commento. Davvero ero cambiata?
    Se lo diceva lui che mi conosceva così bene, voleva dire che era vero, e la cosa un po’ mi preoccupava.
    Posai il mento sulla sua spalla senza rispondere, anche perché non avevo la più pallida idea di come ribattere.
    Il mio sguardo si posò su Robert, seduto al tavolo a chiacchierare con gli altri.
    Era stato strano tutta la sera; anche se non mai gelido e distaccato, non era solare e allegro come sempre.
    Ma era comunque meraviglioso, nei suoi jeans neri e camicia bianca, che metteva in risalto i suoi muscoli dovuti agli estenuanti allenamenti a cui si era sottoposto per interpretare al meglio il suo personaggio, e niente aveva impedito al mio cuore di battere all’impazzata appena lo avevo visto, arrivando con il mio migliore amico.
    - Sei innamorata di lui?- chiese improvvisamente Gian, rischiando di farmi strozzare con la mia stessa saliva.
    - Come scusa?- gli chiesi con gli occhi spalancati, scostandomi da lui per guardarlo in faccia.
    Ora si metteva anche a leggere nel pensiero?
    - Ti ho chiesto se sei innamorata di lui.- mi ripetè lui, sorridendo furbo e divertito, per avermi preso alla sprovvista.
    - Ma che cavolo di domande mi fai? No!- risposi troppo in fretta.
    - Ele, lo sai che certe cose non puoi nascondermele. E diciamo che questa non è che la nascondi molto.-
    - Che cosa?-
    Non potei fare a meno di strabuzzare gli occhi a quella sua rivelazione.
    Se si notava così tanto, significava forse che se n’era accorto anche Robert?
    Arrossii al solo pensiero.
    - Tranquilla, non penso che lui se ne sia reso conto.-
    - Devi smetterla di leggermi nel pensiero. Non è per niente carino.- lo rimproverai, mettendo il broncio e facendolo ridere.
    - Da cosa l’hai capito?- chiesi poi, sbuffando.
    - Da come lo guardi.-
    - E come lo guardo?-
    - Come se fosse la cosa più bella di questo mondo. E non è lo stesso sguardo con cui lo guadavi in TV l’anno scorso. Ora lo conosci, e anche il tuo sguardo lo rivela. Tu sei innamorata di lui come ragazzo, non dell’attore o del personaggio che interpreta.-
    Arrossii ancora di più, nel constatare quanto nel profondo mi conoscesse Gianluca.
    - E penso che nemmeno tu gli sia del tutto indifferente.- aggiunse il ragazzo, riportandomi con i piedi per terra.
    - Ma non dire cavolate. Robert non potrebbe mai ricambiare i miei sentimenti.-
    - E perché no?-
    - Ma perché… perché no!-
    - Questa non è una risposta.- mi fece notare Gian, sollevando un sopracciglio.
    - Apparteniamo a due mondi troppo diversi. Possiamo essere amici, ma niente di più. E questo lo so bene, l’ho accettato.-
    - Finirai col farti del male.-
    Non riuscii a ribattere a questo suo ultimo commento, soprattutto perché temevo che avesse pienamente ragione.
    Un sacco di volte mi ero ripromessa di tagliare i ponti con Robert, o almeno di cercare di distaccarmi da lui, di allentare il nostro rapporto.
    Ma non ci ero mai riuscita: l’attrazione che avevo per lui era troppo forte e il sentimento troppo potente per essere affievolito.
    - Cosa ti ha fatto pensare che lui mi ricambiasse?- chiesi poi, tuttavia curiosa.
    - Ad esempio il fatto che mi abbia incenerito con lo sguardo appena ci siamo presentati. Non so se te ne sei accorta, ma è tutta sera che mi guarda come se volesse uccidermi.-
    - Stai scherzando?-
    Non potevo crederci che Gian avesse notato certi comportamenti in Rob.
    Era vero, avevo notato un comportamento strano in lui per tutta la sera, ma di certo non avevo pensato che il motivo fosse la presenza del mio migliore amico.
    - Davvero non ti accorgi di come ti guarda? Apri gli occhi, ragazza mia.-
    Proprio in quel momento la canzone finì e ne approfittai per interrompere la conversazione.
    - Uh, è finita. Vieni, torniamo dagli altri.-
    E dopo avergli preso la mano, lo trascinai con me verso Robert e gli altri, lasciando così cadere il soggetto del nostro discorso.
    Ma conoscevo troppo bene Gianluca: sapevo che non si sarebbe arreso così facilmente.


    Saaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeee!!!! ^^
    Ehi, ma dove siete finite tt quantw?? O.O
    Mi avete abbandonata??? ç_ç
    Vabbè, io ho aggiornato comunque, magari non avete semplicemente visto il post... (lo spero x voi!!! *Me con il macete in mano* :P)
    Allora, che ne pensate del nuovo capitolo??
    Sono stata convincente con la gelosia??
    Proprio caruccio il nostro Rob, vero?
    Mmmmh… lo sarà meno nel prossimo capitolo.
    Vi ho messo la pulce nell’orecchio vero?? Muahahahahahahah!!! XDXD
    Ok, basta, sto impazzendo.
    Un bacioneeeeee
     
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  7. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: La nemica numero uno dell’uomo
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me


    What do you live for? I live for you
    …La nemica numero uno dell’uomo…

    Cap. 18 La nemica numero uno dell'uomo



    Elettra e Gianluca tornarono al tavolo appena la canzone fu finita.
    Non potei fare a meno di notare che tra di loro vi era un po’ di tensione: cos’era successo in pista?
    Per un lunghissimo e interminabile momento temetti che si fossero baciati, cadendo in quella ragnatela di equivoci di cui aveva parlato Kellan poco prima.
    Poi pensai che non avevo tolto gli occhi dai due per tutto il tempo, quindi un’eventualità del genere non era possibile: tirai un sospiro di sollievo.
    Allora cos’era stato? Forse qualcosa di cui avevano parlato?
    Avrei dato qualsiasi cosa per sapere di cosa si trattava.
    - Ehi, piccioncini. Tutto ok?- chiese il biondo, forse notando a sua volta la tensione.
    Non potei fare a meno di incenerirlo ancora una volta con lo sguardo per il nomignolo che aveva dato loro: ma lo sapevo che lo faceva apposta per farmi infuriare, quindi decisi di non dargli corda.
    Tuttavia nemmeno Elettra e il suo migliore amico si lamentarono.
    - Certo, perché?- chiese lei, sedendosi accanto al moro.
    - Mah, non so. Siete tesi come corde di violino.-
    Come si dice: non avere peli sulla lingua.
    Ho sempre pensato che Kellan non sapesse nemmeno lontanamente dell’esistenza della parola “tatto” e in quel momento ne fui ancora più convinto.
    I due amici si guardarono per alcuni secondi, complici di un fatto di cui noi non eravamo a conoscenza e non potei fare a meno di gongolare un po’.
    Passarono alcuni minuti in cui non si rivolsero la parola, mentre il chiacchiericcio tra i miei colleghi riprendeva.
    Poi vidi Gianluca abbassarsi verso di lei e sussurrarle qualcosa, capendo che stava parlando in italiano quando cercai di leggere il labiale.
    Non seppi mai cosa le stava dicendo, ma alla fine del suo discorsino Elettra sorrise e ricominciarono a parlare come due vecchi amici: il mio momento di gloria era già finito.
    Lei e Kris tornarono a ballare, mentre io mi estraniavo dalla conversazione; quando le due ragazze tornarono al tavolo Elettra si sedette sulle gambe di Gianluca, che l’accolse senza battere ciglio.
    Cominciavo a dubitare del fatto che tra loro non ci fosse mai stato niente, il loro era un rapporto troppo intimo.
    Trasalii quasi senza accorgermene quando la ragazza posò un bacio sulla guancia dell’amico, guadagnandomi un’occhiata da parte di Taylor, che sedeva al mio fianco.
    Che diavolo mi stava succedendo? Non era da me comportarmi in quella maniera, ma vedere i due atteggiati in quel modo mi mandava in bestia.
    Distolsi lo sguardo, guardando un gruppo di ragazze ballare al centro della pista.
    Vidi subito che una di loro mi guardava sorridendo, mentre continuava imperterrita nella sua danza.
    Risposi al sorriso, chiedendomi se mi avesse riconosciuto o se semplicemente stesse flirtando con un ragazzo che la osservava.
    - Niente male, Pattinson. Devo dire che il tuo buon gusto migliora ogni giorno di più. Che ne dici, Gian?- disse Kellan, rivolgendosi all’italiano.
    - Quale?- chiese lui a sua volta, facendo vagare lo sguardo tra la gente.
    Ma perché Lutz non doveva mai farsi gli affari suoi?
    - Quella con il vestito rosso, molto attillato e parecchio sexy.- gliela indicò il mio collega.
    - Mmmh… niente male davvero.- commentò Gianluca, guardando la ragazza da capo a piedi.
    - Gian, ti tengo d’occhio.- lo avvisò Elettra, guardandolo con un sopracciglio alzato, sempre seduta sulle sue gambe.
    Molto bene, di male in peggio: ora si preoccupava delle ragazze che potevano attirare l’attenzione del suo migliore amico, mentre sembrava proprio che non le interessasse con chi potessi passare io la mia serata.
    - Tranquilla, piccola. Lo sai che sono un angioletto. Guardare non ha mai fatto male a nessuno.- la tranquillizzò il ragazzo, sorridendole.
    Poi aggiunse qualcosa nella loro lingua madre che ovviamente io non capii, ma vidi Elettra arrossire e improvvisamente mi resi conto di non voler sapere cosa le avesse detto.
    Mi alzai in piedi di scatto, deciso a non sopportare più quella situazione.
    - Ehi, Rob, che hai?- mi chiese Kris, sfiorandomi un braccio.
    - Vado a fare un giro.- e senza aggiungere altro mi allontanai, sentendo gli sguardi di tutti addosso.

    * * *



    Lo guardai allontanarsi e sparire in mezzo alla folla.
    - Ma che gli è preso?- chiese Jackson, esprimendo l’interrogativo di tutti noi.
    - Non lo so, è tutta sera che è strano. Vado a cercarlo.- disse Kristen, alzandosi.
    Mi scambiai uno sguardo con Gian, che bastò a farmi capire.
    - No, lascia, vado io.- la fermai, alzandomi a mia volta e inoltrandomi tra la gente alla ricerca di Robert.
    Non fu facile, ma lo trovai vicino al bar, in compagnia della ragazza dal vestito rosso e… un po’ troppo succinto, per i miei gusti, che lui, Gian e Kellan avevano commentato poco prima.
    Non resistetti all’impulso, così mi avvicinai interrompendo quella che sembrava un’interessante conversazione.
    - Rob, posso parlarti?- gli chiesi, senza degnare la giovane di uno sguardo.
    Si voltò verso di me, cancellando quel sorriso che gli avevo visto poco prima, mentre chiacchierava con IoSonoBellaIoSonoSexy.
    - Scusami un secondo.- le disse il ragazzo.
    Ci allontanammo di qualche passo, mentre lei non ci toglieva gli occhi di dosso: ma che voleva quella?
    - Che c’è?- mi chiese poi Rob, senza guardarmi negli occhi e facendo vagare lo sguardo per la sala.
    - Come che c’è? È tutta sera che sembri avercela con il mondo, non mi rivolgi la parola e ora te ne sei andato, lasciando i tuoi amici inebetiti e immobili come degli stoccafissi. Dovrei essere io a chiederti “che c’è?”. Si può sapere che ti prende?-
    Finalmente riportò i suoi occhi color dell’oceano su di me, facendo partire il mio cuore a raffica.
    Ma quello che vidi mi spaventò: vi era solo tempesta nelle sue iridi, nulla a che fare con la pace che riusciva a mettermi sicurezza ogni volta che lo guardavo.
    - Forse dovresti farla a te stessa questa domanda.-
    - Come scusa?-
    Non capivo. A cosa si riferiva?
    - Oh, avanti, non fare la finta tonta. Da quando è arrivato Gianluca non ci hai più degnato delle tue attenzioni.-
    Era mai possibile che Gian avesse ragione? Robert era geloso di lui?
    No, non era assolutamente possibile, doveva esserci un’altra spiegazione.
    - Stai scherzando spero? Robert, è il mio migliore amico e non lo vedo da sei mesi. È ovvio che cerchi di passare un po’ di tempo con lui. E poi non mi sembra proprio di avervi ignorati per tutta la sera. Anzi, quello ad avermi ignorata sei proprio tu.-
    - Non dire stupidaggini. Io ci ho provato a parlarti, ma tu eri troppo impegnata con il tuo amico. Pff, amico poi… a me non sembra proprio.-
    - Cosa vorresti insinuare?-
    La rabbia cominciava a montare dentro di me, mentre gli sentivo pronunciare quelle parole, e una furia accecante cominciava ad offuscarmi la vista.
    - Avanti, si vede lontano un miglio che dev’esserci qualcosa di più. I balli, i baci, gli abbracci. Non sono comportamenti da semplici amici.-
    Non mi guardava più in faccia e forse era meglio così, perché avrebbe letto solo rabbia nei miei occhi.
    - Stammi bene a sentire, Robert.- Finalmente riportò il suo sguardo su di me e vidi che si era accorto del mio stato dall’espressione che era comparsa sul suo volto. – Il rapporto che io ho con il mio migliore amico non deve essere affar tuo. Non devo rendere conto a te di come mi comporto con lui.-
    - Allora almeno cerca di essere sincera con noi e di dire le cose come stanno. Te lo sei scopata? Guarda che nessuno si scandalizza.-
    Non ce la feci più e ringraziai la musica alta che attutiva il tono della mia voce, che era cresciuta di parecchi decibel.
    - Ma chi ti credi di essere per dirmi quello che devo o non devo dire? E anche se me lo fossi scopato a te che importa? Non sei il mio ragazzo, e questo è un argomento che a te non deve interessare.-
    Glielo urlai in faccia, buttando fuori tutta la furia che mi scorreva in corpo, mentre i suoi occhi si spalancavano, stupiti per la mia reazione.
    Girai sui tacchi e feci per allontanarmi, quando sentii la mano di Robert fermarmi.
    - Elettra, aspetta…-
    - Non mi toccare.-
    Mi voltai, incenerendolo con lo sguardo, e lui mollò la presa.
    Gli rivolsi uno sguardo di fuoco, poi mi allontanai da lui il più possibile, confondendomi tra la folla.


    Bèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè???? Ma dove siete finite tt quante?? Mi avete abbandonato??? :(
    Bè, io aggiorno... tanto non ho niente da fare... v.v
    Un bacioneeee (anche se nessuno ha commentato!! ç_ç)
     
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  8. Elly4ever…
     
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    Ciao! Ho letto solo ra la tua fan fiction e che dire?
    E' BELLISSIMAAAAAA *_____________*
    mi piace troppo e sei davvero molto brava! Complimenti!
    Adoro Elettra, nel vero senso della parola. Poi Rob che dire? Rob è Rob :Q_____

    Adoro un casino la coppia Rob/Elettra, anche se ammetto che in questo capitolo lui lo avrei preso volentieri a padellate u.ù
    Poverina leeeeeeei ç___ç Rob rinsavisci, lei ti amaaa :cry:

    E ora che succede?! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
    Complimentiiiii <3

    Un bacione, Elly.
     
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  9. ¤º¤chiara…pattinson¤º¤
     
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    we! sono una tua lettrice e una tua grande fan perchè....beh perchè scrivi benissimooooooo!! davvero tanti complimenti! cmq sn trp curiosa!!!

    ma sei sparita? è dal 6 che non aggiorni e io sto per avere una crisi di nervi...che succederà dopo?!

    postaaaaaaaaaa un kiss grandissimo! <3 <3 <3 <3 <3
     
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  10. ¤º¤chiara…pattinson¤º¤
     
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    per favoreeeeeeee postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


    farò così ogni giorno finché non posteraiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :D

    kiss <3<3<3
     
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  11. FRAGOLINANIKY
     
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    tesoro :cry:
    scusami. perdonami. ç__ç
    non so proprio come ho fatto a perdermi questi due capitoli. ò___ò
    ti prego torna a postare. mi dispiace sul serio. chiedo umile perdono, in ginocchio se necessario. -.-"
    se sei arrabbiata con me lo capisco, xò ti scongiuro, torna... io voglio continuare a leggere la tua storia. sul serio. *-*

    io intanto commento e dico ke Rob è un cretino!
    si, ecco, l'ho detto!
    ma non lo vedi ke lei ti ama? ò_ò
    e poi ke cavolo fai il geloso? ù_ù
    se ti piace diglielo no? -.-
    uffa, speriamo ke Gian sistemi tutto! sento ke un aiutino da parte sua potrebbe migliorare la situazione!

    ti chiedo ancora umilmente scusa e spero ke mi perdonerai tesò.
    torna presto *-*
    mi manchi tantissimo ç____ç
     
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  12. •·÷[.Vale.]÷·•
     
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    Ho letto solo ora tutta la FF,che dire è bellissima <3
    Complimenti^^
    POSTAAAAA PRESTOOO!!!!
     
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  13. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Una situazione insostenibile
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
    Note dell’autrice: Salve a tutti!!! In questo capitolo vedremo un Kellan consigliere, il che è molto strano, quindi non fateci l’abitudine! XD Buona lettura!!! Baci

    What do you live for? I live for you
    …Una situazione insostenibile…

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    - Forse dovresti chiamarlo.-
    Voltai lo sguardo verso il mio migliore amico, che si era appena seduto accanto a me sul divano del mio appartamento.
    - Stai scherzando, vero? Non sono io quella che ha sbagliato.-
    - Lui si è comportato male, ma anche il modo in cui gli hai risposto non è stato molto carino.- mi rispose Gian, mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
    - Sei il mio migliore amico, Gian, non dovresti stare dalla sua parte.-
    - Non sto dalla sua parte, infatti. Ti ho sempre sostenuta, Elettra, e lo sto facendo anche adesso. Semplicemente sto cercando di farti ragionare. Vedo quanto ci stai male.-
    Ci guardammo negli occhi per un po’, consapevole del fatto che mi stesse leggendo dentro.
    Era vero, ci stavo male, ma quello che mi faceva più male era ricordare le parole che Robert mi aveva rivolto.
    Erano ormai passati 3 giorni da quella sera e non avevo più rivisto nessuno.
    La mattina dopo l’accaduto, Kris mi aveva telefonato preoccupata, così come lo erano tutti gli altri.
    Avevo cercato di rassicurarla, raccontandole a grandi linee cos’era successo.
    Differentemente da quello che avevo fatto con lei, raccontai tutto a Gianluca, per filo e per segno quello che era stato soggetto della nostra conversazione, mente le lacrime scendevano senza sosta dai miei occhi e il mio migliore amico mi cullava nel calore del suo abbraccio, cercando di consolarmi.
    Dopo essere scappata da Robert, ero tornata dagli altri, mentre le lacrime spingevano già per scendere, ma che avevo cercato di trattenere fino a quando non ero uscita all’aria aperta in compagnia di Gian.
    Mentre raccoglievo le mie cose senza rispondere agli interrogativi dei miei amici, avevo visto Rob arrivare e avevo letto dispiacere nei suoi occhi, ma l’avevo ignorato e me n’ero andata.
    Al ritorno Gianluca si era offerto di guidare al mio posto, vedendomi sconvolta.
    Così, dopo avergli dato le chiavi, mi ero seduta sul sedile del passeggero, senza proferire parola e il mio migliore amico, dal canto suo, mi aveva lasciato in pace.
    Ma una volta sfogatami con lui ed essermi resa conto di cos’era successo, la tristezza si era impadronita di me.
    - Non sarò io a chiedergli scusa.- gli risposi, dopo una breve pausa.
    - Non è questo quello che ti sto chiedendo. Ascolta. Robert non conosce il nostro rapporto, non sa che questo nostro modo di comportarci è la più semplice normalità per noi.-
    Lo guardai per un po’, riflettendo: in fondo non aveva tutti i torti.
    - Questo non giustifica comunque il suo comportamento. Non doveva rivolgersi a me in quel modo.- risposi, fissando un punto indistinto davanti a me.
    Gianluca sospirò al mio fianco, rendendosi conto di quanto sarebbe stata dura farmi ragionare; sapeva quanto fossi testarda.
    - Gian, ascolta: io so quanto il nostro comportamento possa sembrare ambiguo ad occhi estranei. Quante volte questo è stato oggetto di litigio con i nostri amici? Nessuno di loro ci ha mai sostenuto o ha cercato di capire come stessero realmente le cose. Ci hanno sempre dato addosso e basta. Ma io pensavo che Robert fosse diverso. Non mi interessa sapere cos’abbiano pensato Kellan o Ashley, a me importava di Rob. E invece ho scoperto che è come tutti gli altri: superficiale. Lo credevo diverso.-
    Sentii le lacrime che ancora una volta cercavano di uscire, ma tentai di mandarle indietro, prendendo un sorso della bibita che era posata sul tavolino davanti a me.
    - Ho capito come ti senti. E hai ragione.-
    - Grazie.- gli sorrisi, mentre lui mi posava un bacio sulla fronte.
    - È il mio dovere. Ma riflettici, ok? Ti sei ridotta ad uno straccio per questa storia e sono sicuro che anche lui non ci sta meglio.-
    Mi fece una carezza, poi si alzò e si allontanò, lasciandomi con i miei pensieri.
    Riflettei sulle sue parole.
    In una cosa aveva ragione: mi sentivo uno straccio.

    * * *



    Fissavo il bicchiere di caffè vuoto che tenevo in mano, rigirandomelo tra le dita: il pensiero era fisso su di lei, senza riuscire a togliermelo dalla testa.
    - Pensi che se continui a guardarlo, quel bicchiere s’incenerirà sotto il tuo sguardo?-
    Alzai gli occhi e vidi Kellan accanto a me.
    - Lasciami in pace, Kell.-
    Non avevo voglia di parlare con nessuno, men che meno con lui.
    - No che non ti lascio in pace. Ma guardati, sei distrutto. E anche nel lavoro non stai di certo dando il meglio di te.-
    Guardai il set allestito intorno a me: mancavano pochi giorni alla fine delle riprese, poi il nostro lavoro sarebbe finito, almeno per un po’.
    Ma quello che era successo con Elettra mi perseguitava, non riuscivo a togliermelo dalla testa, e di conseguenza anche il lavoro ne risentiva.
    - Sei distratto, dimentichi le battute, sei scontroso. E con questo tuo comportamento stai influenzando tutti. Kris non riesce a recitare con uno che non fa altro che tenere il muso e anche tutti noi ne risentiamo. Chris sta diventando pazzo.-
    Distolsi gli occhi dal suo viso, incapace di sostenere il suo sguardo accusatore, e li riportai sul bicchiere.
    - Hai ragione. Mi sto comportando malissimo. Vi chiedo scusa.-
    Sentii il mio collega sospirare, mentre cercava di dare un tono meno accusatore alla sua voce.
    - Io capisco come ti senti, ma non devi permettere che questo influisca su quello che fai.-
    Silenzio.
    - Perché non la chiami?-
    Guardai Kellan come se provenisse da un altro pianeta.
    - Non mi guardare così, Robert, sei tu ad avere sbagliato, non puoi negarlo.-
    Avevo raccontato tutto a lui e a Taylor, stufo delle continue domande che mi porgevano sull’accaduto.
    - Forse la sua reazione è stata un po’ dura, ma è stata causata dalle tue accuse e devi prenderti le tue responsabilità.-
    - Non saprei nemmeno da che parte cominciare.-
    - Che ne dici di un “scusami”?-
    Lo guardai per un secondo poi sorrisi: la faceva sempre così facile lui.
    - Ragazzi, si torna al lavoro.- ci avvisò uno degli assistenti.
    - Pensaci un po’ su, però ora cerca di concentrarti, o Kris avrà un attacco isterico.- mi disse il mio collega facendomi ridere.
    - Ci proverò.-
    Ci avviammo verso la scena che dovevamo girare, quando mi fermai.
    - Kellan.-
    - Si?- disse lui, voltandosi e guardandomi incuriosito.
    - Grazie.- gli dissi sorridendo.
    Mi sorrise a sua volta, poi si voltò raggiungendo Nikki, mentre io lo seguivo.


    E rieccomi quiiiiiiiiiiiiiii!!! Vi sono mancata?? ;)
    Prometto che questa situazione di "guerra" tra i 2 protagonisti non durerà a lungo, potete pure rilassarvi... XDXD
    Finalmente sono tornate le mie lettriciiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! ke meraviglia... *.*
    Grazie a ¤º¤chiara…pattinson¤º¤ (ahahahahah!! adoro il tuo entusiasmo... XDXD eccoti l'aggiornamento.. ;) un bacione!), FRAGOLINANIKY (tesoroooooo!! ma certo che ti perdono.. *.* anzi, l'ho già fatto! solo xkè sei tornata... ^^ eh, già.. a volte la gelosia fa proprio impazzire tutti. e crea parecchi casini.. -.- prometto che torner tt come prima, xò. Un bacione grandeeeeeeee ti adoro!!) e •·÷[.Vale.]÷·• (Grassie mille x i complimenti... ^^ un bacioneeeeeeee!!!)

    Edited by •°o.O Cy_Pattinson O.o°• - 14/4/2010, 19:28
     
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  14. ¤º¤chiara…pattinson¤º¤
     
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    certo che mi sei mancata! u.u
    comunque è possibile che rob non capisce che lei lo ama e lei non capisce che lui lo ama?! mah...comunque è sempre bellissimo come tutti i capitoli precendenti!
    :wub: ehm...anch'io ho scritto una ff se ti va di leggere...si chiama " il primo amore..."
    ciao kiss!! <3<3
     
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  15. FRAGOLINANIKY
     
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    User deleted


    AMOOOREEEEE MIO! MI HAI PERDONATA??? GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!! image
    TI ADOROOOO!
    si si Elettra ascolta Gian!!
    e tu Robbolo, ascolta Kell! lui è saggio u__ù
    oddioooo spero ke si riappacifichinoooo!!!

    posta preso tesò! sempre bravissimaaaaaaaaaa :wub: :wub: :wub: :wub:
     
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71 replies since 11/12/2009, 11:59   778 views
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