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Giulietta B.93.
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CITAZIONE (marina70 @ 6/4/2010, 20:00)Bruna tesoro è che sto perido ho la testa da un'altra parte e devo correre a destra e sinistra! perdonami davvero oggi cerco di scrivere, ma non posso assicurarti nullai! Ci proverò però!
Non preoccuparti, cerca di riposarti che noi aspetteremo per la ff.
Mi ero persa gli ultimi due capitoli. >.< Bellissimi e romantici. Però Rob sta facendo il furbacchione, e mi sa che non porterà a nulla di buono...
Baciotto.. -
C r i s}.
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Martiiiiiiiiiiii!
Ho recuperato v.v
Pensavo avessi postato di più D=
Vabbè dai aspetterò u_u Cosa combina il nostro Robbolo?!
<3333. -
~ * ~ [ BrEaTh Of YoU ] ~ * ~.
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Tesò...Tes... 
Ecco!
Lo sapevo...
Sono rimasta senza parole...
Capitoli come sempre STUPENDI!
BRAVISSIIIIIIIMA!
Posta appena puoi! *-*
Ti Adoro! ♥SPOILER (click to view)Bibliotecaaaaaa!
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bruna9089.
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Tesòòòòò ma qnd postiiiiiii ????????? Kiss . -
FRAGOLINANIKY.
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tesò 
mi manki.
ma quando torni?
spero ke ti vada comunque tutto bene!
torna presto! appena puoi!
ti adoroooo
baci <3. -
bruna9089.
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siii tesò manki a tutte...era troppo bela la tua FF ..torna presto e posta.....kissss . -
marina70.
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Ricatto
Cosa stava accadendo, perché mai Robert scappava a quella velocità? Non lo avrei aspettato, senza proferire parola, l’avrei seguito! Dovevo scoprire cosa ci fosse sotto! Presi velocemente la borsa e mi fiondai per la tromba delle scale, sperando che non si fosse allontanato così tanto da non trovarlo più. Appena arrivai sul pianerottolo lo vidi affrettarsi per la 3rd Avenue! Andava nella direzione opposta a Marshal. Mi aveva mentito. Con ancora più rabbia e determinazione lo seguìì. Camminò per circa due chilometri e si inoltrò in un incrocio di vie estremamente malfamato, pieno di capannoni, dove di certo non era raccomandabile andare. Dove vai Robert, dove?
Entrò in un grande edificio che dall’ esterno sembrava abbandonato, poi non lo vidi più. Delusa come non mai e molto amareggiata decisi di tornare a casa, avrei chiesto spiegazioni a lui più tardi. Purtroppo non mi fu possibile. Una mano pesante e forte mi strinse la bocca e il naso tanto da farmi quasi svenire. Un uomo alto e un suo amico, vestiti di nero, mi bloccarono.
“ E questa che ci fa qui?” sghignazzò uno di loro
“ Non lo so, ma secondo me è meglio portarla dal padrone, deciderà lui che farne!” rispose l’altro.
“ Mmmmmm!” cercavo di urlare senza riuscirci.
Mi spinsero forte e mi portarono all’interno, mezza tramortita e tremante. L’edificio dentro era l’esatto opposto. Una costruzione attiva, piena di uomini che lavoravano a ritmi serrati, sicuramente schiavizzati. La paura mi stringeva la gola più di quanto non facesse quell’uomo. Ero sopraffatta dal terrore. In quale macello mi ero andata ad infilare, ma soprattutto che c’entrava Robert con quella gente???
Si fermarono davanti ad un portone, bussarono, gli fecero cenno di entrare. Appena mi trovai in quella lussuosissima camera, piena di tecnologie e mobili placcati in oro, la prima persona che vidi fu Robert, seduto, con due aguzzini ai lati.
“ Mmmm mm” urlai sgomitando verso di lui
“ Robin!” gidò alzandosi, ma gli uomini lo fecero risedere di nuovo.
“ Bene, bene bene chi abbiamo qui?” chiese con calma un signore distinto, alto, molto ben vestito, che sedeva al di la di una scrivania mogano.
“ L’abbiamo trovata che spiava suo figlio mentre entrava signore!” rispose la guardia.
Suo figlio? Robert? In quel momento realizzai che mi ero andata a ficcare in un guaio molto più grosso di me. Mi trovavo di fronte a Richard Pattinson, il più grande malfattore dei sobborghi di New York.
“ Robin sei impazzita? Come ti è saltato in mente?” mi chiese Robert con gli occhi terrorizzati.
La guardia mi fece respirare e io cercai di dire
“ Io…io!”
“ Bene bene! Così tu sei Robin! – disse Richard avvicinando misi – Sei tu la nuova salvatrice!” sorrise con un ghigno malvagio.
“ Io non salvo proprio nessuno!” risposi a brutto muso.
Si chinò su di me, seduta e mi prese il mento tra le mani
“ No? Non sei tu la nuova amichetta di mio figlio?”
“ Lasciala! – disse Rob – Lei non c’entra niente!”
“ Lei c’entra eccome! In un modo o nell’altro la signorina si è messa a frugare in fatti che non la riguardano! - disse tranquillo, poi con uno scatto d’ira mi prese il mento e mi ringhiò contro - Lo sai che io ti potrei fare molto male, vero? ”
Non risposi nulla.
“ Papà!” urlò Robert disperato.
“ Ma tu non mi interessi affatto piccolina – riprese il suo autocontrollo – Devi solo farti i fatti tuoi e tutto andrà liscio! Siamo intesi?”
Non risposi
“ Intesi?” mi gridò
“ S.si!” dissi tremante.
“ Quanto a te figliolo, ti conviene non fare sparate delle tue! Sappiamo che vivi con questa nuova sgualdrinella salva-uomini ad Harlem; non ci mettiamo a fare sparate di ingegno. Lo sai che fine ha fatto la tua cara Maggy! Non vorrai che succeda di nuovo una cosa del genere?” sorrise spietato.
A quel punto Robert pieno di rabbia si divincolò e si scaraventò sul padre mettendogli le mani alla gola. Alcuni uomini gli furono subito addosso.
“ Io ti odio,TI ODIO! –urlava senza freni – Hai distrutto la mia vita, ASSASSINO!”
“ Voglio la tua parte dell’azienda! – rispose Richard strofinandosi il collo arrossato – Poi per me potrai fare ciò che vuoi! Hai 3 giorni di tempo Robert, 3! Allo scadere del terzo……. BUM! ” sentenziò ridendo fragorosamente. Fece cenno di mandarci fuori, mentre Robert si divincolava.
“ Non la toccare, NON DEVI TOCCARE Robin!” gridò Robert mentre ci spingevano fuori.
“ Allora rifletti bene su quello che devi fare!” rispose serio l’uomo prima di sparire dietro le porte.
Tre ceffi ci sbatterono fuori dall’ edificio ed io frastornata e terrorizzata caddi a terra in ginocchio.
“ Robin!” Robert si fiondò su di me e mi strinse tra le braccia.
Non riuscivo a parlare, a emettere un suono a ragionare, niente. L’unica cosa che mi veniva in mente era la risata diabolica di quell’uomo senza scrupoli.
“ Dio Robin è tutta colpa mia! È TUTTA COLPA MIA – diceva disperato mentre mi stringeva sempre più – Torniamo a casa! – asserì cercando di riprendersi – Ti riporto a casa!”
“ Mi hai mentito!” sussurrai, riprendendo coscienza e guardandolo lentamente negli occhi.
“ Cosa?” domandò teso
“ Mi avevi detto che andavi a lavoro!” dissi staccandomi da lui.
“ Robin ti riporto a casa, parliamone li!”
In effetti non era il posto migliore per avere una conversazione e così tornammo nel mio appartamento.
“ Puoi spiegarmi cosa succede ora?” chiesi appena chiuse la porta.
“ Lui ti ha già spiegato tutto! No?”
“ Tu mi hai mentito Robert! Hai mentito all’ unica persona che ti è accanto nonostante tutto in questo momento!” gli gridai puntandogli il dito.
Aveva la testa bassa e l’aria colpevole.
“ Non c’è una cosa che non ho sbagliato con te Robin – disse sollevando il mento – Ha scoperto dovevo vivo e ora anche tu sei immischiata in questo enorme casino! Ti ho mentito per non farti preoccupare, per proteggerti!”
“ E come pensavi di farlo?” chiesi avvicinandomi e sempre più fuori di me.
“ Cristo Robin! – gridò – Io non lo so, non lo so ok? Volevo solo tenertene fuori! Ho sbagliato!” Mi fissò. Mi fissò e la rabbia che avevo si tramutò in dolore, dolore per tutto il male che lo circondava e per gli errori che una persona cresciuta in quel mondo e in quel modo era inevitabile che commettesse.
“ Non mi devi mentire più Rob!” dissi mentre una lacrima scese sulla guacia.
“ Mai più te lo giuro!” disse avvicinandosi e stringendomi, con la fronte poggiata sulla mia.
“ Dobbiamo chiamare la polizia Rob!” sussurrai io.
“ Non funzionerà Robin! Sono tutti corrotti! – ammise tremando – Non ho scampo, devo cedere!”
“ Non puoi farlo! – dissi io prendendogli il viso tra le mani – Sai cosa accadrebbe se tuo padre avesse la metà delle aziende!”
“ No ho altra scelta!” mi strinse fortissimo le mani.
“ Ci dev’essere un modo!” esclamai
“ Ho bisogno di stendermi Robin, non ce la faccio, mi sento male!” disse toccandosi le ferite che aveva sul petto. Probabilmente gli strattoni di quel’uomini gli avevano fatto molto male.
“ Stenditi – dissi io aiutandolo a mettersi a letto - Riposa! Quando ti svegli penseremo a cosa fare!” lo accarezzai dolcemente.
“ è meglio che tu te ne vada Robin! – mi suggerì in un flebile sussurro – è pericoloso starmi accanto!”
“ Il mio cuore non potrebbe essere lontano da te Rob, mai!” risposi sciogliendomi,mentre lui si abbandonava al un sonno tormentato.
Sono tornata ragazzeeeee! Dopo un sacco di tempo ho deciso di provare a finire questa ff lasciata in sospeso! Mi auguro di riuscirci, per ora l’ispirazione c’è! Un bacione a tutte e se avete voglia di rimettervi sotto a leggere, fatemi sapere!
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Pattinson
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è bellissima complimenti!!!! vorrei che postassi presto! Sono curiosissima
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lazzari.
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Bentornata Marina, sono contentissima che hai deciso di continuare questa tua stupenda storia e aspetterò ancora con ansia i prossimi capitoli bellissimi come sempre!!
Kiss Lory^^. -
fema85.
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bellissima davvero!!!Complimenti!!!!! . -
RobSweetRob.
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Wow, mi piace! . -
ilovepattinson.
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Ma è stupenda questa ff!!!!Mi ha fatto emozionare !!! L'ho letta tutta d'un fiato!!! Come è tenero RoB!!! Continuala presto ti pregooo!!! E ancora complimenti!! . -
ChIaRa__88.
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oooh tesoo ma hai riniziato a scriveree??? Sai non mi ricordo dove cavolo sono arrivata a leggerlaaa AIUTOOO! 
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ChIaRa__88.
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eccomi ho rilettole ultime parti ! No no l'avevo letta tuttaaaa !
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