Prime recensioni italiane per "Come l'Acqua per gli Elefanti"

29 -04 - 2011

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  1. crazysimy
     
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    Prime recensioni italiane per Come l'Acqua per gli Elefanti., la proiezione stampa è stata fatta ieri pomeriggio a Roma e lunedì ce ne sarà una seconda a Milano, alla quale parteciperà anche la nostra Chiara (Chamelie).


    Le prime apparse sul web non sono del tutto positive soprattutto quella pubblicata dal celebre sito di cinema Bad Taste



    Dopo il buon Remember me ancora una prova superata a pieni voti per Robert Pattinson che continua il suo percorso post-Edward, anche se in sala deve ancora approdare il quarto ed ultimo capitolo della saga di Twilight, stavolta però il giovane di belle speranze è piuttosto fortunato perchè a supportarlo in scena trova non uno, ma ben due artisti da premio Oscar, la graziosa Reese Witherspoon e il veterano Christoph Waltz che rispolvera un pò del lato oscuro messo in mostra per caratterizzare il suo colonnello Landa, anche se dopo il gangster di The Green Hornet toccherà al Cardinale Richelieu de I tre moschettieri in 3D con il rischio per lui e per noi di un overdose da villain.


    Come l’acqua per gli elefanti risulta oltremodo godibile e funziona nonostante l’achimia tra la Witherspoon e Pattinson non raggiunga mai l’optimum, la riuscita è merito del regista Francis Lawrence che per nostra fortuna non è avvezzo al genere romance, questo è il suo terzo lungometraggio dopo i fanta-horror Constantine e Io sono leggenda, così la love-story all’insegna del proibito viene tratteggiata a grandi linee rimanendo sullo sfondo lasciando invece che a spiccare sia la suggestiva ambientanzione circense indurita dal periodo della Grande depressione e regalando prima dei titoli di coda un finale gradevolmente movimentato.


    Come l’acqua per gli elefanti grazie all’azzeccata scelta del regista riuscirà ad intrattenere anche chi non ama troppo il filone romantico e questo senza dubbio è un ulteriore punto a favore della pellicola perchè amplia e di molto il target di spettatori oltre i lettori del romanzo da cui è tratto il film e le consuete irriducibili pattinsoniane.



    http://www.ilcinemaniaco.com



    Per prima cosa, vanno fatti i complimenti ai responsabili marketing della Fox americana, visto che sono riusciti ad ottenere un esordio notevole con una storia che non convince sotto nessun aspetto. La magia del circo promessa, che dovrebbe rendere la pellicola una fiaba dolceamara? Non c'è, sotto nessun punto di vista, considerando che 30 secondi a caso del peggior spettacolo del Cirque du Soleil sono più efficaci di tutto questo film. D'altra parte, anche tutto il lato negativo e più brutto del circo non traspare mai troppo (se non nel sadismo eccessivo di un personaggio), come se si preferissero immagini patinate al "sangue e sudore" che dovrebbero essere alla base di questo spettacolo. Nessuna scintilla (neanche tra i due piccioncini, la cui sintonia è pressoché inesistente) e nessuna vera emozione. Sembra quasi che i realizzatori si siano detti: abbiamo un romanzo che è piaciuto molto, basta portarlo sullo schermo e abbiamo ottenuto il nostro obiettivo. Peccato che il cinema non funzioni così: non bastano certo dei paesaggi notturni pseudopoetici (e discretamente falsi) per conquistare il cuore dello spettatore.

    Di sicuro, viene da chiedersi perché a dirigere Come l'acqua per gli elefanti ci sia Francis Lawrence. Non voglio dire che sia un incapace (Constantine mi era anche piaciucchiato), ma proprio non ce lo vedo come un regista che passa dai comic book ai melodrammoni sentimentali ambientati negli anni trenta. E infatti, tutto quello che riesce a produrre è un Titanic dei poveri, anche perché non ha non c'è nessun coraggio di andare fino in fondo nelle passioni (si fa per dire) della storia.

    Questa poi doveva essere la prova della maturità per Robert Pattinson (ma non l'avevamo già detto per Remember Me? Ecco, anche questo fa capire tante cose), ma decisamente è impossibile da promuovere. All'inizio recita troppo e in maniera enfatica, poi si contiene, ma le sue espressioni si limitano alla risatina arguta e al "guardate quanto mi tormento". Senza dimenticare un paio di momenti in cui fa capire chiaramente che è un divo e se ne rende conto. Un po' poco per uno che ha ambizioni di cinema alto.

    Ci si aspetta molto di più anche dal premio Oscar Reese Witherspoon, anche se certo aveva il ruolo più ingrato di tutti. A questo punto, non era meglio mettere una semplice modella con un bel faccino e non fornire aspettative eccessive? Almeno, le ninne nanne ai cavalli potevano risparmiarcele.

    Christoph Waltz conferma una cosa semplice, ossia il fatto che Hollywood, dopo averlo scoperto con Tarantino e Bastardi senza gloria, lo stia distruggendo. Ovviamente, nulla gli vieta di continuare ad accettare villain improbabili e macchiettistici per i prossimi dieci anni, ma l'augurio è che trovi presto ruoli migliori di questo.

    Alla fine, si salvano giusto un paio di scene (un montaggio verso la fine e relativo a una scena fondamentale è assolutamente notevole), ma le situazioni che fanno desiderare una persona diversa dietro la macchina da presa sono molte di più, a cominciare proprio da un buon cast sprecato. Peccato...



    http://www.badtaste.it/

     
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  2. fema85
     
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    ognuno esprime la sua.....ma qualcuni secondo me c'è andato giù un pò troppo pesante!!!!!
     
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1 replies since 29/4/2011, 13:05   96 views
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