i Mondi Paralleli

sarebbe il continuo di Se Mi Ami Mordimi

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  1. sasirobert
     
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    dove eravamo rimasti.....?

    1 Sono tua



    La sagoma scura si girò verso di me, speravo tanto che mi raggiungesse e che mi baciasse come mai m’aveva baciato prima.
    Robert venne verso di me in una velocità sovraumana, vampiresca, mi guardò in volto con quei suoi occhi duri e di un azzurro più limpido dell’acqua che ricadeva su di noi, mi prese il volto delicatamente tra le sue mani gelide e bagnate, e m’iniziò a baciare con dolcezza.
    Quella dolcezza divenne violenta, mi prese in braccio, avevo le mie gambe attorno alla sua vita, mi stava facendo male, mi teneva stretta a se con forza e violenza, violenza che mi piaceva perché ero sua e lo sarei stata per tutto il resto della mia vita, i nostri corpi erano bagnati la sua camicia da bianca divenne trasparente e con essa anche il mio vestito color caffè latte che adesso più che un vestito sembrava una maglietta.
    Con me in braccio si diresse verso quella casa abbandonata e con un colpo di schiena fece cadere il muro e lui cadde per terra facendo un buco gigantesco sul pavimento, io ero sopra a lui , ormai i miei fianchi si erano abituati alla presa forte delle sue mani, e le mie gambe si erano abituate alla sua vita dura come il ferro.
    Io lo baciavo con passione, e questa volta sapevo con certezza che non era un sogno e che non mi sarei risvegliata con le lacrime agli occhi, ma mi sarei risvegliata con il mio amato vampiro accanto a me.
    Mi tirò su il vestito con le sue mani che si muovevano in sintonia sul mio corpo, sembrava che lo conoscesse a memoria, io gli sbottonai la camicia e baciai i suoi addominali scolpiti, non mi sembrava vero adesso si che non sarei rimasta delusa perché adesso sapevo che avrei fatto l’amore con l’uomo che amavo, e non avevo paura.
    Lui mi baciava il corpo umido dalla pioggia, mi baciò l morso fatto dai suoi denti aguzzi da vampiro, poi si posizionò più in basso, mi baciò il seno nudo, lo stomaco, e dopo arrivò la parte che più attendevo, con un solo scatto mi tolse le mutande o meglio me le strappò, io pian piano le sbottonavo i jeans mentre lui mi baciava il collo.
    Eravamo tutti e due spogli e i nostri corpi sembravano attendessero questo momento da tempo perché sembravano muoversi in sintonia, lui era in me ero aggrovigliata a lui, sopra di lui con le mie gambe attorno alla sua vita e lui era seduto per terra , la situazione si capovolse mi ritrovai io per terra e li sussurrai all’orecchio “adesso posso dire che sono veramente tua” lui si mise a ridere e poi mi baciò la spalla.
    Avevo il piacere dentro di me,io stavo facendo l’amore con il ragazzo più bello che esiste al mondo e quel ragazzo era mio solo mio, era in me, insieme ci stavamo abbandonando al piacere più bello della vita, quel piacere che ti fa star bene, quel piacere che vorresti sentire ogni singolo momento… ma che lo senti solo quando fai l’amore.

    Eravamo stanchi o meglio io lo ero, quella sera me la sarei ricordata a vita e speravo che ci fossero state anche altre sere così, robert m’abbracciò e mi mise la sua giacca sopra il mio corpo, mi rimisi le mutandine bianche che robert mi aveva tolto con un solo scatto e lui si rimise i pantaloni neri che portava prima che io glieli togliessi.
    Mi stavo per addormentare sul suo petto freddo, lui mi accarezzava il volto e poi si abbassò verso di me per dirmi “adesso anche io posso dire che sono veramente tuo”
    Io risi e poi dissi “ei non fregarmi le battute”lui rise con me e dopo caddi in un sogno profondo, quando mi risvegliai robert mi fissava con sguardo sognante ma dopo si mise sopra di me come segno di protezione, solo dopo che un pezzo di muro cadde sulla schiena di robert capì perché lo aveva fatto.
    “dobbiamo uscire di qui”disse prendendomi in braccio e recuperando la nostra roba, mi portò fuori dalla casa abbandonata, io ero aggrovigliata a lui e i nostri vestiti erano in mezzo ai nostri corpi uniti poi guardai la casa che ancora non crollava e dissi “ma chi diavolo l’ha ridotta così?” robert tossì e capì immediatamente , mentre lo stavo per baciare la casa crollò davanti a noi e appena il mio occhio cadde sull’orologio del mio amato dissi
    “amore cazzo dobbiamo avvisare tom e sara che stiamo bene sono le dieci e mezza del mattino, dobbiamo andare in hotel lavarci vestirci e andare in spiaggia perché sicuro i due piccioncini saranno lì".
    Robert mi portò nel mio hotel con velocità che nemmeno riuscivo a vedere dove stessimo andando.
    Arrivata in hotel lo feci accomodare sul letto, aprì la mia valigia presi un paio di mutande e reggiseno , un pantaloncino corto e una maglia.
    “mi aspetti qui o vieni in bagno con me?”dissi mentre mi sedevo sopra a lui con la roba in mano
    “vengo con te”disse sorridendo, presi l’asciugamano e il mio bagnoschiuma e entrai in doccia mentre il mio amato era seduto sopra un mobile vicino al lavandino.
    Dopo mezzora che stavo in doccia robert disse “amore ma quanto ci metti? “risbucai con la testa fuori e dissi “le ragazze devono essere belle quindi ogni cosa ha il suo tempo”
    “cosa? Ma te sei bella anche con un sacco di patate”
    “sei molto dolce ma aspetta un attimo che ho finito”
    Appena usci dalla doccia li diedi un bacio e la lasciai tutta per lui.
    Mente il mio immortale s’insaponava io con un asciugamano asciutto addosso e delle mutandine rosa sotto mi facevo i capelli, lui uscì completamente bagnato dalla doccia e mi diede un lungo bacio passionale poi mi srotolò dall’asciugamano e io rimasi davanti a lui con a dosso solo le mutandine rosa, mi guardò ,dopo mi prese in braccio come una principessa e mi portò sul letto dove mi baciò e ribaciò fin quando non dissi “more ma te la roba da vestire?”
    “prima di portarti qui sono passato al mio albergo ho preso un jeans e una maglia con delle nike”
    “capito allora asciugati e vestiti perché è tardi non possiamo stare qui a farci le coccole”
    “ma io volevo tanto”disse con voce ipnotica e senza replicare mi misi sopra di lui e gli bacia tutto il volto fino ad arrivare alla mia parte preferita la sua bocca carnosa e fredda.
    “hai avuto ciò che vuoi adesso vai a vestirti”dissi
    “ e tu esci così solo in mutande? Non ti lascerò uscire così”
    “amore mi vesto anche io su che sono le undici e quaranta”poi ridissi “cazzo le undici e quaranta amore è tardissimo si staranno preoccupando”
    “ok facciamo subito non ti disperare”disse mentre s’infilava i jeans e veniva verso di me a darmi un altro bacio.


    tesore ecco il continuo spero vi sia piaciuto baci baci e aspetto il vostro giudizio....ciao ciao
     
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88 replies since 31/3/2010, 19:24   892 views
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