recensione su little ashes

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  1. giorgia_vampire_punk
     
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    nn vi farà molto piacere leggere qst ma almeno di rob parlano bene

    http://www.xtm.it/DettaglioCinema.aspx?ID=9011
     
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  2.  
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    Critica severa, che salva miracolosamente Rob e il suo collega. Meno male aggiungo, io.
    Non ho visto Little Ashes ma il personaggio di Dalì lo considero un gioiellino sfornato da Rob a sua insaputa...quando i tempi maturi erano lontani e le aspettative nel campo artistico erano ridotte a un lumicino. Ebbene, da quel che ho visto, lui ci ha dato dentro con tutto se stesso.
    Ripeto, non me la sento di accodarmi a questa recensione perchè mi manca la base: ovvero tutto il film visto consequenzialmente.
    Dalle clip fin'ora uscite, sono rimasta estasiata.
    Da Rob, da Javier, dalle musiche, dalla fotografia essenziale e struggente.
    La scena di sesso...ehm...perchè volevano fosse più lunga e particolareggiata? A me è andata bene così....non c'è bisogno di mostrare due natiche e un portapenne per evidenziare il tormento di una persona che non vuol essere toccata...
     
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  3. *DevilDoll*
     
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    è vero soprattutto la prima parte sembra un pò troppo male arrangiata .... lo stesso rob lo preferisco nella seconda, nel dalì famoso- mentre ho apprezzato alquanto l'attore che ha fatto il mio adorato lorca! è stato bravissimo!!
    inoltre bunuel sembra tanto una comparsa .. io l'avrei analizzato molto di più..... comunque a me è piaciuto tanto, se prima guardavo ciò che diceva e faceva rob.. poi mi sono persa nella trama.....
     
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    O_____O
    Dove, quando e Come l'hai visto? :blink:
     
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  5. ..RenesmeeLullaby..
     
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    SENZA PAROLE anzi è meglio che non mi esprimo..!!
    :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:
    Questa ha visto sicuramente un altro film non L.A. e ho detto tutto.
    Col dire che non ci sono sentimenti ha toccato il fondo. A me il film in tutta sincerità non fa impazzire,ma il fascino è dato dall'amore tra federico e salvador e la perfetta interpretazione di rob.Le critiche sulla scena hot: sono d'accordo con lady alexandra.. se voleva vedere una scena di sesso gay doveva affittarsi un film porno..!! Non ho parole!
    Ci sono delle parti in cui la colonna sonora mi fa venire i brividi....

    PS anche io l'ho visto ^_^
     
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  6. *DevilDoll*
     
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    ormai lo si trova ...
     
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  7. giorgia_vampire_punk
     
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    lo si trova in inglese con i sottotitoli in italiano? o solo in inglese?
     
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  8. *DevilDoll*
     
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    io solo in inglese.... ma alla fine la storia è moooooolto semplice
     
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    *_______________*
    Wow...parto alla ricerca del tesoro perduto!!!
     
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  10. *DevilDoll*
     
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    in bocca al lupo!!
     
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  11. crazysimy
     
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    critiche così , sono state fatte anche per twilght-
    aspetto di vederlo io xD
     
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  12.  
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    L'ho visto su you tube e l'ho gradito molto!
    Ho deciso che scriverò una recensione perchè ne sento il bisogno. Avete presente quando la voce si chiude in gola e tu vuoi urlare? Ebbene...c'è lo stesso tumulto in me ed ho bisogno di buttare fuori le sensazioni che questo lavoro mi ha provocato.
    Forse qualcuno ha pensato di trovarsi davanti a una pellicola che parlasse di arte, coronata da gallerie pittoresche e citazioni gloriose...ma ha fatto male i calcoli.
    Questo è un film che estrapola l'anima sentimentale di Dalì, Lorqua, Bunuel..i loro tumuluti interiori, i loro cuori in perenne alto mare.
    Non è facile trasportare sullo schermo una relazione omosessuale senza perdere il controllo dell'obiettivo. C'è chi volutamente esagera, mostrando corpi nudi e allacciati. C'è chi preferisce sfumare il tutto, usando la prosa d'amore come base portante delle immagini.
    Javier è stato strepitoso, così torturato, sensuale e attinente al proprio personaggio. Un volto perfetto, morbido come i versi che Lorqua ci scrive attraverso la mano dell'attore che l'interpreta. A tratti nervoso, perchè subisce il fascino del pittore vergine e teme di perdere il controllo sulla sua vita.
    Vuole Dalì, lo si legge negli occhi scuri. Ed è certo che prima o poi l'avrà nonostante gli faccia ribrezzo pensare di amare un altro uomo con la stessa intensità di una donna.
    Dopotutto c'è nelle sue strofe un'urgenza femminile, un'attenzione che un maschio preda degli ormoni non potrebbe mai offrire al lettore.
    Rob...vabbè...rischio di essere di parte...ma io mi sono commossa a guardarlo. C'è una crescita radicale nel suo personaggio. Come se passasse un colpo di spugna ogni volta che il copione lo richiedeva.
    E'sempre diverso, in continua mutazione genetica. Toni, colori, pennellate.
    Somiglia alla luce, quella che noi vediamo tutti i giorni e cambia direzione sotto i nostri occhi.
    Rob ha dato vita a un Dalì innocente. Un cristallo di rocca dietro un paio di baffetti neri e una capigliatura eccentrica che lascia a desiderare.
    Eppure, egli riesce a rendere affascinante anche un caschetto demodè.
    E'il punto di forza che ogni attore dovrebbe avere e Rob, pur così giovane, ce l'ha.
    Qui non è il vampiro figo e marmoreo di Twilight ma, consentitemi...è molto, molto di più.
    Se una mano lo avesse sfiorato, si sarebbe rotto in mille pezzi.
    Dalì aveva una personalità frustrata, struggente, sopra le righe. Qualcosa che neppure Lorqua è riuscito ad afferrare completamente pur amandolo alla follia.
    Dalì aveva paura di se stesso e Rob ha reso benissimo questo suo terrore. Magnifico nella scena in cui dopo aver provato piacere nel guardare l'amico far l'amore con Maddalena, si rasa a zero e comincia a spaccare i suoi quadri. Poi si è buttato a terra, ridendo come un pazzo, contorcendosi su se stesso disperatamente. Forse il momento della masturbazione lo ha reso conscio della sua impossibilità di amare totalmente, della sua carnalità prigioniera, e questa consapevolezza lo ha condotto verso un punto di rottura inevitabile.
    Un Rob inquieto e inquietante, direi.
    Bonuel: ho qualche riserva su di lui. Per quel poco che ho visto, non mi è dispiaciuto. Roso di gelosia ha cercato di conoscere il piacere dell'uomo con l'uomo ma è stato più forte di lui.
    Non si può sfidare la carne nè cambiare traiettoria a comando, neanche se adori visceralmente il tuo "amico del cuore" e non vuoi che qualcuno te lo rubi.
    Anche se tenti in ogni modo di capire e giustificare le sue scelte.
    Le scene d'amore: una più bella dell'altra. Lavorate con dolcezza e eleganza come dolci e eleganti erano i verseggi di Lorqua. Nulla è lasciato al caso eppure tutto scivola in penombra, com'è giusto e lecito che sia.
    E'dal crepuscolo che si attinge la voglia di fantasticare, non dalla luce netta.
    Quando un quadro ci rivela le sue ombre, l'occhio umano s'incuriosisce e la lucidità cerca di sfidare i limiti del proprio raziocinio. E'un pò come tornare bambini e gridare "al lupo al lupo" ogni volta che il guizzo d'un fulmine si leva all'orizznte e un rumore sospetto vibra alle nostre spalle.
    C'è l'anelito della scoperta e questo è un bene per lo spettatore.
    Più imponente la seconda parte.
    Dalì è nuovamente cambiato. Appare più sicuro, la sua camminata si è fatta ciondolante e macchiettistica. Una sorta di Charlie Chaplin, sempre in vena di risate, pazzie e sadismo. Eppure dietro la pupilla vibra latente il tormento d'amore che l'accompagnerà negli anni.
    Rob assieme al suo personaggio sfugge come un'anguilla, perchè a nessuno è concesso il diritto di contemplarlo così a lungo da poterlo definire a 360°gradi.
    Il tipico atteggiamento di chi ha scelto d'indossare una maschera ma teme che la sua anima lo tradisca da un momento all'altro, rompendone l'equilibrio fittizio.
    La sequenza della fucilazione di Lorqua a me ha lasciato un vuoto dentro.
    Tutto perfetto. I tempi, la musica, i fiori bianchi che richiamano a gran voce l'amore puro e pudico di Salvador e l'innocenza omosessuale di entrambi, non ancora contaminata dall'atto carnale.
    Bello l'ending.
    Le pennellature violente che Dalì segna sulla tela si contrappongono al lento ondeggiare degli steli mentre un ultimo colpo di fucile spacca in due l'aria e Lorqua muore.
    E scusatemi se è poco. Ma il "J'è arrive" di Rob, pronunciato con quel sorriso buffo su un viso ingessato dal dolore, è un pezzo d'antiquariato di cui questo film non poteva fare a meno.
    Un premio a tutti gli attori, al regista, alla troupe e un occhio di riguardo alla colonna sonora. Una delle più belle che abbia mai ascoltato. Hanno valorizzato la storia esattamente come un abito su misura scende e valorizza il corpo di chi l'ha disegnato e indossato.
    Senza sbavature, senza effetti speciali o uomini che corrono come treni in radura.
    Little Ashes è un triangolo di uomini conflittuali e anime in cerca di approdo.
    C'è a chi piace e a chi no.
    Il cinema, d'altronde, è fatto di scelte.



    Edited by Lady Alexandra - 14/8/2009, 13:22
     
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11 replies since 11/8/2009, 21:53   391 views
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