What do you live for? I live for you

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  1. FRAGOLINANIKY
     
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    bravissima!!! mi piace si si!! posta presto!! :D
     
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  2. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Sorpresa
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me

    What do you live for? I live for you
    …Sorpresa…

    Cap. 6 Sorpresa



    Erano ormai le due di notte ed io, Jen e Chris eravamo già sulla strada di casa, sfrecciando per strade di Los Angeles sulla mia Mercedes decappottabile.
    Mi era dispiaciuto non salutare di nuovo Robert, ma dopo essere sceso dal palco aveva dedicato il suo tempo alle fans, e nonostante io e le mie amiche avessimo cercato di farci largo tra la folla per raggiungere lui e gli altri, quella massa di ragazzine urlanti era troppo compatta per essere vinta.
    Così alla fine avevamo rinunciato, ma per quella sera la mia dose di attenzioni l’avevo ricevuta ed ero più che soddisfatta, anche se purtroppo non potevo dire altrettanto delle mie compagne.
    Appena Robert si era allontanato per raggiungere i suoi colleghi, io ero tornata dalle altre e insieme a loro ero rimasta ad ammirarlo dalla mia postazione, mentre rispondeva alle domande più strane che gli poneva il pubblico.
    Un paio di volte mi era sembrato che rivolgesse il suo sguardo verso di me e mi facesse l’occhiolino, ma continuavo a pensare che fosse semplicemente frutto della mia immaginazione.
    - Ehi, Ele. Non per disturbarti, ma se riportassi la tua attenzione sulla strada non sarebbe male.- mi ridestò Jenny, con la sua voce squillante.
    - Cos’è, non ti fidi più di me, Jen? Dovresti saperlo che io sono sempre concentrata quando guido.- la presi in giro ridendo, fingendo di non essermi realmente distratta.
    - Si, hai ragione. Ma sbrigati, sono stanchissima.- mi sollecitò la mia amica, sbadigliando.
    Sorrisi divertita, mentre pigiavo il piede sull’acceleratore: e pensare che all’inizio della serata era così euforica!
    La mattina seguente restammo a letto fino a mezzogiorno, recuperando le energie che avevamo perso durante la serata.
    Domenica la passai studiando e con me anche Jenny e Chris: mi aspettava un esame di anatomia da lì a 2 giorni e non potevo più permettermi di distrarmi dallo studio.
    Come se non bastasse, a metà del pomeriggio, fui interrotta dal trillo del mio cellulare.
    - Pronto?- risposi stizzita, senza nemmeno guardare da chi provenisse la chiamata.
    - Ma come siamo acide oggi. Ti sei alzata con il piede sbagliato?- mi chiese il mio migliore amico dall’altro capo del telefono.
    - No, Gian, sto studiando.- gli risposi brusca.
    - Ok, ricevuto. Ti lascio in pace.-
    - No, dai, scusami. Hai ragione, meglio se stacco un po’. Il fatto è che martedì ho un esame importante e sono rimasta un po’ indietro con lo studio.- gli risposi, chiudendo gli occhi e passandomi la mano tra i capelli.
    - Dai, vedrai che supererai anche questo alla grande. Poi mal che vada ricordati che puoi sempre fare la massaggiatrice di VIP.- mi prese in giro lui, alleggerendo l’atmosfera.
    Risi divertita, poi lanciai uno sguardo veloce all’orologio in camera mia.
    - Gian, ma lì non è l’1 di notte?- chiesi stupita, dopo un rapido calcolo.
    - Sì, ma siccome non riuscivo a dormire, ho deciso di romperti un po’ le scatole.-
    - Ma sei impazzito. Fra 6 ore ti devi alzare per andare al lavoro e te ne stai qui a parlare con me?-
    - Intanto lo sai che se non mi addormento subito, poi non mi addormento più. Tanto vale fare qualcosa di buono, come sentire la mia migliore amica che non vedo ormai da 6 mesi. Quando hai intenzione di venire a trovarmi?- mi chiese, cambiando argomento: non gli piaceva quando mi preoccupavo troppo per lui, soprattutto ora che io mi trovavo nella metropoli californiana, dall’altra parte del mondo.
    - Lo sai che è un po’ complicato, Gian. Prima di tutto ho l’università. Non posso saltare troppe lezioni e troppi esami, rischio di finire fuori corso. E poi sai benissimo il motivo per cui il fatto di tornare in Italia non mi esalti particolarmente. Non penso che gli altri sarebbero molto entusiasti di rivedermi.- gli ricordai, riferendomi a quelli che erano stati i miei amici.
    - Allora, prima di tutto non saresti obbligata a vederli, visto che verresti a trovare me. E poi te l’ho detto 1000 volte: ti preoccupi troppo di quello che pensano gli altri.-
    Mi rimproverava sempre su questo punto, anche quando non era ancora successo il putiferio per la mia decisione di trasferirmi.
    Quando ancora abitavo in Italia, io e Gianluca avevamo un rapporto particolare, o almeno lo era per gli altri.
    Nonostante lui avesse la ragazza, ci piaceva abbracciarci e a volte tenerci per mano, cosa che non creava alcun problema tra di noi, niente di tutto questo aveva mai implicato malizia o altro.
    Ma nonostante tutto, i nostri amici non la pensavano allo stesso modo: spesso anche io mi ero preoccupata di quello che dicevano, non avrei mai voluto che arrivassero voci strane alla sua ragazza, anche se eravamo buone amiche.
    E questo mio “ascoltare troppo gli altri” aveva portato a numerose discussioni con il mio migliore amico.
    - Lo sai che la cosa è molto più complicata. Non mi importa cosa dicono o pensano gli altri, il problema sono io e le reazioni che potrei avere nel rivederli. Sai benissimo che non è facile.- ripresi, esponendogli il mio punto di vista.
    - Lo so, lo so. Ti conosco troppo bene per non sapere quello che pensi. Però riflettici, ok?- mi chiese infine, accontentandosi anche solo di una speranza.
    - D’accordo, ci penserò. Certo che potresti venire anche tu a trovarmi.- lo punzecchiai, cercando di alleggerire la tensione.
    - Sei pazza? Ho una certa età io. Un viaggio in aereo così lungo rischia di uccidermi.-
    - Giusto, non avevo pensato che i tuoi 22 anni ti hanno ormai reso infermo.- risposi ridendo.
    - Ecco, stai ben attenta a non dimenticartene. Dai, piccola, ti saluto, così ti lascio studiare e io provo a dormire un po’. Ci sentiamo presto, ti voglio bene.-
    - Ok. E cerca di riposarti. Ti voglio bene anch’io. Ciao.- e riagganciai.
    Quella conversazione mi aveva messo un po’ di tristezza, ma cercai di non pensarci e mi rimisi al lavoro.
    Finalmente arrivò il giorno dell’esame: nonostante tutte le mie preoccupazioni, me la cavai egregiamente e potei dedicare il pomeriggio al bar senza più pesi sullo stomaco.
    - Ciao Jim.- salutai quando entrai nella caffetteria.
    - Ehi. Ciao Ele. Allora, come è andato l’esame?- mi chiese, interessato: avevo reso partecipi tutti quanti con i miei attacchi d’isterismo.
    - Bene direi. Sono ottimista.- gli risposi, con un sorriso a trentadue denti.
    - Come sempre: tanto casino e poi prendi 30. Ti ucciderei quando fai così.- mi prese in giro lui, avvicinandosi.
    - Brava la mia studiosa.- aggiunge poi, posandomi un bacio sulla testa e facendomi ridere.
    Mi misi subito al lavoro, riuscendo a rilassarmi nonostante corressi avanti e indietro con le ordinazioni: ma non era niente in confronto agli ultimi giorni passati a studiare.
    Almeno psicologicamente ero rilassata.
    Erano ormai le 5 del pomeriggio quando sentii la porta aprirsi per l’ennesima volta, tanto che non mi voltai a controllare chi fosse il nuovo cliente.
    - Meno male. Temevo di aver sbagliato posto.- disse improvvisamente una voce dietro di me.
    Rischiai di avere un infarto, quando la riconobbi: presa com’ero da quell’esame non avevo più pensato a lui.
    Mi voltai di scatto, rischiando di far cadere il vassoio che avevo in mano e rimasi a fissarlo a bocca aperta.
    - Ciao Elettra.- mi salutò, con il suo sorriso mozzafiato.
    - Robert…- sussurrai con un filo di voce.
    Più bello che mai, con i suoi ray-ban calati sugli occhi color del mare, Robert Pattinson mi osservava divertito.

    Rieccomi qui, dopo le meritate vacanze... che dire?
    Peccato siano finite!!! :(
    Grazie mille mille mille (= 3000 XDXD) a ;hellokitty ( davvero mi segui anche su EFP?? Che carinaaaa!! *.*) e FRAGOLINANIKY.
    Un bacione ad entrambe!!!! e a tt quelli che leggono ma nn commentano, ovviamente... ^^
    Ciauuuu bacio

    Edited by •°o.O Cy_Pattinson O.o°• - 8/4/2010, 15:49
     
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  3. R~•
     
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    Ahhhhh Robert Robertino Come sei bellino *.*
    xD Scusate X La vena poetica xD
    Ma Ke bella Storiaaaa Complimentiii !!
    Cmq pacere Viviana ^_^ Una tua nuova Faaaan :D
    :shifty: Come avrà Fatto Robert a scoprire dove lavoraaa ?? E Cosa succederà Oraaa ??
    Attendiamo Con ansia
     
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  4. FRAGOLINANIKY
     
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    OH MAMMA!!
    ma bravo Robertino?? la vai a cercare eh???
    oddeo posta presto! bravissima!!!! :woot: :woot:
     
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  5. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Un ragazzo normale
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
    Note dell’autrice: ed eccomi tornata con il nuovo capitolo! Qui Robert farà una proposta interessante ad Elettra… e non pensate male!!! XD buona lettura… baci


    What do you live for? I live for you
    …Un ragazzo normale…

    Cap. 7 Un ragazzo normale


    Continuai ad osservarla, aspettando che si riprendesse dallo shock nel vedermi lì.
    - Ele, ci sei?- le chiesi, notando che non accennava a riprendersi.
    - Ro-Robert… che cosa… ma… cosa ci fai qui? Come facevi a sapere che lavoro qua?- mi chiese infine, mentre il suo sguardo tornava lucido.
    - Me l’hai detto tu sabato sera, ricordi?-
    - Sul serio?- mi chiese.
    Dal suo sguardo mi resi conto che aveva del tutto rimosso quel particolare.
    - Wow, vedo che ti ho proprio fatto un bell’effetto se non ti ricordi nemmeno di avermi parlato del tuo lavoro.- le dissi ridendo
    - No, no, ma figurati. Ricordo tutto parola per parola, ma questo particolare proprio mi era sfuggito.- mi rispose, arrossendo subito dopo: forse si era resa conto troppo tardi di aver detto ad alta voce quello che pensava della nostra conversazione.
    Sorrisi divertito: era ancora più carina quando le guance le si imporporavano.
    - Ehm, aspetta un secondo. Jim, ti dispiace se stacco 10 minuti?- chiese, rivolta a quello che doveva essere il proprietario.
    - No, tranquilla.- rispose lui, dopo avermi osservato per alcuni secondi: sembrava che la mia vicinanza ad Elettra non lo mettesse a proprio agio.
    - Vieni.- mi disse lei, sedendosi ad un tavolino lì accanto.
    - Ok, tralasciando il fatto che io mi sia completamente dimenticata di averti parlato dello “Sweet”, cosa ci fai qui?- mi chiese, curiosa.
    - Ehm… è una gran bella domanda, sai?- risposi io, un po’ imbarazzato, passandomi una mano tra i capelli: a dire il vero non lo sapevo bene nemmeno io, era come se le mie gambe mi avessero trasportato lì contro la mia volontà.
    Bè, non esattamente contro la mia volontà.
    Elettra non disse niente, continuando a fissarmi: voleva una risposta.
    - Diciamo che oggi le riprese sono finite prima e dal momento che per tornare al mio appartamento devo fare questa strada, appena ho visto l’insegna mi è venuto in mente che tu lavoravi qui. Così sono entrato.- le risposi, cercando di essere il più convincente possibile.
    Anche se non tutta, una buona parte di ciò che aveva raccontato era reale: era vero che avevamo finito di girare prima del solito, per quel giorno, ed era vero che per tornare a casa dovevo fare quella strada.
    Ma non era vero che ero entrato per caso: erano già due giorni che mi arrovellavo il cervello per decidere se andare a trovarla oppure no.
    Mi piaceva la sua compagnia, mi faceva dimenticare di essere l’attore Robert Pattinson: e anche quel giorno ero rimasto per ben 15 minuti fermo davanti al bar, decidendo se entrare oppure no.
    - Vuoi dire che tu, tutti i giorni, passi qui davanti per tornare a casa e io non ti ho mai visto?- mi chiese, incredula: a quanto pareva la mia storiella non le interessava molto, se non quell’unico particolare.
    - A dire il vero di solito torno in macchina, ma con queste belle giornate mi piace girare a piedi.-
    Anche questa metà vera e metà bugia.
    Elettra sembrò tirare un sospiro di sollievo.
    - Capisco. Quindi anche a te piace Los Angeles. E non senti la mancanza di Londra?- mi chiese, mentre il sorriso tornava a dipingerle il volto.
    Sollevai un sopracciglio nell’osservarla.
    - Che ho detto?- domandò, senza capire la mia reazione.
    - Perché questa domanda?-
    - Mi sembrava di avertelo detto l’altra sera: non tutto di te si può conoscere sulle riviste.- mi rispose sorridendo.
    - D’accordo.- cedetti sospirando: sembrava proprio che lei volesse conoscere me e non la taglia dei miei boxer o la posizione che preferivo del Kamasutra.
    - Bè, ogni tanto si, però amo il caldo e il sole. Londra è così piovosa.-
    - Già.- fu d’accordo lei.
    - Ci sei mai stata?- le chiesi io: ero curioso anche io di conoscerla meglio, di sapere cosa le piaceva e cosa no.
    - Si, una volta, in vacanza. Adoro quella città, è meravigliosa.- mi rispose, perdendosi nei ricordi.
    - Tu invece? Non ti manca l’Italia?-
    Il suo sguardo sembrò intristirsi, mentre lo riportava su di me.
    - Non del tutto. Anche io amo il sole e adoro Los Angeles. Inoltre in Italia non ho più niente. Solo la mia famiglia. L’unica cosa che mi manca del mio paese è il mio migliore amico.-
    - Devo intuire che sia successo qualcosa prima della tua partenza?-
    - Diciamo che quelli che consideravo amici non si sono rivelati tali. -
    - Come mai?-
    Non mi piaceva essere insistente, ma volevo capire i suoi stati d’animo, le sue sensazioni, ciò che la rendeva così triste.
    - Bè, hanno visto la mia partenza come un… tradimento, penso. È la parola più adatta che ho trovato per questa situazione.-
    - E il tuo migliore amico, invece?-
    - Bè, lui… è lui. Insomma, pensavo che sarebbe stato quello più ostile nei miei confronti, essendo quello con cui avevo un legame più forte. Invece mi ha sempre sostenuta. Nonostante non ci vediamo ormai da 6 mesi, non mi ha mai voltato le spalle, ci sentiamo tutti i giorni e gli voglio un bene nell’anima.-
    Continuai a guardarla intensamente, mentre parlava: sembrava avere un rapporto profondo con questo ragazzo, che sembrava conoscerla davvero bene e capirla al volo.
    E per un breve istante provai invidia per lui.
    - E tu? Parlami di te, per favore.-
    La guardai stupito, da quel suo tono supplicante e ancora una volta mi persi nel suo mare.


    * * *



    Mi guardò come se gli avessi appena chiesto di spogliarsi davanti a me.
    La mia non mi sembrava una domanda tanto strana: quando due persone si conoscono è normale che vogliano sapere più cose possibili l’una dell’altra.
    - Non so, cosa vuoi sapere? Vediamo… sono il più piccolo della mia famiglia, ho 2 sorelle, una più malata dell’altra, che un giorno o l’altro mi faranno impazzire. Amo stare con gli amici, uscire con loro e divertirmi. Non mi piacciono i cibi piccanti, però amo i dolci. E la mia ragazza ideale deve essere un po’ pazza, come me.-
    Mi parve quasi che arrossisse: forse quell’ultimo appunto non voleva aggiungerlo veramente.
    Erano particolari come quello che facevano capire quanto fosse timido come ragazzo: e questo me lo faceva piacere ancora di più.
    Gli sorrisi tranquillamente, facendo finta di non aver colto l’ultima parte del discorso, per non farlo sentire in imbarazzo.
    - Mi sembra di capire che non ti piace molto parlare di te.-
    - Non è questo. È solo che ormai, dopo tanto tempo, io stesso mi personifico nell’attore che sono, come se la mia reale personalità, ciò che sono stato prima di diventare famoso, non esistesse più.-
    Era un discorso profondo e anche un po’ triste: solo parlando in quel modo riuscivo a capire che tipo ti ragazzo era, cosa che non potevo fare rimanendo una semplice fan.
    - Bè, posso dire di capirti, anche se in qualità di fan può risultare un po’ difficile.- confessai ridendo.
    - Anche tu maniaca di Twilight?- mi chiese sorridendo e sollevando un sopracciglio, divertito.
    - Beccata.-
    Ridemmo entrambi, alleviando quell’atmosfera di tristezza che si era creata.
    - Quindi fan di Edward Cullen?-
    - Ovviamente. Questo all’inizio. Sono fan del personaggio, così come lo sono di Bella, di Emmett, di Alice e di tutti gli altri. Poi, dopo il primo film, ovviamente sono diventata fan di Robert Pattinson.-
    Questa volta ne fui sicura: lo vidi arrossire.
    - Devo capire che la mia interpretazione di Cedric Diggory non ti è piaciuta?- mi prese in giro, cambiando argomento.
    - Sarò sincera: non ero stata in grado di notarti molto in quel film. Ma Twilight e tutta un’altra cosa.- gli spiegai, facendo l’occhiolino.
    - Capisco, un’altra maniaca dovevo incontrare.-
    Risi, notando l’accenno d’ironia nelle sue parole.
    - State girando Eclipse in questo periodo, vero?-
    - Già. Per fortuna le riprese finiranno tra qualche settimana. Anche se poi si dovrà ricominciare con “Breaking Dawn”. Mai un momento di pausa.-
    Dal suo sguardo trasparirono tutta la stanchezza e le ore di sonno arretrato che aveva accumulato negli ultimi mesi e mi fece tanta tenerezza.
    - Perché non vieni a fare un giro sul set uno di questi giorni?-
    - Come scusa?-
    Spalancai occhi e bocca contemporaneamente a quella proposta: mi aveva completamente e irrimediabilmente presa contropiede.
    Io? Sul set di Eclipse? Il mio sogno poteva davvero realizzarsi così?
    - Ma si, perché no. C’è sempre pieno di gente intorno al set. Una persona in più non farà la differenza. Poi hai già conosciuto Kellan e Taylor, ti presento anche gli altri.-
    - Dici sul serio?-
    - Mai stato così serio.-
    Restai a fissarlo per alcuni secondi, perdendomi nei suoi occhi azzurri e cercando di immagazzinare l’idea.
    Poi non ce la feci più e scoppiai.
    - Oddio, sarebbe meraviglioso!!! Grazie Rob!!- esclamai abbracciandolo.
    Mi tirai indietro in fretta quando mi accorsi di quello che stavo facendo e notai gli occhi di molti clienti su di me, compresi quelli di Jim.
    - Prego.- mi rispose lui, ridendo divertito.
    - Scusa, mi sono lasciata trasportare.- mi scusai, arrossendo.
    - Tranquilla, nessun problema. – mi rispose lui, intenerendo lo sguardo.
    - Forse ora è meglio che ti lasci andare o il capo ti darà una bella strigliata.- aggiunse lui, notando lo sguardo di James: in effetti sembrava sul punto di dirmi qualcosa.
    Forse non aveva apprezzato il mio gesto affettuoso nei confronti di Rob.
    - Si, forse hai ragione.- risposi ridendo.
    Mi allungò una mano e una biro, mentre io lo fissavo senza capire.
    - Scrivimi i tuo numero, così appena ho il permesso di portarti sul set ti faccio sapere.-
    Il mio cuore ebbe un sussulto alla prima parte della frase: lui voleva il mio numero?
    Nonostante, probabilmente, fosse solo allo scopo di informarmi di quel particolare, non potei fare a meno di esultare, questa volta più pacatamente, dentro di me.
    Presi la penna e scrissi sul suo braccio quello che mi aveva chiesto.
    - Sulla mano rischia di andare via prima che tu l’abbia trascritto.- gli spiegai.
    - Ottima osservazione.- rispose con voce sensuale: se voleva farmi svenire, ci stava andando vicino.
    Si alzò e io feci altrettanto.
    - Allora ci sentiamo nei prossimi giorni.- e senza esitare mi si avvicinò posandomi un bacio sulla guancia.
    - Ciao Elettra.-
    Mi sorrise ancora un volta, infilandosi gli occhiali da sole, poi si voltò ed uscì dal bar.
    - Ciao Robert.- sussurrai, ma lui era ormai sparito dietro l’angolo.

    Rieccomiiiiiiiiiiiiiii!!!! Vi sono mancata??? ^^
    Ultimamente sono stra impegnata con lo studio, esami in arrivo... O.O Quindi sarò un pochito assente!!!
    Intanto grazie a R~• (è un piacerone anche x me!!! *.*) e FRAGOLINANIKY, che ormai è diventata una mia lettrice federe... ^^
    Un bacioneeeeeeeee ^^

    Edited by •°o.O Cy_Pattinson O.o°• - 8/4/2010, 15:50
     
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  6. FRAGOLINANIKY
     
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    e certooo come potrei mancare???
    stupendo tesò come sempre!!!!!!!!!!
    mmmmm :shifty: :shifty: :shifty: :shifty: ora andrà sul set!
    e poi????
    oddio posta appena puoi! *me è troppo curiosa :wub: :wub: *
     
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  7. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Sul set
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me

    What do you live for? I live for you
    …Sul set…

    Cap. 8 Sul set



    Quella mattina, al mio risveglio, ero ancora un po’ frastornata per gli avvenimenti della sera precedente.
    Era stato così meraviglioso che pensavo addirittura che fosse stato tutto soltanto un magnifico sogno.
    Ma più ci pensavo e più mi rendevo conto che la sera prima avevo realmente parlato con Robert, mi aveva realmente proposto di andare sul set di “Eclipse” e io gli avevo realmente scritto il mio numero di telefono sul braccio.
    Arrossii al pensiero: che stupida, potevo anche limitarmi a scriverglielo su un fazzoletto!
    Guardai la radiosveglia sul mio comodino: erano le 11.30.
    Per quel giorno le lezioni all’università si sarebbero svolte al pomeriggio, così avevo potuto dedicare la mattina al riposo più completo.
    Decisi tuttavia di alzarmi: quel giorno toccava a me preparare il pranzo, anche se era piuttosto presto e dovevamo aspettare Chris, che a differenza di me e Jenny, aveva i corsi alla mattina.
    Mi alzai lentamente e senza troppa fretta mi diressi in bagno.
    Mentre mi lavavo i denti osservavo la mia figura allo specchio: perché mai a Robert sembrava piacere la mia compagnia?
    Quando la sera prima mi aveva detto che era capitato davanti al bar quasi per caso non ci avevo creduto molto, inoltre ricordava quel particolare della nostra conversazione, che invece io avevo completamente rimosso.
    Mille domande mi frullarono in testa, alcune delle quali cercai di cancellare tempestivamente: niente castelli, grazie!
    Tra una cosa e l’altra arrivarono le 12.30, così mi misi a cucinare.
    Per quel giorno spaghetti alla carbonara: Jen e Chris adoravano quando cucinavo piatti italiani e quel giorno mi sentivo abbastanza su di giri per farlo.
    Appena Chris tornò a casa ci mettemmo a tavola.
    - Wow, spaghetti alla carbonara!- esclamò Jenny, pronunciando il nome con il suo buffo accento americano.
    - Si festeggia qualcosa?- aggiunse curiosa, iniziando a mangiare.
    - No, perché?- risposi stupita.
    - Bè, di solito certi piatti li prepari o quando si deve festeggiare qualcosa o quando ti trovi in un periodo particolarmente felice.- mi fece notare lei, a bocca piena.
    Arrossii leggermente a questa osservazione: ero davvero così prevedibile?
    - Non si mangia con la bocca piena, Jen. Comunque no, niente di particolare.- risposi facendo spallucce: meglio non far capire loro che in effetti quello era uno dei periodi più felici della mia vita.
    La mia compagna sollevò le spalle indifferente e continuò a mangiare.
    Verso le 14 entrambe ci dirigemmo all’università.
    Ci aspettavano due ore di anatomia e una di chimica: un pomeriggio per niente entusiasmante.
    Per nostra fortuna tra una lezione e l’altra c’era mezz’ora di pausa, così ne approfittammo per andare al bar dell’accademia e prenderci un caffè.
    - E ora chi la regge un’ora di quella mummia egizia?- si lamentò Jenny, lasciandosi cadere su uno dei divanetti.
    In effetti chimica non era mai stata una delle nostre materie preferite e il tutto era reso ancora peggiore dal professor Jeffrey, un’autentica mummia egizia, giunta direttamente dal Cairo.
    - Dai, Jen, cerca di resistere. Ancora un’ora e per oggi abbiamo finito e cerca di vedere il lato positivo: venerdì niente lezione.-
    - Grazie al cielo. Dio benedica la Marley e la sua riabilitazione.- commentò la mia amica.
    La professoressa di biologia sarebbe stata assente di lì a 3 settimane, per la riabilitazione al ginocchio a cui era stata operata.
    Risi della reazione della mia compagna e tirai fuori dalla borsa il quaderno di chimica per riguardare gli appunti della lezione precedente.
    Feci in tempo a leggere solamente le prime 3 righe, quando il mio cellulare iniziò a squillare.
    Guardai il numero sul display, ma non lo riconobbi, così risposi.
    - Pronto?-
    - Elettra, sono Rob.-
    Il mio cuore perse un battito e il respiro mi si mozzò nei polmoni.
    Inoltre dovetti impallidire parecchio, perché Jenny mi chiese: - Ele, tutto bene?-
    - S-si, si, tutto ok. Scusa, esco un attimo.- e senza aspettare risposta mi alzai e corsi all’aria aperta: avevo bisogno d’ossigeno.
    - Ele, ci sei?- mi chiese Robert dall’altro capo del telefono.
    - Si, scusa, è che ero con una mia amica e sono dovuta uscire. Non mi aspettavo una tua chiamata così presto.- gli spiegai, riprendendo il controllo: se continuavo a reagire così ogni volta che lo vedevo o che lo sentivo, avrei rischiato di morire d’infarto a 20 anni.
    - Ti ho disturbata? Eri a lezione?- mi chiese lui preoccupato.
    - No, no, tranquillo. Ho un po’ di pausa prima della prossima. Mi hai chiamato al momento giusto.-
    - Meno male avevo paura di interromperti.-
    - Non preoccuparti, non è successo. Ma non mi dire che hai già avuto il permesso?-
    - A dire il vero si. Appena sono arrivato stamattina l’ho chiesto a Chris.-
    Non ebbe bisogno di specificare di chi stesse parlando: sapeva che, come fan, ero informata sul fatto che stesse parlando proprio del regista.
    - E quindi?- chiesi impaziente.
    - Nessun problema, puoi venire quando vuoi. Sei libera questa settimana?-
    Non credetti alla mia fortuna sfacciata: proprio quel venerdì ero libera, anzi, liberissima.
    - Venerdì mi saltano le lezioni.- lo informai, celando un tono interrogativo.
    - Perfetto, venerdì sarebbe perfetto. Sai dove devi venire o ti mando qualcuno?- mi chiese un po’ titubante.
    - Tranquillo, il luogo delle riprese non è un segreto.- gli dissi ridendo.
    - Già. Dai, allora… ci vediamo venerdì.-
    Non riuscii a capirne il motivo, ma Robert mi parve un pò in imbarazzo: quella imbarazzata sarei dovuta essere io, non lui!
    - Ok. E grazie ancora.-
    - Ma di cosa?-
    - Ciao bambolina!!- sentii urlare dall’altra parte del telefono.
    - Kellan, chiudi il becco.- sentii imprecare da parte di Robert, mentre io ridevo, divertita dalla situazione.
    - Scusalo, il solito idiota.- disse poi, rivolgendosi a me.
    - Tranquillo. È divertente. Ora però ti devo salutare, tra poco inizia la prossima lezione.-
    - Certo. Non vorrei farti arrivare in ritardo. Allora a venerdì.-
    - Certo, a venerdì. Ciao.- e riattaccai.
    Rimasi immobile per alcuni secondi prima di recuperare il controllo delle mie gambe e tornare al bar.
    Dovevo avere un’espressione davvero stravolta perché Jen mi chiese ancora una volta preoccupata: - Ele, tutto ok?-
    - Cosa? Si, si, tutto bene.- le risposi, riprendendo lucidità.
    - È successo qualcosa?-
    - No, anzi, una bella notizia. Forse Gian viene a trovarmi.-
    Sperai ardentemente che prima o poi lo facesse veramente, perché era la prima scusa che mi era venuta in mente.
    - Oh, così finalmente riesco a conoscerlo. Ora però sbrighiamoci, prima che la mummia inizi a muggire.-
    E così, dopo aver raccolto le nostre cose, ci dirigemmo all’aula di chimica.
    L’unico giorno che mi separava dal mio incontro con Rob mi sembrò eterno: sia al lavoro, che all’università, che a casa mi sembrava di camminare sulle nuvole, mentre le mie amiche mi guardavano sempre più sospettose.
    Mi sarebbe piaciuto renderle partecipe di quella mia felicità, ma non ero ancora pronta a farlo.
    Finalmente arrivò il venerdì mattina: inventai la prima scusa che mi venne in mente per liberarmi di Chris e Jen: la visita ad un amico era perfetta per occupare l’intera giornata.
    Presi il tram che mi avrebbe portato il più vicino possibile al luogo delle riprese: non riuscivo a stare ferma, tanto che dopo un po’ decisi di alzarmi e di restare in piedi per quello che rimaneva del tragitto.
    Mi sembrava di essere seduta sui carboni ardenti.
    Dopo mezz’oretta di viaggio arrivai a destinazione: non feci in tempo a toccare il suolo che davanti a me vidi una distesa immensa di gente.
    Il set doveva trovarsi circa 20 metri più avanti e quella dinnanzi a me doveva essere la miriade di fans di cui si preoccupava tanto Robert.
    Feci un lungo respiro e dopo aver raccolto più coraggio possibile, affrontai quella folla inferocita, cercando di raggiungere i “cancelli” di “Eclipse”.
    Non senza poca fatica, tirando, spintonando e ricevendo anche parecchi insulti, riuscii a raggiungere la mia meta.
    Ora, però, che mi trovavo lì, non sapevo come comportarmi.
    Di certo non potevo presentarmi davanti a quelle guardie enormi e dire che ero attesa da Robert Pattinson: prima di tutto, non mi avrebbero mai creduto, in secondo luogo avrei rischiato di essere sbranata da quella massa di ragazzine impazzite.
    Mi guardai intorno senza vedere nessuno.
    Poi, come un angelo giunto dal cielo in mio soccorso, sentii la sua voce.
    - Elettra, sei arrivata.-
    Mi voltai e lo vidi davanti a me, sorridente, dall’altra parte delle transenne.
    - Vieni. Sei arrivata al momento giusto. Siamo in pausa.- mi disse, rivolgendosi poi alle guardie.
    Mi diressi verso di lui, mentre un misto tra ringhi rabbiosi, gridolini di eccitazione e di stupore si sollevavano alle mie spalle.

    Eccomiiiiiiiii!!! ^^
    Allora, allora, allora?? ke ne pensate mie care lettrici??
    Nel prossimo cap, finalmente Elettra incontrerà tt i ragazzi del cast... la cosa si fa seria! XD
    Graaaaaaazie mille come sempre a FRAGOLINANIKY che mi segue... :)
    Un bacione a tuttiiii!!! ^^

    Edited by •°o.O Cy_Pattinson O.o°• - 8/4/2010, 15:50
     
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  8. Jessichina94
     
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    uhh cara la tua ff mi piace un sacco!! ti sei guadagnata una nuova fan!!
    complimentiiiiiii!!!!!!!!
    spero tanto che Ele lo dica presto alle ragazze del fatto di Rob anche se a loro potrebbe venire un infarto xD..
    posta appena puoi!!!
    baci
     
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  9. FRAGOLINANIKY
     
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    O MAMMA TESòòòò! BELLISSIMO COME SEMPRE!!
    ora conosce il resto del cast?? oddio!!
    KEEELLAAAAAAAN TROPPO FORTEEEE!
    :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
    POSTA PRESTISSIMOOO!


    ps. scusa il ritardo!!!
     
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  10. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Eclipse
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
    Note dell’autrice: Ecco finalmente la nostra Elettra sul set di “Eclipse”, alle prese con tutti gli attori. ^^ Buona lettura a tutti!!!


    What do you live for? I live for you
    …Eclipse…

    Cap. 9 Eclipse



    Erano ormai 20 minuti che fissavo l’entrata del set sperando di vederla apparire e finalmente, dopo tanta attesa, eccola.
    Uscì dalla folla di fans impazzite come se avesse appena affrontato un tornado, ma ero sicuro che la sua esperienza fosse stata 100 volte peggiore.
    La vidi guardarsi intorno spaesata, mentre decideva cosa fare, così le andai in aiuto.
    - Elettra, sei arrivata.- attirai la sua attenzione, sorridendo. – Vieni. Sei arrivata al momento giusto. Siamo in pausa.-
    I suoi occhini blu mi guardarono sollevati, come se le avessi appena salvato la vita.
    Parlai con le guardie, assicurando loro che avevo il permesso di farla entrare e l’attirai a me prima che qualche ragazzina inferocita la prendesse tra le sue grinfie.
    - Ben arrivata.- l’accolsi posandole un bacio sulla guancia.
    - Sei la mia salvezza. Pensavo di non uscire più di lì.- mi confessò, indicando la folla alle sue spalle.
    - In effetti mi stupisce che tu ne sia uscita viva.- la presi in giro, mentre lei mi rispondeva con una smorfia.
    - Vieni. Sono tutti curiosi di conoscerti. Kell non è capace di stare zitto.- le dissi, come spiegazione.
    Le feci strada tra le varie cineprese, fili e scenografie, fino a giungere al punto in cui i miei colleghi si rilassavano con un caffè.
    - Bambolina! Sei arrivata!- l’accolse allegro Kellan, andandole incontro e abbracciandola.
    - Ciao scimmione. Ti sono mancata così tanto?- lo prese in giro lei, abbracciandolo a sua volta: sembrava perfettamente a suo agio con lui.
    - Immensamente.- rispose lui, allontanandosi e fecendole l’occhiolino.
    Elettra rise, divertita forse dal comportamento così spontaneo del mio amico.
    - Ciao Elettra.- la salutò a sua volta Taylor.
    - Ciao Taylor.- rispose lei, sorridendogli cordiale.
    - Ok, posso presentarti gli altri.-
    E glieli presentai uno per uno: Elettra sembrava stranamente a suo agio in mezzo a loro.
    - Finalmente ti conosciamo. Robert ci ha parlato così tanto di te.- le disse Nikki, dopo averle stretto la mano.
    - A dire il vero ne ha parlato di più Kellan.- puntualizzai, cercando di salvarmi in extremis.
    - Bè, lui sembrava addirittura ossessionato.- mi sostenne la mia collega, ridendo e dando un pugno affettuoso sulla spalla del suo “amato” sul set.
    - Bè, non capita tutti i giorni che il nostro Rob incontri una fanciulla così deliziosa.- rispose lui, dandomi di gomito.
    - Fottiti, Kell.- gli risposi.
    Elettra rise divertita dal nostro battibecco, mentre anche Kris e Ash si univano a lei.
    La osservai per qualche istante: la sua risata era così contagiosa che era già riuscita a guadagnarsi la simpatia dei miei colleghi.
    - Rob ci ha detto che sei italiana.- disse curiosa la mia co-protagonista, rivolgendosi ad Elettra.
    - Infatti. Mi sono trasferita qui poco più di sei mesi fa.-
    - E qui cosa fai? Studi?- le chiese Jackson: a quanto pareva tutti i miei amici erano curiosi di conoscerla, proprio come lo ero stato io.
    - Si. Sono al primo anno dell’università di medicina.-
    - Vuoi diventare medico?- chiese stupita Ash, sorseggiando il suo caffè.
    - L’idea è quella.- rispose Ele sorridendo.
    - Ragazzi, fine pausa. Si ricomincia.- ci avvertì un assistente, interrompendo la chiacchierata.
    Io, Kris e Taylor ci alzammo controvoglia, buttando via i nostri bicchieri.
    - Si ricomincia.- commentò Kris, sbadigliando.
    - Ci vediamo più tardi, ok? Intanto non dovrebbe mancare molto alla pausa pranzo. Ti abbandono con Kellan e gli altri.- dissi ad Elettra, sorridendo.
    - Vedrò di sopravvivere. Se vedi del sangue scorrere, vuol dire che ho ucciso lo scimmione.- mi rispose lei ridendo.
    - Ah, prima devi prendermi.- commentò lui, facendola ridere.
    - Ti aspetto qui. Buon lavoro.-
    Mi allontanai senza alcuna voglia di girare e sperando ardentemente di trovare entrambi vivi al mio ritorno.

    * * *



    Lo guardai allontanarsi verso il set in compagnia di Kris e Tay, mentre sentivo gli altri chiacchierare vicino a me.
    - Tranquilla, non scappa.- mi sussurrò Kellan, prendendomi in giro.
    - Da quando mi hai conosciuto il tuo scopo è diventato quello di rompermi le scatole, vero?- chiesi divertita, voltandomi verso di lui.
    - Mmmh… non ci avevo pensato, però devo ammettere che è un buon passatempo.-
    - Sono un ariete, scimmione, non so chi di noi si stancherà prima.-
    - Ariete? Pure tu?- chiese Nikki, riferendosi senza alcun dubbio a Kristen.
    - Si, signora. 8 giorni dopo Kris.-
    - Oddio, la situazione è peggiore di quel che pensassi.- commentò ancora lei, posandosi una mano sulla fronte.
    Risi divertita, mentre anche gli altri mi imitavano.
    Passai in loro compagnia il tempo che mi separava dal ritorno di Rob: erano tutti quanti simpaticissimi e disponibilissimi, proprio come me li ero sempre immaginati nella mia testa.
    Feci amicizia in modo particolare con Nikki, con la quale scoprii avere molte cose in comune, prima fra tutte la pazzia.
    Allo scoccare delle 13, Robert, Kristen e Taylor ci raggiunsero per la pausa pranzo.
    - Sei ancora tutta intera?- mi chiese Rob sorridendo.
    - Fammi controllare… le gambe ci sono, le braccia ci sono, la testa… vabbè, quella non c’è più già da tempo. Si direi che c’è tutto.- risposi io, facendolo ridere.
    - Ragazzi, ho una notizia sconvolgente.- esclamò Nikki, rivolta ai “nuovi” arrivati.
    - Del tipo?- chiese preoccupato Taylor.
    - Anche Elettra è un’ariete.-
    Dopo alcuni secondi di silenzio scoppiammo tutti a ridere.
    - Davvero? Quando sei nata?- mi chiese curiosa Kris, mentre le risate si affievolivano.
    - Il 17 di aprile.-
    - Wow! Siamo proprio coetanee fino all’osso.-
    - Concordo con te, Nikki. Sarà un vero incubo.- commentò Robert, mentre io e la sua co-protagonista gli rispondevamo con una linguaccia.
    - Non so voi, ma io sto morendo di fame. Ci diamo una mossa?- intervenne Kellan, interrompendo il battibecco.
    - Giusto, gli scimmioni hanno bisogno del loro cibo per sopravvivere.- lanciai la mia frecciatina.
    - Sfotti poco, nanetta. Anche tu dovresti mangiare un po’ di più se vuoi crescere.-
    - Che cosa hai detto? Kellan, inizia a correre.- e cominciai a rincorrerlo per tutto il set, mentre sentivo gli altri ridere alla scena.
    Finalmente lo raggiunsi (o si fece raggiungere) e gli saltai sulle spalle, circondandogli il collo con le braccia.
    - Preso.- urlai ridendo, seguita a ruota da lui.
    Tornammo dagli altri in quella posizione, poi mi fece scendere a terra, mentre io ancora mi tenevo la pancia per il gran ridere.
    - Rimani comunque una nanetta.- continuò lui, mentre io gli rispondevo alzando il dito medio.
    Non sapevo nemmeno io come facevo ad essere così spontanea con Kellan e con tutti gli altri, perfino io mi stupivo della cosa: ma mi trovavo talmente bene in loro compagnia che la cosa cominciava a diventare naturale.
    - Cavolo, ora si che mi è venuta davvero fame. Diamoci una mossa.- concluse lo scimmione, incamminandosi seguito da Nikki e Ashley che ancora ridevano.
    - Vieni con noi?- mi chiese Rob, avvicinandosi.
    - Penso proprio di si. Ti ricordo che ho ancora paura della reazione di quelle assatanate là fuori.- gli dissi, ricordandogli la massa di ragazzine inferocite che erano all’entrata.
    - Vero. Dai andiamo.-
    Con un coraggio che nemmeno io pensavo di avere, lo presi a braccetto ed insieme seguimmo gli altri.

    Salve tt!!!!!!!! Per festeggiare la buona riuscita del mio primo esame, ho deciso di postare presto!! ^^
    Grazie mille a Jessichina94 (che bello, una nuova lettrice!!! Tanto piacere di conoscerti!! ^^) e FRAGOLINANIKY la mia fida lettrice!!! ^^
    Un bacioneeeeee

    Edited by •°o.O Cy_Pattinson O.o°• - 8/4/2010, 15:51
     
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  11. danyela21
     
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    beh che dire mi piace molto questa ff...complimenti... ^_^
    aspetto che posti kissini kissini
     
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  12. FRAGOLINANIKY
     
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    tesòòòòòòòòòòò! un mio sogno ke si avvera per Elettra!!
    bè, ma a chi non piacerebbe passare un pò di tempo sul seti con Rob, Kellan e tutti gli altri??? con Rob in particolare! :shifty: :shifty: :shifty: :shifty:
    tesò bravissima! posta prestissimo... *me curiosissima*
    TVB
     
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  13. Jessichina94
     
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    figurati cara!! mi piace molto la tua ff e seguirla è un piacere ^^
    cap bellissimooo!!! è stato davvero comico questo cap! mi sono morta dalle risate nei dialoghi con Kellan!!!
    posta appena puoii!!
    baci
     
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  14. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Serata tra i VIP
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me

    What do you live for? I live for you
    …Serata tra i VIP…

    Cap. 10 Serata tra i vip



    La giornata trascorse veloce… troppo veloce!
    Avevo passato tutto il pomeriggio con Robert e gli altri, prima con uno poi con l’altro mentre gli attori erano impegnati nel loro lavoro, ed avevo assistito alle riprese della scena in cui Victoria giunge ai piedi del monte dove si trovano Bella ed Edward.
    Era stata un’emozione grandissima poter assistere in prima persona e vedere Robert recitare era la cosa più affascinante che avessi mai visto.
    Ma era purtroppo giunta l’ora di tornare a casa.
    - Meglio che vada o le mie compagne mi daranno per dispersa.- dissi guardando l’orologio che avevo al polso: erano quasi le 8 e Rob e gli altri erano in pausa prima di girare le ultime scene della giornata.
    Come per incanto il mio cellulare prese a suonare: lo estrassi dalla tasca e guardai il display.
    - Come volevasi dimostrare. Pronto!- risposi sospirando.
    - Sei ancora viva o dobbiamo chiamare l’FBI per cercarti?- mi chiese Jenny, dall’altra parte della cornetta.
    - Tranquilla, non ce n’è bisogno. Sto tornando. Sei peggio di mia madre.- le dissi, tuttavia divertita.
    - Muoviti che è tardi.- e riattaccò.
    Risi scuotendo la testa, mentre riponevo il telefonino.
    - Ti stanno aspettando?- mi chiese Robert, guardandomi sorridente.
    - Si. Meglio che mi dia una mossa, prima che mobilitino l’intero corpo dei servizi segreti.-
    - Ok, allora non ti tratteniamo. Vieni ti faccio uscire dall’altra parte, così eviti di dover nuovamente affrontare quella marmaglia di fans.-
    - Grazie. Mi stai salvando ancora una volta.- gli dissi, sollevata di non dover affrontare un altro uragano: intanto mi sarebbe toccato a casa, con le mille domande di Jen e Chris.
    Salutai tutti, un po’ triste che quella giornata fosse già finita.
    - Torna a trovarci. Magari qualche sera potremmo uscire tutti insieme.- mi propose Kris, mentre l’abbracciavo, lasciandomi si stucco.
    - S-si… perché no?- risposi.
    L’idea di passare una serata in loro compagnia e soprattutto in compagnia di Rob, mi mandava in fibrillazione.
    Dopo i saluti seguii Pattinson dall’altra parte del set, dove non vi era alcuna traccia di ragazzine assatanate.
    - Dai, allora ci sentiamo, d’accordo?- mi chiese lui, mentre superavo le transenne.
    - Certo, mi farebbe molto piacere.- risposi sorridendo.
    - Ciao.- aggiunsi poi, sventolando una mano, e mi allontanai.
    Quasi non mi accorsi del tragitto di ritorno, troppo persa nei ricordi di quella giornata, ma fui bruscamente risvegliata dal mio sogno ad occhi aperti appena rientrai in casa.
    - Si può sapere dove sei stata?- mi chiese Jenny, tra l’irritato e il curioso.
    - Si, mamma. Sono stata da un’amico.-
    - Non fare la spiritosa. Sono le 8.30.-
    - Lo so che ore sono, Jen, anche io ho un orologio.-
    - A me non sembra.- continuò a rimproverarmi, incrociando le braccia al petto e guardandomi con un sopraccigli alzato.
    - Jen, non sei mia madre quindi non rompere.- le risposi, posando la borsa.
    - D’accordo. Vatti a lavare le mani, che e pronta la cena.- mi prese poi in giro lei.
    Uscì dalla stanza, mentre un cuscino colpì il punto in cui poco prima c’era la sua testa.
    I giorni passarono e le mie amiche non mi chiesero particolari della mia giornata, così che non dovetti raccontare bugie.
    Erano passati circa 3 giorni dalla mia visita al set, quando un pomeriggio, mentre lavoravo al bar, ricevetti la chiamata che tanto aspettavo.
    Il nome di Robert lampeggiava sul display, mentre cercavo di darmi un contegno per poter rispondere.
    - Pronto?- dissi infine, notando lo sguardo infastidito di Jim all’insistente suono della mia suoneria.
    - Ele, ciao, sono Rob.- mi rispose lui, con la sua voce roca.
    - Ciao. Dimmi.-
    - Come ti avevamo promesso, stasera ci troviamo per una serata in compagnia. Vieni?-
    Il cuore cominciò a battermi all’impazzata mentre mi rendevo conto del suo invito.
    - Certo, mi farebbe un sacco piacere. Dove e a che ora?-
    - Se vuoi passo a prenderti io.-
    - No!- urlai, attirando l’attenzione di alcuni clienti.
    - Voglio dire, meglio di no. Le mie coinquiline riconoscerebbero la macchina e potrebbero fare strane domande.-
    - Bè, posso prendere un’altra macchina. Il mio lavoro me ne permette più di una.- mi rispose lui, facendo notare il suo tono divertito.
    - Le conoscono tutte. Meglio se vi raggiungo direttamente là.-
    - Tutte?- insistette Robert, mentre mi immaginavo i suoi bellissimi occhi strabuzzati.
    - Tutte. Sei un attore, Rob, non puoi pretendere di avere segreti materiali.- lo presi in giro ridendo.
    Alla fine accettò di dirmi il nome del pub e l’orario in cui si sarebbero trovati e riagganciai.
    Non riuscii più a concentrarmi sul lavoro per tutto il resto del pomeriggio al pensiero di rivederlo.
    Quando rientrai in casa cercai di darmi un contegno per poter comunicare il mio impegno a Jenny e Chris, pregando che non mi facessero troppe domande.
    - Ragazze, stasera non ci sono a cena. Esco con un amico.- dissi loro, affacciandomi nella cucina dove Chris era davanti ai fornelli e Jenny seduta al grande tavolo con alcuni libri di scuola davanti.
    - Un amico?- mi chiese Jen pensierosa. – Comincio a pensare che ci stai nascondendo qualcosa.-
    Cominciai a sudare freddo, mentre speravo che non intuissero nulla di quelle mie fughe improvvise, anche se sapevo che prima o poi l’avrebbero scoperto.
    - Non è che questo tuo amico, in realtà… è molto più di un amico?- riprese la mia amica, con un ghigno malefico sul viso.
    Tirai un impercettibile sospiro di sollievo, mentre ringraziavo mentalmente tutti i santi del paradiso.
    - Ma che dici? Davvero, è semplicemente un amico con cui ho legato ultimamente. Comunque se lo vuoi sapere non usciamo noi due da soli.-
    In fondo non era propriamente una bugia.
    Anzi, non lo era affatto, semplicemente stavo omettendo il nome di questo “amico”.
    - Vabbè, io vado a prepararmi.- aggiunsi poi, sparendo in camera mia.
    - Quella ragazza non ce la racconta giusta.- sentii Jenny esclamare, parlando con Chris.
    Sapevo che saremmo andati in un pub, così optai per un paio di jeans chiari a vita bassa, canottiera nera coordinata con il coprispalle bianco e scarpe di vernice con il tacco, dello stesso colore.
    Quando fui pronta presi la borsa e mi diressi all’uscita, dopo aver afferrato le chiavi della macchina ed aver salutato le altre.
    Mi sedetti in auto e feci un lungo sospiro, prima di mettere in moto e partire a tutta velocità per le strade di Los Angeles.

    * * *



    - Rilassati. Non sono ancora le 9. Starà arrivando.- mi stuzzicò Kellan, ridendo.
    - Guarda che io sono rilassatissimo.- gli risposi, guardandolo infastidito.
    - Come no, sembri seduto sui carboni ardenti.- mi contraddisse lui, ridendo con Taylor.
    Prima o poi li avrei uccisi quei due, ma per il momento, decisi di ignorarli.
    Proprio in quel momento sentimmo il motore di un’auto entrare nel parcheggio del pub: ci voltammo tutti quanti e vedemmo una Mercedes decappottabile parcheggiare poco lontano dalla mia auto.
    - Fiuuuuu!!! (spero di aver reso l’idea del fischio XD) Però, ti mantieni bene, eh bambolina?- le disse Kellan, mentre Elettra si avvicinava a noi sorridente.
    - Piccolo regalino di mamma. Qualche sfizio dovrò pure togliermelo, no scimmione?- gli rispose, dandogli una borsettata scherzosa sulla spalla.
    - Certo, come no. Ma ci arrivi ai pedali, nanetta?-
    - Fanculo, Kell.- gli disse lei, per tutta risposta.
    - Ciao a tutti.- disse poi, guardando in modo particolare me.
    - Ciao. Come è andato il terzo grado?- le chiesi poi, immaginando che le sue coinquiline le avessero posto delle domande sulla sua destinazione.
    - Meglio di quel che pensavo. Jen pensa che stia uscendo con un amico che in realtà è più di un amico. Quindi glielo lascerò credere. Almeno starà lontano dalla verità.- mi rispose facendomi l’occhiolino.
    Si rivolse poi a Kris e le altre, mentre io non potei fare a meno di arrossire: possibile che quella ragazza mi facesse sempre quell’effetto?
    Entrammo nel pub e ci sedemmo in un tavolino poco lontano dall’entrata, mentre inevitabilmente molti sguardi ci seguivano.
    - Cosa vi porto ragazzi?- ci chiese la cameriera quando ci fummo accomodati.
    - Io prendo una Coca-Cola.- disse subito Elettra, davanti a me.
    - Non ti piace la birra?- le chiesi curioso, mentre gli altri ordinavano.
    - Certo che mi piace, ma devo guidare, vorrei evitare casini.- mi rispose lei.
    - Wow, ma che brava la nostra nanetta.- la prese in giro ancora una volta Kellan, mentre anche io ordinavo un analcolico: meglio seguire il suo esempio.
    - Stai male?- mi chiesero poi Kellan, Kris e Nikki all’unisono.
    - Perché?-
    - Hai preso un analcolico. Penso di non averti mai visto berne uno da quando ci conosciamo.- mi rispose Kris, veramente stupita.
    Davvero avevo così tanto la fama di ubriacone tra i miei amici?
    - Ah, questa ragazza ti sta dando alla testa.- commentò Lutz, facendo ridere Elettra e guadagnandosi un calcio sotto il tavolo da parte mia.
    La serata passò tranquilla tra una chiacchiera e l’altra, mentre sia io che Elettra cercammo di ignorare le frecciatine lanciate da Kellan: più di una volta pensai che il momento in cui l’avrei ucciso sarebbe giunto molto presto.
    Verso le 23 decidemmo di uscire per prendere una boccata d’aria e fare un giro per la città.
    - Ma le nanette non dovrebbero andare a letto presto.-
    - Stai diventando monotono, Kell. Aggiorna il repertorio.- lo rimbeccò, facendoci ridere: chiunque riuscisse a zittire Kellan aveva tutta la nostra ammirazione.
    La osservai per un po’, mentre proseguiva il battibecco con Kellan: mi piaceva la sua naturalezza e la sua sobrietà, non le piaceva mettersi in mostra e nemmeno vantarsi di conoscere me e gli altri, cosa che tutti quanti apprezzavamo moltissimo.
    - Ehi, Rob, mi hai sentito?- sentii la sua voce chiamarmi.
    Riportai la mente alla realtà e mi ritrovai davanti i suoi grandissimi occhi azzurri: non potei fare a meno di perdermi nella loro profondità.

    * * *



    - Rob, sei ancora tra di noi?- gli chiesi, sventolandogli una mano davanti al volto.
    - Cosa? Si, certo. Scusa, stavo pensando ad altro. Stavi dicendo?-
    - Che dovresti dormire un po’, invece di farlo mentre cammini.- lo presi in giro ridendo.
    - Ma no, figurati. Non sono poi così stanco, ormai ci ho fatto l’abitudine.-
    - Certo, come no. Ma se sembri uno zombie che cammina.-
    - Ehi, questa è un’offesa bella e buona.- e prima che potessi sfuggirgli, mi prese per la vita e cominciò a farmi il solletico.
    - No, ti prego, Rob. Tutto ma non il solleticooo!- urlai cercando di allontanare le sue mani.
    - Ah, abbiamo scoperto il tuo punto debole. Ora sei fregata.- e con un semplice cenno, attirò anche Kellan, Jackson e Taylor, che, non so come, trovarono lo spazio per farmi il solletico a loro volta.
    - Vi odio con tutto il cuore.- dissi, continuando a ridere.
    - Ehm, scusate.- sentimmo ad un certo punto.
    Tutti quanti ci voltammo nella direzione da cui proveniva quella voce e vedemmo un paio di ragazze davanti noi.
    - Ciao. Robert, potresti farci un autografo?- chiese una delle due, probabilmente la più coraggiosa, mentre l’altra sembrava sul punto di svenire.
    - Certo.- rispose lui sorridente e disponibile come sempre.
    Le avrei volentieri ringraziate per aver distratto lui e gli altri, se non fosse stato per gli sguardi omicida che mi stavano lanciando.
    Molto probabilmente si erano rese conto della vicinanza tra me e Robert e la cosa non doveva aver fatto loro molto piacere: non le biasimai, io al loro posto avrei fatto lo stesso.
    Robert firmò i due autografi, scambiando qualche chiacchiera con le due ragazze; poi se ne andarono con un misto tra il felice e l’irritato per la mia presenza.
    - Dove eravamo rimasti?- chiese Pattinson, rivolgendosi a me e sorridendo sornione.
    - Non ti azzardare neanche.- lo ammonii io, mentre lui faceva l’atto di avvicinarsi.
    - Ok, per stasera passi. Mi sento buono.-
    - Oh, troppo gentile, mio signore.- gli risposi io, facendo un piccolo inchino.
    Rise, di quella sua risata roca e bellissima, mentre proseguivamo lungo la strada.
    Arrivò mezzanotte, così decidemmo di ritirarci: tutti quanti dovevano lavorare la mattina dopo e io avevo l’università.
    - Ciao ragazzi. Grazie per la serata.- li salutai, mentre tutti tranne Robert si apprestavano a salire sulla macchina di Jackson.
    - Grazie a te. Uscirai ancora con noi, vero?- mi chiese Nikki, posandomi un bacio sulla guancia.
    - E me lo chiedi? Ovvio che sì.- le risposi ridendo.
    Salirono tutti quanti sull’auto e partirono sgommando: e dire che pensavo che Jackson fosse un ragazzo tranquillo.
    Rob mi accompagnò davanti alla mia auto, mentre cercavo le chiavi nella borsetta.
    - Buonanotte allora. Mi ha fatto piacere che tu sia venuta.- mi disse sorridendo.
    - Anche a me mi ha fatto molto piacere. Chiamami la prossima volta che farete una serata così. Sempre se mi volete.- mi affrettai ad aggiungere: non volevo fargli credere che ora mi sarei appiccicata a loro come una sanguisuga.
    - Senz’altro. Contaci.-
    Restammo per un po’ in silenzio, mentre nessuno dei due sapeva cosa aggiungere; quella situazione era particolarmente imbarazzante.
    - Ok, allora buonanotte.- lo salutai infine, posandogli un bacio sulla guancia.
    - Buonanotte.- mi ripetè lui.
    Misi in moto e partii alla volta di casa mia, mentre dallo specchietto retrovisore lo vidi avvicinarsi alla sua macchina.


    Eccomi tornata con il nuovo cap!!! ^^
    Grazie mille mille mille (=300 :P) a danyela21( Graaaaaazieee!! ^^ Sono conteta che ti piaccia!! ^^ Un bacione), FRAGOLINANIKY (Tesooooo!!! ma vero!!! un bellissimo sogno... *.* Io mi devo accontentare di farlo vivere al mio personaggio... -.- ma meglio che niente!! XD bacioneeeeee) e Jessichina94 (Hihihi!! vero!! Kellan sarà un pò il pagliaccio della situazione... ma a noi piace così!! ;) un bacione ^^)
    Baci baci a tutti!!! ^^
     
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  15. FRAGOLINANIKY
     
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    User deleted


    tesòòòòò bravissima!!!!!
    che belli che so sti due!! ma Roberto quando conclude??
    stupendo!

    posta prestissimooooooooooooooooooooo :cià: :cià: :cià:
     
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71 replies since 11/12/2009, 11:59   778 views
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