Posts written by Alexandra Borgia

  1. .
    Me l'ha mandato la mia amica Vero...
    CITAZIONE
    littlewing1975 Littlewing
    Oh ic jamie doran

    stanno dicendo che uno al tavolo sarebbe jamie doran....( che si chiamerebbe Dornan)
    che tramite ricerche si è venuto a sapere che è uno modello di Calvin Klein

    Pare che Rob sia sstato avvistato a comprare dele medicine e che ha l'influ...

    Mia mamma aveva capito che Rob era quello che si vedeva di faccia...con la barbetta e ha detto: 'mazza quanto s'è dimagrito...e s'è abbruttito..."
    E io: mamma....quello non è Rob....
    E lei: e dove sta?
    E io, indicando un cappuccio nero in mezzo agli avventori: - E'quello che sembra l'uomo della morte....e che sta così appiccicato a kris che ancora mi chiedo come facciano a mangiare senza urtare i gomiti...
    L'ho scusata per l'errore, perchè non portava gli occhiali.
    Buongiorno!

  2. .
    Me l'ha passata la mia amica Vero...
    CITAZIONE

    RPattzBaby RPattz & KStew Fan
    another ROB PIC

    image

    casual bit of rob pat on xmas eve.
    posted by @hannahnewton from Twitter for BlackBerry 16 hours 25 mins ago

    http://yfrog.com/h27g9ej


    Twitt passati dalla mia amica Shy
    CITAZIONE
    RPattzBaby RPattz & KStew Fan
    Rob was with his old friends from Barnes Theater. . The girl I just RTd has a friend who was with Rob before in the theater
    Rob era con dei vecchi amici del Teatro Barnes.

    nestlemilkybar Vanessa Hartley da RPattzBaby
    So I actually did spend tonight with Robert Pattison. once I'd got over my sickness. Should be more excited right? He's just a normal dude.
    Dalla ragazza che ha visto Rob. 'E' un ragazzo normalissimo'

    Questo è il Rob attuale. E poi non ci sono squilibri di tonalità...non desta alcun sospetto...
    Un ragazzo normalissimo. Mi fa ridere quando lo descrivono così, come se chi twittera ci tenesse a specificare che Rob non è un essere sovrannaturale. Mi divertono questi appunti, perchè il primo a smitizzarsi è proprio lui. Comunque, se lo si conosce, ci si parla, lo si ascolta...ti accorgi che ragazzi con la sua testa e il suo pensiero, a quell'età, ce ne sono davvero ben pochi. O meglio, io non ne ho ancora incontrati e beato chi ha questa fortuna. Avrà un bel carattere, s'incavolerà come una iena, sarà pure geloso, ma la profondità dei sentimenti e la correttezza del suo pensiero...non sono tesori comuni.

    Ps: Il tiwitt inoltre specifica che non indossava il beanie. E le basette sono pure più corte rispetto all'altra pseudo foto.
  3. .
    Ciao Abbey! Buon Natale!
    Questa foto ha generato innumerevoli sospetti, per due motivi.
    Alle 00:40...è strano che uno come Rob, che torna a casa per natale e trascorrerlo con i suoi, si trovi in un pub.
    Se schiarite la foto è visibile il ritocco sull'abbigliamento di Rob. C'è il chiaro passaggio di una gomma che crea uno squilibrio di tonalità.
    Riposto.
    Foto originale (vabbè, si fa per dire)

    image

    Foto che ho schiarito. I difetti sono visibilissimi.


    E aggiungiamoci pure che il beanie di Rob sembra avere una doppia balza...
  4. .
    Si, lo so....non toccatemi Tyler o divento una furia...
    Ho avuto un lapsus...imperdonabile....ma non ci ho visto più dalla rabbia...
  5. .
    Certa gente non imparerà mai a non fare i conti senza l'oste. Apre la bocca solo perchè Dio l'ha dotata di una lingua e delle mani (per la digitazione, s'intende). Preferisce soffermarsi sugli altri attori che hanno già i loro bei trascorsi e premi alle spalle, piuttosto che parlare a favore di Rob. Si caverebbe tutti i denti dalla bocca piuttosto che scrivere che ha talento...
    Per questa gente, è solo un ragazzino che tenta di recitare....e finché non beccherà un oscar sarà un buon motivo per sputare veleno.

    CITAZIONE
    "Per quanto mi riguarda, ero più concentrata sull’arrabbiato Christoph Waltz e sul meraviglioso Hal Holbrook. Oh, e sull’elefante che sarà certamente in lizza per l’Oscar 2012."

    Questa del Washigton Post, per esempio....vi sembra una sottolineatura professionale? A me pare il capriccio di una ragazzina che punta i piedi perchè dice B ad uno che dice A. Insomma...queste sono le differenze che decretano chi è un vero giornalista e chi prova a svolgere il mestiere di scribacchino...
  6. .
    ‘Water For Elephants’ proverà il talento di Robert Pattinson?

    CITAZIONE

    Se lo chiede il Los Angeles Times in questo articolo, di seguito tradotto.

    "Anche se Robert Pattinson ha lentamente iniziato a ritagliarsi una sua carriera di qualità post-Twilight, molti critici si chiedono ancora se la giovane star abbia i requisiti di recitazione fondamentali per andare con successo oltre il mondo dei vampiri. Anche se non è stato un flop al botteghino, l’ultimo film non-Twilight di Pattinson, Remember Me, è stato appena notato dagli spettatori.
    Ma il prossimo anno, sembra che finalmente l’attore avrà una vera possibilità di dimostrare al pubblico chi lui sia: sarà al fianco di Uma Thurman in Bel Ami e in aprile con Reese Witherspoon in Water For Elephants, del quale giovedì è stato rilasciato il trailer.
    Basato su un racconto storico best-seller del 2006, Elephants si incentra su uno studente di veterinaria di nome Jacob (Pattinson) che si innamora dell’artista circense Marlena (Witherspoon). Nonostante la loro affinità condivisa per il tendone da circo, la coppia e la loro nascente storia d’amore sono minacciate dal marito di Marlena (Christoph Waltz).
    Nessuno dei due romantici ruoli ci dice molto nel trailer. Invece, è pieno di vaghi, splendenti scatti di vita del circo: Jacob che sbircia per intravedere Marlena al centro del palco, mentre delicatamente lei appoggia il suo corpo su quello di un cavallo; i due insieme, mentre accarezzano gentilmente uno degli animali.

    Ci piace il tono languido, malinconico, anche se è praticamente impossibile giudicare dal trailer se Pattinson abbia qualche capacità di recitazione dietro quello sguardo carico di desiderio. E’ anche moderatamente difficile credere che la 34enne Witherspoon possa essere davvero corteggiata da un giovane con una decina d’anni meno di lei, ma questo è un preconcetto che pensiamo saremo in grado di superare.

    Una luce certa vista nel trailer? Hal Holbrook, che interpreta una versione invecchiata del personaggio di Pattinson. Abbiamo amato l’interpretazione dell’85enne attore in Into The Wild qualche anno fa, e sembra che la sua presenza rafforzerà il film al di là della storia d’amore che ne è il centro."

    … Non ci resta che attendere spasmodicamente il film (o nella sua attesa qualche recensione) per giudicare se, come dice il LA Times, il talento di Rob esploderà davvero.

    Twilight Italia


    Come al solito si parte prevenuti nei confronti di Robert...
    Non appena si mormora dell'uscita di un suo film, ecco che si specula sulla sua bravura. Ci siamo abituate a sentirne di tutti i colori, ma vorrei ricordare ai signori dubbiosi che con Remember Me, Robert è stato "revisionato" dalla critica malpensante e che grazie a Tayler è stato in grado di dimostrare a chi diceva recitasse con un polmone solo, che ha tanta forza ed energia dentro da poter abbattere un secondo muro di Berlino. Robert è un'artista completo, un umile come a Hollywood non se ne trovano...e questo dà fastidio a coloro che si sentono potenti dietro una cattedra e sanno che con la loro penna possono affondare o riesumare una stella.
    A parte che Remember Me è un film indie, e questo tendono a dimenticarselo spesso...(comodità?). Era impensabile riuscisse a soverchiare gli incassi della saga oppure ad avvicinarsi...ma è stato anche un film parecchio "rinnegato" da quelle fans che limitatamente si avvicinano ad un film di Robert solo se c'è la Stewart. E'stato un film, bocciato dai più e si è ripreso col passaparola delle gente...che, per fortuna, ha dimostrato di avere un muscolo pensante nel cervello.
    Inoltre, ha superato ampiamente il suo budget iniziale e il dvd ha raggiunto la vetta a pochi giorni dall'uscita, scalzato di pochissimo da un'opera in 3d come Avatar...
    Sono tutti introiti che vanno nelle casse della Summit, ma permettono a Rob di vedere uno spiraglio di luce in quella che è la sua carriera e in quel che sarà il suo futuro. Quanto alla chimica con la Reese, come si fa a giudicare se c'è o non c'è da due minuti di trailer in cui vengono presentati tutti i personaggi? E cosa vuol dire che sembra che sia Marlena a trascinare Jacob? Chi scrive questo, non ha preso in mano il libro...ignorando decisamente che Jacob con Marlena era alla sua prima esperienza sessuale, perchè è sempre stato un ragazzo timido, incapace di seguire l'esempio degli altri studenti che pagavano le donnine per farsele...
    In tutto il libro, la timidezza del personaggio viene garantita dalla soave penna dell'autrice, che riesce a rendere Jacob un uomo "vergine" senza farlo scadere nel ridicolo. A tutti questi critici che analizzano e avanzano ipotesi, consiglio di studiare la lezione prima di intingere la penna nel calamo.



    Edited by Lady Alexandra - 19/12/2010, 20:54
  7. .
    In realtà, doveva essere una short stoy in due parti, ma mi è stata richiesta una terza, ossia il pov di kris sulla stessa scena. Spero di non aver combinato casini.

    Sei riuscito a baciarmi, nonostante abbia fatto l'impossibile per evitare le tue labbra.
    Furbacchione.
    Ma con la tua lingua in bocca, ora pretendo che tu mi dia il resto.
    Sesso per intenderci.
    Quello che sai fare così bene da avermi reso dipendente.
    Essere tua, è diventata una specie di droga. Non potrei vivere senza la consapevolezza di girarmi nel letto e non trovare te che mi guardi, che mi studi, che mi poni al centro dell'universo.
    Mi piace quando minacci a vuoto e fingi di essere arrabbiato perchè se devo dartela, voglio dartela secondo le mie regole. Ti si forma una ruga tra un sopracciglio e l'altro, gli occhi si rabbuiano, la bocca s'imbroncia, e assumi quell'espressione seria che ti fa sembrare sul punto di combinare un macello.
    Mi hai preso i seni nelle mani.
    Li hai stretti fino a farmi vedere le stelle.
    Adoro quando mi tocchi come se volessi risvoltarmi, quando i tuoi pollici guizzano sui capezzoli e li fanno inturgidire sotto la stoffa. Vestita o no, con te, preda delle tue lunghe mani, è come se fossi sempre nuda.
    Anche in giro.
    Hai la capacità di togliermi i vestiti, mentre mangiamo un panino o beviamo birra dalla lattina, come gli accattoni.
    Avrei dovuto capirlo subito, dal giorno in cui hai cominciato a fare musica posando gli occhi su di me.
    Allo stesso modo, mi fai nuda e cruda, cedibile alle tue voglie.
    Ti amo, Rob.
    Ti amo da morire.
    E vorrei non finisse mai questa magia che c'è tra di noi. Vorrei sentirmi anche in futuro, fra trent'anni, la tua principessa, la tua baby, il tuo scricciolo dagli occhi verdi.
    Mi stai guardando fitto.
    Oddio...non guardarmi così.
    E'torbido quello sguardo e l'eccitazione va a mille.
    Mi fai scendere la zip.
    Le tue mani sulla schiena, tra le scapole, lungo la spina dorsale, bastano ad accendermi come una sigaretta.
    Sono la tua sigaretta, Rob.
    Fumami, ti prego.
    Aspirami tutta.
    Fammi diventare la tua nicotina, il tuo piccolo cancro, la tua supernova.
    Mi lascio girare, in modo da avere la tua erezione premuta sul fondoschiena.
    Mi sto bagnando.
    E'come stare sul punto di venire due tre volte di seguito e fermarsi sul più bello, con l'impazienza che aumenta assieme al martellare cardiaco.
    Sento il tuo cuore, amore, e il fiato che esce dalle tue labbra schiuse, sembra creare una spirale leggera contro la luce accesa sul comodino.
    Bello.
    Sei una fitta dentro di me.
    Poi, ho il tempo di vedere la tua bocca che cala sulle mie natiche e tutto comincia a distorcersi.
    Mi mordicchi, mi lecchi. Scosti il filo delle mutandine, fino a scoprire la parte più piccola di me, quella che ti fa impazzire quando ci stai dentro. Mi lecchi intorno e io affondo la faccia nel cuscino perchè mi sta salendo vertiginosamente la temperatura e la tachicardia si sta facendo incontrollabile.
    E'come se fossi un cubetto di ghiaccio e mi sciogliessi.
    Non mi spaventano le conseguenze.
    Desidero dissolvermi, sparire piano piano, mentre la tua lingua gratta dolcemente le minuscole pieghe disseminate all'interno del mio ano e la pelle formicola comunicando al mio cervello una serie di scariche elettriche ad alto voltaggio.
    Fulminami, Rob.
    Solo tu puoi farlo.
    Continua a leccarmi, a farmi tua in questo modo autentico e pericoloso.
    La tua lingua scende, s'incunea fra il tratto di pelle che separa le natiche dalla mia vagina. Arriva a titillarmi lì, come un serpente umido, e le grandi labbra s'ingrossano.
    Oddio...
    Muoio.
    Dopo avermi assaporato, m'infili l'indice dentro.
    Non ce la posso fare a sopravvivere.
    Ho la luce che mi scoppia negli occhi.
    Mi contraggo, ti vengo incontro.
    Il tuo dito si muove lentamente, dentro e fuori e io prego che questa tortura non finisca prima che abbia esalato l'ultimo respiro.
    All'improvviso, ti blocchi.
    Il tuo respiro accelerato, mi ricorda che certe cose non si possono evitare a lungo.
    So cosa stai per fare.
    Ti guardo, mentre ti sbottoni i pantaloni e liberi il tuo membro dai boxer.
    Wow.
    E'così rigido e pieno che potrebbe scoppiarti.
    Da prendere subito in bocca.
    Fai una leggera smorfia.
    Senti dolore, vero?
    Immagino di si. E sai che ti dico? Chi se ne frega se hai dolore? Quell'erezione meravigliosa te l'ho procurata io, con il mio corpo, con i miei occhi, con i miei baci, con le fantasie che ti scateno.
    Il giorno in cui ti guarderò e il tuo sesso non reagirà alla mia presenza, saprò che l'incanto è finito e che le mie forme da ragazzina appena svezzata non sono più in grado di eccitarti.
    Consentimi di approfittare di te, amore.
    Di prendere tutto ciò che riesco ancora a scatenarti.
    Consentimi di essere bellissima davanti a te, nonostante conosca a memoria i miei difetti e i miei limiti.
    Guardati adesso.
    Hai del seme sulla punta del membro.
    Mi domando quanto potrai resistere, ridotto in quello stato.
    Lo raccogli sui polpastrelli e lo spalmi come il burro sull'erezione.
    Dio...ora si che potrei venire tranquillamente.
    Sei così sexy...così depravato nei tuoi piccoli gesti, che ho l'impressione di trovarmi a due passi da una bomba che fa tic tac, in procinto di esplodere.
    Adoro sbirciarti, mentre quelle dita lunghissime scivolano intorno al tuo sesso, come se ti masturbassi davanti a me e mi permettessi di assistere ad un atto d'amore che rivolgi unicamente te stesso, passando attraverso me.
    Toccati ancora. Coraggio. Toccati, amore.
    Se verrai tra i tuoi palmi, non me la prenderò. Perchè avrò un orgasmo di conseguenza e sarà anche quello un orgasmo magico.
    Chiudi la tua erezione nel palmo e cominci a frizionarla dall'alto verso il basso.
    Non posso fare a meno di mordermi le labbra e di tenere gli occhi fissi sul seme che stendi sul tuo membro, perchè stai per entrare dentro di me e non vuoi farmi del male.
    Non me ne faresti comunque.
    Sono bagnata anche lì.
    Potrei scommetterci la testa.
    E ormai, non ce la faccio più. Il mio fisico e i miei organi stanno reagendo impunemente.
    Vieni dentro di me, Robert.
    T'imploro di fare in fretta e mi afferro con le unghie al cuscino.
    Tu sistemi il sesso in mezzo alle natiche.
    Entri appena.
    E già qui, la mia razionalità va a farsi benedire.
    Sei grande. E grosso. E caldo.
    Troppo caldo.
    Mi ritraggo appena, poi mi rilasso sotto le tue mani che tengono fermo il mio bacino e mi spingo verso di te, sui testicoli che sembrano duri come pietre.
    Il tuo sesso mi penetra ed è meraviglioso.
    Resti un attimo fermo, per abituarmi alla sua presenza.
    Non fa male, giuro.
    Il piacere che provo è quasi delirante.
    Cominci a ruotare i fianchi lentamente e la tua erezione compie lo stesso mezzo giro all'interno del mio corpo, facendomi appannare la vista.
    Gemo.
    Voglio che si sentano fuori i miei gemiti. Perchè sto provando un piacere incredibile nel sentire i tuoi movimenti circolari, la punta del membro che scava dentro di me e sembra voler arrivare chissà dove.
    Dio...sei così...così....
    Serro le natiche nel momento in cui ti ho inglobato tutto e un brivido di piacere mi costringe a tuffare la faccia nel cuscino.
    T'imploro di cominciare a spingere, perchè l'attesa è diventata ad un tratto insopportabile.
    E tu spingi.
    Avanti. Indietro. Ancora avanti. Ancora indietro.
    E io ti seguo, chiudendomi e allargandomi per te.
    Robert. Robert. Robert.
    Ancora, Robert.
    Spingi ancora.
    Più veloce.
    Mi sta scoppiando il cuore.
    E il tuo tambura come un martello pneumatico.
    Toccami.
    Toccami, amore.
    Voglio sentire le tue mani magiche anche lì, sul mio clitoride che pizzica e che m'invita a creargli un intervallo di piacere, fra le mie dita, fra le tue dita, fra di noi.
    Allungo una mano verso il basso.
    Devo prendermi e raddoppiare la dose, ma tu mi precedi e sistemi il pollice dove la piccola pietra formicola.
    Lo spremi delicatamente, lo fai ruotare come una pallina sotto il polpastrello.
    Contemporaneamente, l'indice mi entra nella vagina. Si fa strada fra le grandi labbra. Poi, anche il medio penetra e insieme iniziano a lavorare freneticamente nelle pareti nervosamente contratte e gonfie di umore.
    Ancora. Ancora.
    Spingi ancora.
    Le tue mani. Il tuo sesso. Il tuo corpo.
    Tutto ciò che ti appartiene, dallo a me.
    Pure l'anima.
    Se ne avessi il potere, te la succhierei, fino a togliertela dalle ossa.
    Perchè sei mio.
    Perchè sono tua.
    Perchè con la tua anima, spero di conviverci in eterno.
    Ti amo, Rob.
    Ti amo.
    Fammi ancora.
    Con più violenza. Assesta bene i colpi. Non preoccuparti di me.
    Ho le lacrime agli occhi tant'è intenso il piacere che mi dai e avverto il mascara colare a rigagnoli sulle mie guance.
    Dio.
    Amore.
    Sono qui.
    Sto venendo.
    Arriva l'orgasmo ed è un cavallone che sommerge persino la carta da parati, sdoppiando ogni cosa che ci circonda.
    Sento il tuo seme irrorarmi all'interno e il mio umore traboccare fra le tue dita.
    E'un'acquazzone bollente e mi ci bagno volentieri, come per una doccia.
    L'ultimo gemito è quello che ci fa crollare tra le lenzuola e mi ci gioco la vita...l'avranno sentito al piano di sotto. Era un grido strozzato, un rantolo d'animale e non importa se ci siamo trasformati in qualche bestia.
    Mi dannerei, pur di avere la certezza che faremo l'amore così negli anni futuri e che ci lascerà sfatti, con la sensazione di non possedere un corpo nostro.
    Forse abbiamo perso conoscenza durante l'atterraggio.
    Non ho la percezione del mio corpo e fatico a scollare le palpebre.
    Sento solo il nostro fiato che rimbomba nella stanza, il tuo viso tuffato nel mio collo, le tue dita infilate tra le mie gambe, il tuo sesso dentro di me che si sta svuotando gradatamente.

    _____________________________________

    Ti ho detto che ti amo, Rob?
    Si....te l'avrò ripetuto un sacco di volte, da quando ci siamo messi insieme.
    Anche prima. Ti baciavo di nascosto e lo sussurravo tra i denti, sulla tua lingua.
    Ti ho amato sin dal primo giorno. Il mio inglese pasticcione.
    E ci sono dei momenti in cui passerei le ore a riformulare le solite frasi, mentre stiamo così, stretti in un corpo che sembra unico, come quegli angeli sulle cartoline decorate, che volano su una sola ala.
    E sai qual'è la cosa più divertente in tutto questo?
    Che non mi sento...patetica.
    So che ci sei. E mi basta. So che se cadrò e mi sbuccerò le ginocchia, tu sarai vicino a me e passerai sopra la ferita un cortisonico che me la cicatrizzi.
    Non mi fanno paura le frecciate di quelli che vorrebbero venderci al miglior offerente, né le lusinghe ipocrite degli invidiosi che parlano di noi, fingendo ammirazione e sono pronti a pugnalarci alle spalle. Non mi fa paura quest'America con le sue pietre acuminate, con le sue statue immortali e i suoi grattacieli di ferro, simili a squali assassini.
    E non mi fanno paura quelle donne, dai decolletè imbottiti, dalle labbra al silicone che sguazzano intorno a te, sperando di strapparti un occhiolino da intenditore.
    Tu mi rendi sicura. E sana.
    Buffo, vero?
    Prima mi mancava qualcosa e credevo di possedere tutto.
    Dopo, sei arrivato tu...e ho scoperto i miei fossati.
    All'inizio, è stato difficile accettarli, armarsi di zappa e riempirli. Adesso...niente potrebbe rendermi più orgogliosa di averti accanto, pur essendo me stessa in ogni pulsione, in tutto ciò che faccio.
    Non è vero, che in amore devi rinunciare a una parte di ciò che sei.
    La mia è rimasta integra, grazie a te che l'hai accettata.
    Ti amo.
    Con la schiena, mi attacco al tuo torace.
    Ecco, Rob. Il senso di calore che mi dai...voglio che duri per sempre.
    Voglio chiudere gli occhi, ogni santo giorno della mia vita, e percepire il tuo battito cardiaco tra le scapole. Voglio darti un figlio. Essere madre attraverso te e allattare il nostro bambino, con la percezione di aver fatto la cosa più giusta e più naturale del mondo.
    Non me ne accorgo, e le lacrime iniziano a scendere piano.
    Dormi, amore. Continua a dormire.
    Nulla fa male.
    Sono solamente....felice.

    (Fine)



    Edited by Lady Alexandra - 18/12/2010, 16:18
  8. .
    CITAZIONE (RobSweetRob @ 15/12/2010, 09:47) 
    Mamma mia Elisa,dove l' hai beccata sta foto?
    E' bellissima!!!!
    Dio,che tenero,da mangiare a morsi!!
    Rob ha sempre detto di non amare molto i bambini.Vuoi vedere che a furia di girare questo film e a stare in contatto con dei bambini,cambia idea e ci fà un pensierino?.......Ahahah :D

    Ma dopo aver testato la parte del fratello maggiore in Rm, Rob ha sempre dichiarato di voler essere un papà giovane...
    Ed è bello vedere quella creatura così piccola, stare fra le sue mani grandi...
  9. .
    Finalmente.-....
  10. .
    Copacabana Palace, Avenida Atlantica, 1702. Robert's Pov

    Potrei impazzire se solo non avessi già perso la ragione.
    Perchè, con te, sono sempre sull'orlo di qualcosa.
    Ed è piacevole la vertigine che mi coglie
    se all'improvviso comprendo di avere un piede già fuori
    e che sono in procinto di cadere.
    A volte, mi fermo a guardarti mentre dormi.
    O ti vesti dopo la doccia.
    O ti spalmi la crema sulla spiaggia.
    O sei affacciata alla finestra, con la luna di fronte
    in un silenzio che diventa stranamente anche mio.
    E'così che funziona.
    Prima si è vuoti.
    Poi, arriva qualcunoche ci riempie da dentro
    e ricominci a vivere partendo da zero.
    Tu, mi hai riempito, disotterrando e curando le mie ferite,
    coprendo le mie infinite buche.
    Ora so, perchè sei venuta. Perchè sei stata creata.
    Perchè non ho potuto impedire che ti avvicinassi.
    E finché ci sarai, attaccata come una calamita a me
    so che di questo amore ne avrò abbastanza
    quando Dio stesso mi dirà che ormai, da te, non ho altro da imparare.

    ( Tratto dalla raccolta "Hollywood Stars " di Lady Alexandra)



    Non appena chiudo la porta a chiave, ti butti sul lettone, lasciando che i capelli arruffati dall'umidità salina creino una splendida cornice intorno al tuo viso.
    Sei bella anche dopo tutte queste ore di riprese, con la stanchezza che ti si legge negli occhi, le guance pallide e il vestitino color cipria che hai deciso di tenerti in ricordo, con leggero disappunto della costumista.
    Non hai voglia di lavarti la faccia. Non hai voglia di docciarti. Non hai voglia di toccare cibo.
    Neppure io ho fame. E non intendo passarmi la spugna da solo.
    E'già tanto che mi sia lasciato struccare, perchè non sopportavo il cerone sulla faccia e quel rossetto che a furia di baciarci era quasi diventato una leggera pellicola di sudore sulle mie labbra.
    Abbiamo declinato l'invito a cena sul Pink Feet Yatch, ma Bill capirà. E dovranno capire gli altri. Anche i giornalisti intrufolati alla chetichella che ci avrebbero fatto andare di traverso la serata bombardandoci di domande.
    Che se la prendano a male.
    Il dolore è un altro.
    Sei tu, il mio dolore.
    Divarichi le gambe davanti a me e ti liberi in un battibaleno delle kids colorate usando prima un piede e poi l'altro, come fanno i bimbi nel passeggino, quando hanno avvertono il desiderio della nudità e dell'aria fresca sotto ai talloni.
    Baby, baby, baby.
    Non ho fatto che guardarti per l'intera nottata.
    Mi spiace per Bill. Lo so che non è molto professionale dirigere altrove gli occhi mentre un regista cerca di darti delle direttive, ma era più forte di me.
    Sentivo che c'eri, che respiravi...e istintivamente mi voltavo.
    Ti avrò mangiata chissà quante volte, partendo dalla curva del naso per poi finire su quella delle labbra.
    Cristo! Alla fine di questo film ci arriverò col ghiaccio e mi costerà uno sforzo immane cercare di tenere a bada le inflessioni automatiche de mio corpo, delle mie mani, questo sesso che si gonfia non appena mi sfiori o ti strusci contro un fianco.
    Ci sono momenti in cui sembri non accorgertene che stai emanando desiderio direttamente dalla pelle.
    Ma io si. Me ne accorgo sempre.
    Sono diventato bravo a scoperchiare i piatti, baby.
    E tu lo sai cosa mi sta passando nella testa, ora.
    Vero, che lo sai?
    Stai ridacchiando.
    Mi arrampico con mani e scarpe sul materasso e mi allungo su di te, che con quel visetto stai avvolgendo la pellicola di un film a luci rosse. - E'solo una vaga impressione o stanotte vuoi fare i capricci?
    Con un dito, seguo i contorni della tua bocca.
    La schiudi appena e l'umidore del respiro comunica un brivido al mio polpastrello.
    - Mi rispondo da solo. Vuoi fare i capricci....
    Sorridi maliziosamente. - Hai cercato di palparmi ogni volta che potevi, tesoro. Ho dovuto persino picchiarti sulle mani. Quello che fa i capricci non sono io...
    - Ah no? - Il mio punto di domanda suona così basso che per un attimo mi sembra di vedere il tuo cuore salirti in gola. - Te la dò buona. Ma solo perchè sono perfettamente cosciente dei miei limiti. Non credere però...che non mi siano passate inosservate le tue innocenti strusciate....
    Allampani gli occhi. Verdi, verdissimi. Cristo, sei così desiderabile che vorrei prenderti subito, senza giocare. - Come? Io mi strusciavo? Ioooo?
    - E'inutile che fai la svampita. - rimbecco a mia volta. - Dovevi vedere la faccia della costumista, quando ho restituito uno straccio col buco sotto l'ascella, al posto della camicia di Armani nuova di zecca. L'hai torta e ritorta a dovere...nelle tue belle manine...con la scusa che i trampoli ti facevano cadere....
    - Umpf! E dire che era così sexy...quella camicia...- Fingi dispiacere. Ti riesce a meraviglia la simulazione. Peccato che quegli occhi immensi esprimano altro. - La prossima volta, mi aggrapperò al primo pensile che trovo...e vedrai le stelle, tesoro...
    - Provaci. E saranno guai...
    - Ah. Ah. Ciò che è tuo è mio...e ciò che mio è tuo. Quindi, per par condicio, anche quel bel pensile che ti porti dietro mi appartiene. Posso giostrarmela come voglio....
    - Uhm...tutta quella samba ti ha dato alla testa, baby. Mi stai letteralmente servendo le battute più volgari su un piatto d'argento...
    - Oh, ma tu te ne starai buono, vero? Buono e zitto.
    - Ce le ho in fila sulla lingua. Roba da tapparti le orecchie. Perciò ti conviene non tirare troppo la corda...o qui finisce male...- Struscio la punta dell'indice avanti e indietro tra le tue labbra.
    - Pensi che mi scandalizzi per qualche parolaccia? La tua voce è sexy anche quando mi mandi a fanculo...
    - E'un modo per dirmi che sono poco convincente?
    - Exactly.
    - Stai risvegliando il mostro che è in me, ti avverto. Potrei scatenare un macello da un momento all'altro. Poi, vedremo chi fra noi due è il vero professionista....
    - Nessuno ha dubbi, a proposito. La sottoscritta.
    - Che tu sia un genio della simulazione, è appurato...- Ormai ti sto guardando fisso, sfoderando il sorrisetto sghembo che tanto di fa eccitare.
    - Stronzo. Mi stai dando della mistificatrice?
    - Quando dici che sono stronzo, allora ho centrato il bersaglio...
    - Uhm...ma non vale!!!!- protesti, arricciando le labbra come fanno i bimbi che non vogliono il cucchiaio di pappa. - Sei diventato troppo sicuro di te, Rob. Ti ho lasciato più potere del necessario... - ammetti alla fine.
    - Ma ti piaccio da morire...
    - No. Mi piaci e basta.
    - Da m-o-r-i-r-e...ripetilo.
    - Te lo scordi.
    - Non è importante che lo ammetti adesso. Te lo estorcerò, quando lo faremo, stanne certa....
    - Ma non eri stanco? - Cerchi di deviare.
    - No. Ho ancora la caffeina in circolo...ed anche tu...
    Apri la bocca e introduco l'indice all'interno, tra le pareti seriche del tuo palato.
    Succhiami, Kris. Come al solito.
    Succhiami fino a riempirmi di brividi la spina dorsale.
    Succhiami, tenendo le pupille incollare sulla mia faccia.
    Te lo chiedo senza parlare e ubbidisci.
    E'più forte di te.
    E'stato il nostro primo giochetto sensuale, con la birra nelle vene e la sigaretta che passava di bocca in bocca.
    Baby. Che casino è diventata la mia vita, da quel giorno.
    E anche ora, che ti osservo mentre chiudi a riccio le labbra e inizi a grattare il mio dito fra i denti e la lingua, ho la baraonda nel cervello.
    Su e giù. Dentro e fuori.
    Succhiami.
    Fai rumore, come se stessi poppando dolcemente.
    Fammi sentire l'erezione che s'impenna, gonfiandomi i testicoli con l'acqua bollente.
    Ho le vampate di sotto. La peluria del pube che pizzica come se ci camminassero dei piccoli vermi.
    Ci siamo toccati troppo, stasera, e non mi capacito di aver resistito all'impulso di prenderti contro un muro e infilarti una mano tra le cosce.
    Eri così deliziosa.
    Così appetitosa.
    E adesso è ancora peggio.
    Il mio dito che entra ed esce, i tuoi piccoli denti che mordicchiano il polpastrello, la tua lingua che lecca, mi fanno immaginare di avere già i pantaloni abbassati e il mio membro infilato tutto nella tua bocca, circondato da un bozzolo di saliva e di seme che poi mi farai assaggiare, se ti ricorderai di baciarmi.
    Mi piace il potere che eserciti su di me. Mi piace assaggiarmi quando c'è commistione tra i nostri sapori.
    Tu, così delicata e dolce. Io, così denso e appena salato.
    Entrambi diventiamo prede e cacciatori nello stesso momento.
    Tu dai a me ciò che voglio.
    Io do a te ciò che vuoi.
    Ai ritmi che sono nostri e che neppure un copione può clonare.
    All'improvviso, smetti di succhiare e con gli occhi che ammiccano, m'induci a portare l'indice imperlato di saliva alla mia bocca. Mi succhio davanti a te, in un gesto che è diventato naturale fra noi, e la tensione si trasforma in una cappa di calore talmente visibile che si potrebbe affettare con un coltello.
    Giriamo il nostro film porno, baby.
    Adesso.
    Che si un misto di eros e parossismo. Che sia una mescolanza di odori e di sapori.
    Che sia...l'inferno assemblato al Paradiso.
    Ci sappiamo fare col genere.
    Mi afferri la maglietta dal torace e ti issi con i reni contro di me, fino ad attaccare i miei capezzoli ai tuoi. Avvicini la bocca alle nocche della mia mano, con malizia. Passi la lingua su ognuna, disegnando umidi cerchi intorno alla carne che scotta. Poi, la lingua si tende lungo la falange, finché smetto di succhiarmi e ti rinfilo il dito bagnato tra le labbra.
    Ripetiamo l'operazione due volte, alterandoci sullo stesso indice, senza mai levarci gli occhi di dosso, fissandoci le bocche reciprocamente, come cannibali in attesa che il pranzo ruoti nel ferro e insaporisca l'atmosfera.
    Ho l'acquolina, baby.
    E tu?
    Tum tum tum.
    Il cuore sta accelerando i battiti.
    Tum tum tum.
    Non ha mai cambiato suoni in questi anni.
    Tum tum tum.
    Sempre più veloce, sempre più incostante.
    Si suda qua dentro e le pareti sembrano aver stretto arbitrariamente gli spazi. Mi sento un orco, ingabbiato in una cuccia di cane. Ma va bene uguale.
    Con il lume che arabesca una bizzarra opalescenza sulle lenzuola e lo sciabordio che giunge dal molo vicino, ogni cosa è acuita.
    Fra pochi minuti, i brasiliani si alzeranno e faranno colazione mentre per noi il tempo si sarà fermato.
    E'l'attimo che preferisco, per fare l'amore.
    Quando il sole è una sottile striscia all'orizzonte e la notte si afferra ai contorni per rimanere in sella al cielo nonostante sappia che il suo cartellino è già scaduto e che deve smammare. E' come se si creasse una sorta di magia e sui tetti scendesse una bruma che non appartiene a questo mondo umano, e che avvolge tutto e tutti in bolle di sapone tanto delicate al tatto da poterle rompere con uno sguardo.
    - Apri la bocca, Kris. Voglio baciarti.- ti ordino. Ma la mia voce è sulla gogna.
    Tu mi fa la linguaccia. - Prima sganciami la cerniera...
    - Dopo.
    - No. Adesso.
    - Hai deciso di fare i capricci?
    Annuisci con la testa.
    - Allora ti meriti una bella sculacciata da papà...- Con un movimento veloce, ti spingo all'indietro, sul materasso e contro la tua volontà inizio a solleticarti sotto l'ascella, dove so che la tua carne è più ricettiva.
    La tua risata esplode e ne approfitto per far sgattaiolare la lingua in gola.
    Sei in trappola, baby. Non si scherza col fuoco.
    Il tuo respiro ti si strozza per la sorpresa, ma poi sento che cedi e ti ammorbidisci.
    Vengo sopra di te, con metà del mio corpo.
    Incuneo un ginocchio tra le tue cosce.
    Ti blocco sul materasso, schiacciando il torace sui tuoi piccoli seni.
    Con una mano dietro la nuca, ti arpioni ai miei capelli, con l'altra scendi fino alla natica e me la stringi.
    Cristo, baby. Mi fai ammattire quando mi palpi così, come se volessi sfondare con le unghie la stoffa dei miei pantaloni.
    Stringi di più.
    Di più.
    Voglio venire in un orgasmo violento.
    Nello stato in cui mi trovo, non sentirò altro dolore tranne quello del sangue che bombarda nella cappella e ingrossa le mie terminazioni nervose intorno all'erezione.
    - Rob....Rob...ti voglio....- Me lo dici baciandomi con una passione tale che, tra una parola e l'altra, mi prendi a morsi la punta della lingua.
    - Ti voglio anch'io...- ti rispondo rocamente, col respiro affrettato.
    L'eccitazione tambura in maniera anormale dentro i pantaloni e rischio di bagnarmi se non mi dò una calmata.
    Resto seduto sul tuo bacino e ti sollevo il vestito.
    Nel frattempo, premo la mia erezione proprio dove il tuo clitoride batte e s'intravede il gonfiore attraverso la stoffa leggera della coulotte.
    Tu inarchi la schiena.
    Piombo con tutte e dieci le dita sui tuoi seni.
    Li chiudo a coppa nei palmi.
    Li massaggio, come se li stessi impastando per me.
    Stringo e poi rilasso le dita.
    Torno a stringere, finché i tuoi capezzoli si sollevano contro il reggiseno e diventano tondi e gonfi, tutti da mordere.
    - Questa non è una punizione! - protesti, guardandomi con un paio di occhi verdissimi. Hai il respiro ansante. - E'una tortura! Rob....Rob!
    - Si, chiamami, amore....chiamami!- Continuo a stringere, a prenderli nelle mani, a massaggiarli in circolo, e mentre afferrò le rotondità nei palmi, chiudo il pollice e l'indice sulle punte erette e strizzo.
    - Oh Dio, Rob...smettila....ti prego.....
    - Il tuo è più un continua Rob...ti prego....- scimmiotto io, divertito dalla maniera con cui tutto il tuo corpo si sta contocendo sotto di me.
    Ti si stanno inumidendo le mutandine, baby. E' la reazione che aspettavo.
    Le tue mani coprono le mie, mi aiutano a stringere.
    Mi piace toccarti, mentre anche tu ti tocchi.
    E'terribilmente frustrante e terribilmente trasgressivo.
    Ha il sapore dell'indecenza, di quelle cose che non si dovrebbero fare ma che la legge vuole che si facciano.
    Mi stringi fra le tue cosce, allacciandoti dietro di me.
    Col pube, ti attacchi al mio membro e io inizio a sfregarmi contro la stoffa leggera,mentre continuo a stringerti i seni e inghiotto a vuoto l'emozione di vederli diventare tondi e duri sotto la spinta del ferretto.
    Non posso più aspettare.
    Voglio morire questa notte.
    E voglio morire di una morta lenta, voglio vedere le supernove cozzare fra loro e fartele vedere a mia volta.
    Mi allungo su te, strofinandomi lentamente contro il tuo bacino per appiccare piccoli fuochi tra le stoffe dei nostri abiti e allungare i tempi di questo desiderio che ormai rischia di appannarmi la vista e farmi perdere il controllo di me stesso.
    Ci baciamo ancora.
    Ci lecchiamo ancora.
    A volte lo facciamo freneticamente, come se fossimo impazziti.
    Con le mani, scivolo dietro la tua schiena, sgancio il primo bottoncino che trovo all'altezza della nuca e faccio scivolare giù la zip, procurandoti un gemito di soddisfazione e di liberazione. Mentre sotto sei quasi bagnata, la tua spina dorsale è una corda sottile, che vibra sotto le dita come se ci avessero appiccato le fiamme. Sono certo che se sfiorassi le tue costole, il tuo ventre, il tuo ombellico e i tuoi bellissimi capezzoli, la sensazione non cambierebbe.
    Ti guardo.
    Sono a fondo nei tuoi occhi.
    Mi sto congestionando per te, lo vedi?
    Si. Lo vedi.
    Credo di aver cambiato colore. Persino la faccia, perchè sento i muscoli tesi assurdamente sotto la pelle e il respiro che fatica ad uscire.
    Difficile pensare quando e come siamo giunti a questo punto.
    Ci arriviamo sempre, e non ce lo sappiamo spiegare mai.
    Quando lo capiremo e lo intercetteremo, probabilmente anche un pò di questa magia si sarà incrinata.
    Allora, spero di non arrivarci.
    Voglio rimanere così, a godermi la mia beata ignoranza, i miei spazi vuoti, quest'impressione di collasso imminente, questa strana febbre che ti spinge a strapparti i vestiti di dosso e a buttarti come un salame nel fuoco.
    Ti faccio girare sotto di me, a carponi sul materasso.
    Non fai una piega.
    E'quello che vuoi.
    Lo avverto dalla cedevolezza del tuo corpo, dal modo in cui i glutei si tendono verso di me. Così belli e così rotondi che se non ci pianto i denti, muoio uguale.
    Scivolo su ognuno con la bocca.
    Seguo la curva facendoci saettare sopra la lingua.
    Tu gemi e con le dita ti afferri all'estremità del cuscino.
    Non hai cominciato a gridare, ma lo farai presto.
    Te lo giuro.
    Affondo i canini sulla natica destra, mordicchio la carne tenera e intanto scosto con l'indice il sottile filo della coulotte che nasconde la tua intimità. La tiro verso di me, mentre ti assaggio a piccole boccate, e lo sfregamento del pizzo tra l'ano e la vulva ti costringe a tuffare la faccia nel cuscino.
    Mi chiami.
    Hai la voce irriconoscibile.
    Baby, baby, baby.
    Quando fai così....mi sento un animale.
    E ti amo come un animale.
    Sposto le labbra, in mezzo all'insenatura che divide le natiche e comincio a leccarti lì, dove la piccola apertura dello sfintere si arriccia e l'odore del sesso si fa più pungente. Esploro la zona erogena del tuo corpo e poi, con la lingua, scivolo lungo il breve perimetro di pelle liscia che separa l'ano dalla vagina, insalivandola.
    Mmm....buona.
    Troppo buona.
    Emetti un gemito roco, che spero non si sia udito altrove, perchè è quello di una donna ormai al limite, che vuole chiedere l'impossibile al proprio uomo e che non ce la fa a mettere le parole in fila.
    La situazione precipita, quando inserisco la punta dell'indice bagnato nell'ano e la faccio calare a fondo.
    Serri entrambe le natiche per istinto.
    Vuoi intrappolarmi, abituarti alla mia presenza.
    Ma non è la prima volta che lo facciamo.
    E mi fa impazzire che tu reagisca come reagisci tutte le volte, quasi fossimo allo sbando, in attesa di scoprire dove andremo a finire quando avremo finito.
    E questo è l'inizio.
    Sto sfidando me stesso, per resistere.
    Faccio scivolare il dito dentro e fuori, come se fosse ancora dentro la tua bocca e ogni volta che ne esce ho l'impressione che si trascini dietro una ragnatela di fiamme.
    - Rob....Rob....non ce la faccio più...ti voglio dentro....subito....! Per favore...mi stai facendo morire...
    Mi vuoi dentro. Ti sto facendo morire.
    L'hai detto finalmente, ma non so se sono io ad essere uscito vicente da questa battaglia oppure se mi hai trasformato nella tua preda.
    Baby. Kris. La mia micetta. La mia piccola.
    Le tue contrazioni muscolari attorno al mio dito, hanno fatto arrivare la mia erezione ad un punto di sutura.
    M'inginocchio sul letto, sbottono i pantaloni e prendo il mio sesso alla base, tirandolo fuori dall'elastico dei boxer.
    Wow.
    E'come se ricominciassi a respirare regolarmene e mi fossi appena liberato di una prigionia che poteva sul serio costarmi cara.
    Faccio scorrere l'altra mano sull'intera lunghezza del muscolo, e scopro che ogni nervo è saturo di scosse elettriche e che sulla punta arrossata sono evidenti piccole tracce del mio sperma.
    Me ne bagno i polpastrelli e le uso per lubrificarmi, dall'alto verso il basso, in una lieve masturbazione che dovrebbe servirmi a non farti troppo male nell'attimo in cui deciderò di entrare in te. Noto che mi stai sbirciando, maliziosamente, con le labbra morse a sangue e lo sguardo devastato dall'eccitazione, mentre il mio muscolo diventa duro e liscio sotto ai tuoi occhi verdissimi.
    Bum Bum Bum.
    Il battito cardiaco ha cambiato frequenza.
    Ora, questa stanza ha preso le sembianze di una cassa acustica e noi ci siamo dentro, tra i fili, le congiunzioni, gli alti e i bassi del surround.
    Con la mano ancora attaccata alla base, avvicino l'erezione e vi faccio penetrare la punta.
    Ti contrai dinnanzi all'intrusione e un secondo dopo, le pareti calde si rilassano incitandomi ad osare maggiormente.
    Mi sento grande e grosso, per una fessura tanto piccola. Eppure, ti lasci andare ad un mugolio di piacere così dolce che non capisco se sarò in grado di portare a termine il rapporto senza venire sul più bello.
    Ti afferrò per i glutei, avanzo per metà tragitto, mi fermo di nuovo e ti dò il tempo di abituarti al mio peso ingombrante, compiendo dei movimenti lenti e circolari dentro di te.
    Gemo, e a furia di far ruotare piano il mio membro e ridurre al minimo il dolore, mi sta girando la testa.
    - Kris...Kris...
    Prendimi.
    Accettami.
    Non chiedermi di aspettare, piccola mia.
    Con un colpo di reni, spingi il fondoschiena contro i miei testicoli gonfi e mi fai capire che nemmeno tu puoi aspettare, che sarebbe assurdo e malato cercare di tenere a bada i sensi quando tutte le terminazioni, tutti i muscoli e le ossa stanno convergendo verso l'amplesso totalizzante.
    Resto quasi imbambolato a fissare il mio membro che sparisce fra le pareti umide dell'ano e lo sfintere che lo fagocita come se all'interno ci fossero delle bocche affamate, pronte a succhiarlo in ogni sua minima parte.
    Fammi entrare ancora più dentro.
    Voglio diventare parte integrante di te.
    Mangiami un altro pò.
    L'adrenalina aumenta vertiginosamente.
    Devo cercare di stare buono, nonostante il mio corpo mi stia comunicando di concludere in fretta, con delle bombardate veloci e abusive.
    No. E'ancora troppo presto.
    Ti farei provare dolore, invece ciò che desidero è condurti al piacere.
    Mi rilasso e mi allungo in te, centimetro dopo centimetro, senza strofinarmi, finché irrompo del tutto, raggiungendo con la cappella il centro erotico che comunica direttamente alla tua vagina il senso di assoluta completezza con la mia virilità.
    Non m'importa se ci rimetterò le penne e se non ho studiato abbastanza le tecniche del tantra che permettono di sopravvivere a un rapporto anale, prolungandolo per tre quarti d'ora di fila.
    Il mio compito è tenerti sulla corda il più a lungo possibile.
    Vado avanti.
    Indietro.
    Ancora avanti.
    Ancora indietro.
    Comincio a carburare con il ritmo, e il frizionamento, con le mura decontratte della tua intimità, fa incalzare il respiro.
    Incredibile, baby. Questa comunione che c'è tra di noi, farebbe impallidire chiunque ed è un peccato che gli arredatori non abbiano incollato uno specchio di fianco al letto, che rifletta il sudore che trasuda dalla nostra pelle e ci dia l'agio di sbirciarci durante l'accoppiamento.
    E'tutta nostra, la perfezione. Nessuno sgarra o compie gesti bruschi.
    Se mi ritraggo, i tuoi glutei si chiudono ermeticamente attorno al mio membro e spingono dritti contro il mio pube.
    Se affondo, tu allenti la morsa e poi torni a inghiottirmi.
    Ancora dentro.
    Ancora fuori.
    Poi, di nuovo dentro. E scivolo che è un piacere, perchè sono bagnato fino alla punta.
    Cristo.
    Mi sto rompendo come un giocattolo cinese.
    I bulloni si sganciano. Le ruote schizzano lontano. Il volante è dall'altra parte della carreggiata. Il soffitto sopra di me, è un'accozzaglia di fregi storici che ruotano, in barba a chi è a un passo dall'orgasmo.
    - Rob...oddio...Rob....- Te lo sento gridare il mio nome, assieme a qualche esclamazione che mi invita ad aumentare il numero degli affondi e a velocizzarli come il mio fisico mi chiede insistentemente di fare.
    Ti afferro per il busto e ti faccio sollevare meglio contro di me, in modo che con le ginocchia piantate sul materasso e le mani artigliate al cuscino, nessuno dei due corra il rischio di sbilanciarsi non appena il terremoto raggiungerà il picco e ci costringerà ad abbandonarci all'istinto.
    Vuoi che ti tocchi, eh? Vuoi sentire le mie dita, piccola?
    Si, che le vuoi sentire. Ed io ho una voglia matta di mettertele dentro, di conquistarti per intero e spedirti all'altro mondo, con uno di quegli orgasmi che rasentano la bestialità dell'essere.
    Le faccio entrare nella vagina, alternando l'indice al medio, per poi usarle contemporaneamente e rendere la masturbazione simultanea alle flessioni del membro.
    Strozzi il mio nome, in gola e getti la testa bruna all'indietro.
    Non ti ricordo bagnata così.
    Nella tua vagina, c'è come un piccolo pozzo di umore in fermento.
    Ed è tutto mio.
    Stai per andare a sbattere, baby.
    Te l'avevo promesso.
    E io ti seguirò a ruota. Dritti contro un muro. Come al solito.
    Spingo più forte, vado più veloce, finché non mi accorgo che affondo e mi ritraggo senza pause, come se avessi d'improvviso dimenticato di respirare, di avere un cuore in tachicardia, di essere una persona.
    Amore, sono qui.
    Comincio a venire, in una pioggia schiumosa, tra un colpo e l'altro.
    Ti sto riempiendo del mio seme, e per ora non sono in grado di capire se smetterò.
    E nemmeno tu, sai con precisione quando smetterai di venire tra le mie dita.
    Il liquido pastoso, ti sta scivolando in rigagnoli bianchi lungo le cosce.
    Mi basta immaginarlo, e vado su di giri.
    La sensazione di avere nei palmi il tuo umore, mi fa sentire un predestinato.
    E'caldo. Bagnato. Denso.
    Se potessi attaccarmi con la bocca laggiù, ti berrei finché non ti sarai esaurita tutta quanta. Ma adesso, la mia testa è concentrata nelle spinte e nelle ritrazioni, sul mio organo genitale che viene risucchiato dal tuo stretto canale.
    Kris.
    La mia Kris.
    Sei una meraviglia.
    La donna che ho sempre voluto, nei miei sogni erotici.
    Voglio sposarti.
    Voglio continuare a farti mia.
    Voglio poter arrivare al termine dei miei giorni, con i tuoi gemiti di piacere nelle orecchie.
    Ti amo.
    E anche adesso mi sento così animale che quasi me ne vergogno.
    Arriva un'ondata forte.
    Passa dalla pancia e imbottisce il mio membro fino alla punta.
    Tremo con violenza, in un orgasmo che riempie il nostro spazio di puntini bianchi e neri, e mi accascio sopra di te, gridando, mentre vai giù, assieme al mio peso, con un lamento che sa di sudore e di piacere ormai svuotato.
    C'è uno sconquasso nervoso lungo la tua spina dorsale.
    Poi, ogni cosa che prima girava confusamente, si assesta, permettendoci di trovare un nostro equlibrio e di atterrare, planando all'unisono su un mucchio di lenzuola scartoffiate.
    Tum tum tum.
    Tum tum tum tum...
    Mi addormento così, rimanendo al caldo dentro di te, con il viso nascosto nel tuo collo, le caviglie intrecciate e le dita infilate tra le tue gambe.



    Edited by Lady Alexandra - 18/12/2010, 16:10
  11. .
    Buongiorno a tutte! Ho trascorso una nottata stupenda....per fortuna...mi sono alzata alle nove, dopo tanto tempo...i miei capi mi hanno detto di non andare a lavorare, dopo che ieri ho rischiato mi venisse addosso lo stipite di vetro della vetrina.
    E' mancato un pelo così....e ho ancora i capelli come quelli di Rob, nella foto.:ph34r:
    Non si chi l'abbia pubblicata, alcuni parlano di violazione della privacy, ma se chi l'ha scattata è un membro della famiglia, come sorelle o amici intimi...forse è uscita perchè doveva uscire...tanto, ormai, si stanno scoprendo tutti gli altarini, tra video, foto etc etc...
    E'un pezzo d'amore. E'una prova consistente che lei era lì, con Richard e Clare e con lui...senza nessuno in mezzo...in una stanza ricca di cose: pianoforte, foto, lampade, alberello....
    A me mancano le foto scattate in famiglia. A casa non abbiamo quest'abitudine. L'abbiamo persa dopo che io e mio fratello siamo diventati grandi...ed è un peccato...perchè poi gli anni passano, hai voglia di ricordare e scopri che i contorni della memoria sono stati mangiucchiai dal tempo.
    Scusate l'OT.
  12. .
    Il commento di Eclipse l'ho anteposta alla visione del film! Troppo divertente! Per il fisico dei lupi, non credo che Rob abbia di che ingelosirsi...visto che alcuni hanno le panze appese...e questo non l'ho notato soltanto io.
    Poi, preferisco il suo. Almeno è tutto nature...senza anabolizzanti che sgonfiano e rigonfiano le persone come palloncini.
    Per quanto riguarda il discorso che una ragazza fidanzata non dovrebbe uscire con uomini seminudi, quoto. La meyer ha descritto Bella come una che, con la scusa delle pari opportunità, molla uno e se ne va con l'altro, per poi ritornare dal primo. Natura umana o no, è una cosa che non concepisco. Peraltro molte donne che sanno di piacere al proprio amico, fingono di non vedere per lasciarsi spupazzare tranquillamente e gridare allo scandalo se poi l'amico ci prova...
    Bella è un pò così.
    E credo che se tanya si fosse fatta viva in Eclipse, avrebbe assaporato meglio la gelosia.
  13. .
    In effetti neanch'io capisco perchè si debbano girare delle scene a saltelli. Non è come seguire il qiadro della situazione...nel personaggio ti cali e passare dal nubilato all'avere una figlia grande...o passare dal lato umano a quello bestiale...insomma...a livello psicologico non sarà una cosa facile.
  14. .
    Ohhhhh! Finalmente mi grdrò un Jacob come si deve! Confido molto in ciò che ha fatto e dato Rob in questo film. Consiglio la lettura del libro, prima di tutto...e l'ansia da trailer intanto sale....
    Almeno, non rimarremo in astinenza del tutto fino a novembre prossimo....
    E poi WFE lo voglio vedere prima di Bel Amì...non saprei come spiegarlo....forse perchè so che Rob per primo ha dato fondo a tutte le sue energie, ha imparato a correre, ha fatto cose che non credeva di poter fare....
  15. .
    Ha ragione. Il suo è un mondo multisfacettato...che quando pensi di averlo conosciuto un pò di più rispetto a ieri...scopri all'improvviso che ha tanti altri lati appetitosi. Penso che neanche Rob sappia di quanto ben di Dio sia dotato...e non mi riferisco al suo aspetto.
1096 replies since 1/5/2007
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