Ricominciare

Un Robert con dei problemi e una ragazza pronta a risolverli

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  1. C r i s}
     
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    Martiiiiiiiiiii *-* tesora *-*
    Eccomi qua v.v Ora comincio a recuperare tutto tuttooo tuttooooo *-*
    Beh che dire, è proprio interessante questa storia o.o
    Come tutte le tue ovviamente *-*
    Sei una maga, ne inventi sempre una in più del diavolo ù_ù
    ihih Ora voglio sapere: cosa ha passato il nostro giovane impavido per diventare un quasi assassino?v.v
    Io tifo per lui, avrà i suoi motivi per ammazzare il papà come io ho i miei contro il mio v.v XDDDDD scherzo U_U
    Posta prestissimo *-*
    Ti voglio beneeee <3
     
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  2. marina70
     
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    CITAZIONE (C r i s} @ 25/2/2010, 15:33)
    Martiiiiiiiiiii *-* tesora *-*
    Eccomi qua v.v Ora comincio a recuperare tutto tuttooo tuttooooo *-*
    Beh che dire, è proprio interessante questa storia o.o
    Come tutte le tue ovviamente *-*
    Sei una maga, ne inventi sempre una in più del diavolo ù_ù
    ihih Ora voglio sapere: cosa ha passato il nostro giovane impavido per diventare un quasi assassino?v.v
    Io tifo per lui, avrà i suoi motivi per ammazzare il papà come io ho i miei contro il mio v.v XDDDDD scherzo U_U
    Posta prestissimo *-*
    Ti voglio beneeee <3

    Criiiiii tesoro!
    Ne ha di motivi! Vedrai! Forse all'inizio vi annoierete un pochetto, ma piano piano la storia si farà avvincente e scoprirete cosa ha passato Robert e perchè si comporta in questo modo! Ha i suoi motivi per aver tentato di fare quello che ha fatto, vedrai!
    Un bacione stellina!
     
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  3. marina70
     
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    Non ci sei

    La mattina mi diressi all’ aeroporto. Dovevo effettuare un ultimo volo con la Livingstone in Florida, poi avrei avuto vari mesi liberi. Non ero presa a contratto indeterminato, ma solo per voli prestabiliti.
    A me andava più che bene così potevo concentrarmi meglio sullo studio e sul tirocinio.
    Mi vestii con la divisa della compagnia aerea, grigia e arancione e mi avviai a prendere un taxy, con il mio trolley.
    Arrivata all’aeroporto effettuai subito i controlli e salii sull’ aereo.
    Dopo aver spiegato le modalità del decollo, una volta in aria, mi misi seduta e attesi di dover preparare il pranzo. Presi dei libri con me e mi misi a studiare.
    Ero molto stanca, avevo dormito male la notte prima. Il pensiero di quel ragazzo continuava a tormentarmi.
    Era furioso, duro e spietato. Ma avrei dovuto parlarci. Lo avrei dovuto instradare sulla rotta giusta. Se solo avesse voluto farsi aiutare. Speravo unicamente che non si mettesse nei guai. Lo speravo davvero!
    Una volta in Florida, dovetti attendere come al solito le 5 ore necessarie a far riposare il comandante e gli operatori di volo, così me ne andai al mare con due colleghe.
    “ Robin cavolo che bel fisico che hai messo!” mi disse Jenise, la più grande. Aveva 28 anni e lavorava fissa per la compagnia.
    “ Grazie! – sorrisi – Mi sono impegnata! Quest’ estate probabilmente vado in Europa e li voglio mostrare un fisico asciutto! Altrimenti come acchiappo?!” scherzai.
    “ Giusto ragazza! Claire tu che fai quest’estate?” chiese poi all’altra assistente.
    “ Lei fa strage di uomini!” risposi io stendendomi al sole
    “ Quanto sei scema!” disse Claire dandomi un colpo
    “ è la verità! Conquisti a destra e manca!” ribadii
    “ No comment!” rispose
    “ Quando una è sexy è sexy!” concluse Jenise facendoci ridere.
    Pranzammo e poi velocemente ritornammo a prendere il volo. Una volta a New York salutai le mie amiche e ringraziate le persone con cui avevo lavorato fino a quel momento mi diressi a casa per vedere se c’erano chiamate dei miei pazienti.
    Un po’ mi dispiaceva non volare più in svariate parti del mondo, ma in fondo mai dire mai ! Chissà cosa mi sarebbe potuto accadere dal quel giorno in avanti? Quali avventure avrei vissuto o che momenti monotoni mi avrebbero atteso!? Di certo in tempi non sospetti non avrei mai immaginato chi e come avrebbe stravolto la mia vita, sradicandola del tutto.
    Chiusi la porta con il piede e mi stesi sul divano accendendo la segreteria.

    “ Stella bellissima come è andata in Florida? Maledetta! Vorrei venire anche io a prendere il sole con quelle biondone tutte curve! – la voce di Frank mi fece ridere – Senti, qui fila tutto liscio! Io ho pronto il resoconto dei ragazzi da mandare a Jerry – il nostro supervisore – e anche i curricula di Jack e Hugh! Ah prima che mi dimentichi Roger mi ha chiesto di te! Ti ha chiamata ma ovviamente non eri reperibile sull’aereo. Gliel’ho detto e mi ha chiesto di dirti se oggi pomeriggio poteva venire da te che doveva parlarti di una cosa! Non mi ha detto cosa! Bene madame! Il mio compito l’ho fatto! Chiama Roger, riposati e stammi bene! Un bacione tesoro!”

    Di cosa voleva parlarmi Roger? Dannazione! Io dovevo studiare quel pomeriggio! Ad ogni modo lo chiamai e gli dissi che poteva raggiungermi per le 6, in modo tale da darmi il tempo di fissare alcune nozioni di statistica. Arrivò con svariati minuti di ritardo, verso le 6 e un quarto e io gliene fui grata poiché riuscii ad ultimare il programma.
    “ Ehi Roger entra!” esclamai sorridendo
    “ Ciao Robin! Scusa il disturbo!”
    “ Nessun disturbo siediti pure e dimmi cosa succede!”
    Aveva un enorme sorriso stampato sulle labbra. Non poteva essere, non poteva……
    “ Mi hanno offerto un lavoro part-time alle poste, Robin!” esclamò
    “ Oh mio Dio, Roger!” dissi saltandogli addosso e abbracciandolo
    “ Finalmente!” ribadì mentre una lacrima gli scendeva sulle guancie
    “ Oh Roger non hai idea di quanto io sia contenta per te!” aggiunsi iniziando a piangere anche io per la troppa gioia.
    Lui mi abbracciò di nuovo e mi fece fare 3 giri stringendomi forte. Roger se lo meritava. Roger era un combattente. Roger era un ragazzo vero, sincero e finalmente la fortuna girava un po’ dalla sua parte.
    “ Oddio dobbiamo brindare!” dissi asciugandomi le lacrime
    “ Addirittura?” chiese lui
    “ Si! È d’obbligo! Ho solo un succo d’arancia però!” esclamai
    “ Andrà più che bene!” sorrise
    Bevemmo e poi lui mi disse
    “ Io devo ringraziarti Robin! Senza di te non ce l’avrei mai fatta! Che tu sia benedetta per il lavoro che fai!”
    “ Io non ho fatto quasi nulla! Sei stato tu che hai cambiato la tua vita Roger! Tu!”
    “ Mi sembra un sogno!”
    “ Nessun sogno! – dissi – è la realtà e tu sei l’esempio che quando si vuole una cosa, la si ottiene ! Bravo, bravo davvero!”
    “ Grazie!”
    “ Mi mancherai adesso però!” aggiunsi sapendo che non avrebbe frequentato più assiduamente gli incontri
    “ Ma io verrò sempre quando potrò! Sarò sempre tuo amico Robin! Io non ti dimenticherò mai!”
    “ Vieni qui!” dissi aprendo le braccia e stringendolo a me.
    “ Ti voglio bene Roger!” esclamai affondando il viso nell’incavo del suo collo
    “ Anch’io ragazza!”
    Dopo una mezz’oretta in cui parlammo del più e del meno Roger mi baciò e andò via. Ero orgogliosissima di lui. Mi riempiva il cuore sapere di aver aiutato una vita, di aver in minima parte contribuito a far riemergere un ragazzo dal fango. Era una sensazione unica.
    Arrivò giovedì e quando andai all’incontro, sperai vivamente che Robert si fosse fatto vivo. Mi recai alla segreteria e chiesi a Claudiette se si fosse fatto sentire
    “ No cara mi spiace! Nessun Robert!”
    “ Nessuno ha chiesto di me?”
    “ No! Nessun nuovo ragazzo! Sempre i soliti!”
    “ A va bene lo stesso, grazie mille!” dissi un po’ affranta.
    “ Di nulla cara!”
    Mi recai all’incontro a testa bassa, mi dava fastidio che lui non ci fosse. Mi dispiaceva da morire, ma in fondo Roger me l’aveva detto che era un tipo orgoglioso, di sicuro necessitava di più tempo!
    “ Ebbene? Come mai siamo così giù?” mi chiese Frank
    “ Sono in pensiero! Robert Pattinson non si è fatto più sentire!”
    “ Ma è passata solo una settimana!” sorrise il mio amico
    “ Si, lo so però….. boh!”
    “ Vedrai che arriverà! Vedrai!”
    “ Lo spero proprio!” affermai
    E così passò anche il secondo Giovedì: nulla! Non si presentò nemmeno a quell’incontro. Non si fece sentire durante la settimana e non mi cercò in alcun modo. Forse ero stata troppo brusca, forse ero stata troppo sicura che avrebbe ceduto, forse era stato il mio comportamento ad allontanarlo. Non lo sapevo, non potevo saperlo, ma la cosa mi dava lo stesso fastidio.
    Il terzo giovedì? Nuovamente assente. Di lui nemmeno l’ombra. Roger non sapeva nulla, nessuno dei suoi contatti lo aveva visto né sentito. Mi si spensero gli occhi quando non lo riconobbi nel volto di alcuno dei presenti. Avevo fallito. Un altro che era tornato in mezzo alla strada, un altro che avevo perso!
    E la colpa era mia, tutta mia
    !


    Ed ora??? Dove sarà finito Robert?
    Lo scopriremo nella prossima puntata!



    P.S. Oddio quanto desideravo dirlo!ahahahahhahha
     
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  4. •·÷[.Vale.]÷·•
     
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    Dov'è Robert???? *Me pensa*
    Voglio la prossima puntata!!! xD POSTAAAAAAAAAAAAAAAA PRESTOOOO!!!

    Tìvìbìì<3
     
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  5. marina70
     
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    CITAZIONE (•·÷[.Vale.]÷·• @ 26/2/2010, 11:59)
    Dov'è Robert???? *Me pensa*
    Voglio la prossima puntata!!! xD POSTAAAAAAAAAAAAAAAA PRESTOOOO!!!

    Tìvìbìì<3

    Stasera probabilmente posto il prossimo capitolo!
    Dov'è robert?? Lo vedrete presto!
     
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  6. giorgiet
     
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    tesò quando hai scritto di roger mi sn commossa anch'io!!!sn veramente contenta che abbia trovato lavoro!!!!
    però robert????speriamo che nn si è cacciato nei guai!!!

    tesò sn pochi capitoli ancora ma questa storia mi sta prendendo tantissimo!!!!
     
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  7. marina70
     
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    CITAZIONE (giorgiet @ 26/2/2010, 12:50)
    tesò quando hai scritto di roger mi sn commossa anch'io!!!sn veramente contenta che abbia trovato lavoro!!!!
    però robert????speriamo che nn si è cacciato nei guai!!!

    tesò sn pochi capitoli ancora ma questa storia mi sta prendendo tantissimo!!!!

    Grazie Giorgiaa! Si Roger sarà un personaggio importante nei prossimi capitoli e molto molto amico di Robin!
     
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  8. Denise Cullen
     
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    spero che non ci farai aspettare molto :) curiosa, curiosa, curiosa!!!!
     
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  9. marina70
     
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    CITAZIONE (Denise Cullen @ 26/2/2010, 14:02)
    spero che non ci farai aspettare molto :) curiosa, curiosa, curiosa!!!!

    Non penso Denise! Siccome mi sono portata avanti con alcuni capitoli, penso di postare stasera se vi va!
     
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  10. Lu »
     
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    Martiiii! Ma sai che questa storia mi intriga proprio??
    Posta posta! =DDDD
     
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  11. marina70
     
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    CITAZIONE (Lu » @ 26/2/2010, 15:31)
    Martiiii! Ma sai che questa storia mi intriga proprio??
    Posta posta! =DDDD

    Davvero????? Grazie Lu!!!!
    Mi fa piacereeeee!
    Siccome sto avanti con i capitoli, forse ne posto un altro stasera!
    Un bacione stella!
     
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  12. C r i s}
     
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    Dov'èèèèèèèè Robbolo?ç_ç
    Dov'è finito?ç_ç
    Posta presto Martiii <3
     
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  13. marina70
     
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    CITAZIONE (C r i s} @ 26/2/2010, 18:21)
    Dov'èèèèèèèè Robbolo?ç_ç
    Dov'è finito?ç_ç
    Posta presto Martiii <3

    Se sapeste dov'è..............
    Tra poco posto va bene???
     
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  14. •·÷[.Vale.]÷·•
     
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    Sìììììììììììììì!!!
     
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  15. marina70
     
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    Fidati di me

    Roger aveva trovato lavoro. Laurence si era definitivamente disintossicato dall’ eroina ed Hank aveva ritrovato il rapporto perduto con i figli. Su otto persone assistite direttamente da me, 3 avevano avuto risultati postivi, quindi avrei dovuto essere più che soddisfatta del mio operato, eppure non lo ero per niente.
    I ragazzi lavoravano bene con me, tutti tranne uno: Robert. Completamente scomparso ormai da 3 settimane tormentava le mie notti.
    Dopo tutto quel tempo in cui non ebbi una sola notizia di lui, né negativa, ne positiva, iniziai a perdere la speranza. In fondo non potevo salvarli tutti! Non ero certo dello spessore di madre Teresa, ne della grandezza intellettuale e spirituale di Ghandi, quindi tanto valeva mettersi il cuore in pace. Avevo fallito! Punto!
    Dopo aver passato l’intera giornata a lezione, con due libri in una mano e una Fiesta nell’altra, verso le 8 di sera mi avviai a casa. Il mio quartiere non era certo il Bronx, però non si poteva neanche dire fosse il migliore di New York. Di giorno tranquillo, Harlem, di notte si trasformava e per una ragazza giovane come me era meglio evitare di andarsene in giro da sola. Tuttavia, questa storia si ripeteva ormai da 3 anni e solo una volta avevo rischiato di rimetterci, ma la polizia era subito venuta in mio aiuto. Infatti due volanti casualmente e fortunatamente stavano passando di li, quando due ragazzi mi accerchiarono cercando di rubarmi la borsa.
    In fin dei conti, sapevo il fatto mio, per il lavoro che facevo e le persone che frequentavo. Ero in grado di difendermi da sola, il più delle volte.
    Anche quella sera tutto filò liscio e sana e salva me ne tornai nella mia abitazione. Misi sul fuoco a riscaldare il polpettone del giorno prima e mi andai a fare una doccia, indossando i vestiti che usavo per casa: il pantalone di una tuta Nike e un top nero sportivo. Legatimi i capelli tornai a vedere in che condizioni si trovasse la mia cena, quando ad un tratto sentii rumori sospetti provenire dalla sala.
    Mi fermai e abbassai il volume della televisione. Un nuovo rumore, come se qualcuno stesse cercando di scassinare la finestra che dava sulle scale di emergenza.
    Spento il gas mi diressi in sala e prima che potessi arrivare li, un rumore di vetri che si rompevano mi fece sobbalzare e urlare di paura. Mi schiacciai al muro, quando vidi la schiena di un uomo, che indossava una giacca jeans, alzarsi e tenersi le mani sanguinanti.
    Mai nella mia vita fui più atterrita. Il sangue si gelò completamente ed il cuore mi balzò in gola.
    Quando l’uomo si voltò, lo riconobbi all’istante, riconobbi gli occhi infuocati dalla rabbia e l’odore di sigaretta forte ed intenso.
    Mi portai una mano sulla bocca per non gridare, ma fu lui a parlare per primo
    “ Non voglio farti del male!” disse
    A quel punto non capii più nulla e presi subito in mano il coltello da collezione di mio padre che si trovava sul tavolino alla mia destra. Lui andava matto per quegli arnesi e volle che ne portassi uno con me.
    “ Non fare un passo! Non ti muovere!” dissi puntandogli l’arma contro, sull’ orlo di una crisi di nervi.
    Lui alzò le mani sanguinanti e rispose
    “ Mettilo giù! Io non voglio farti del male!”
    “ Stai fermo! Ora chiamo la polizia!” gridai avvicinando la mia mano al portatile.
    In un lampo lui mi fu addosso e impedì che mi muovessi. Con forza mi prese il polso, stringendolo così forte da lasciarmi un evidente ematoma e costringendomi a cedere il coltello.
    Tremavo come una foglia. Avevo pensato a lungo a quel ragazzo come ad una persona che forse in fondo poteva essere capita, ma vedendolo così, in quel momento, maledissi me stessa per i pensieri buoni che avevo avuto su di lui.
    “ Ti prego non farmi del male!” sussurrai mentre il mio petto si alzava e abbassava velocemente.
    “ Io non voglio farti del male Robin!”
    Si ricordava il mio nome!
    “ E allora che vuoi? Perché sei qui? Perché tutto questo?” chiesi ancora terrorizzata.
    “ Mi stavano inseguendo! E ho bussato alla tua porta per chiederti aiuto, ma tu non m hai aperto cazzo! – esclamò sbattendo forte i miei polsi sul muro, sopra le mie spalle – Non potevo aspettare e così sono salito per la scala antincendio e ho rotto il vetro; non pensavo fossi in casa!”
    La paura mi aveva così atterrita che non riuscivo a parlare. Le mie labbra non erano in grado di emettere una frase di senso logico.
    “ Adesso calmati ok? Io non ti farò niente!” i suoi occhi perforavano i miei.
    Forse non mi voleva fare del male veramente. In fin dei conti se avesse voluto abusare di me, lo avrebbe già fatto. Il sangue dalle sue mani colò sui miei polsi e sulle mie braccia nude. Robert fece scendere le mani su di me, cercando di togliere via residui del liquido rosso.
    “ C-come hai saputo che questa era casa mia?” chiesi con voce flebile
    “ L’ho chiesto oggi pomeriggio all’istituto – disse senza guardarmi, ma continuando a puntare gli occhi sul suo sangue che scendeva su di me – Ho ricominciato con lo spaccio!”
    Sobbalzai a quelle parole e cercando di riprendere tutta la forza che possedevo, mi staccai leggermente da lui e indurendo i pugni attorno il mio corpo dissi
    “ Siediti! O-ora ne parliamo!”
    “ Non chiami la polizia vero?” mi domandò con il fiato corto. Lo fissai un attimo, poi risposi
    “ Non la chiamo!”
    Dovevo essere calma, severa e ferma in quello che dicevo. Mostrarsi titubante di fronte a persone così vulnerabili come Robert non faceva altro che aggravare la situazione.
    Lui eseguì il mio ordine e si mise seduto sul divano, senza distogliere un attimo gli occhi da me. Aveva paura che facessi qualche passo falso. Temeva lo tradissi.
    “ I-io mi devo andare a-a pulire! – chiusi gli occhi ed ispirai – Ho il tuo sangue addosso e credo di non sentirmi bene! P-puoi aspettarmi qui?” chiesi.
    Lui si alzò e mi guardò per la prima volta con degl’occhi che non avevo mai visto
    “ Non tradirmi Robin ti prego!”
    Mi stava pregando? In lui c’era stato un repentino cambiamento nei miei confronti. Aveva bisogno di aiuto e a modo suo me lo stava chiedendo.
    “ Fidati di me!” affermai.
    Non mi rispose, ma si mise a sedere ed io entrai nuovamente in bagno. Mi calai giù lungo la porta, mettendomi a sedere per terra e cercando di stemperare quella paura feroce che s’era impadronita di me. Lentamente tremavo sempre meno e riacquistavo la calma necessaria. Per un istante pensai anche di tradirlo. Era tornato a spacciare, era entrato in casa mia, aveva rotto la mia finestra e mi era saltato addosso. L’avrebbero subito rimandato dentro. Così presi il telefono e composi il numero della polizia.
    Ad ogni tasto che premevo però, si faceva un vuoto enorme nella mia coscienza. Mi aveva chiesto di aiutarlo, io gli avevo detto di fidarsi di me! Non potevo tradirlo, non potevo!
    Riposi il cellulare e mi andai a lavare le braccia, sciacquandomi anche il viso.
    Riacquistato un minimo di lucidità, presi un respiro forte e tornai in sala. Lui era ancora li, non si era mosso, aveva le mani sul volto e i gomiti poggiati sulle ginocchia.
    Quando mi sentì dietro di lui, si alzò rapidamente e inchiodò di nuovo i miei occhi con i suoi. Aveva uno sguardo che uccideva. Fulminante non lasciava di te nulla, se non un flebile sospiro.
    “ S-se vuoi il bagno è li! Puoi darti una ripulita, mentre io penso ai vetri!” dissi stringendomi nelle spalle per il freddo che arrivava, essendo rotta la finestra.
    “ Oh ti ringrazio!”
    Non disse altro, mi superò e si chiuse nel bagno. Non era un ragazzo di molte parole, sarebbe stato ancora più difficile lavorare con lui e su di lui. Tentai di risistemare la stanza, riponendo in modo adeguato l’abajour che era caduta e i tappeti mossi dal vento. Chiusi subito le serrande,almeno avrei bloccato in parte il vento freddo che mi intorpidiva le ossa. Con una scopa spazzai via i vetri sparsi sul pavimento.
    “ Ho ripulito l’acqua che ho fatto cadere in bagno!” mi disse Robert dietro di me.
    Nemmeno mi accorsi che era alle mie spalle. Mi voltai di scatto sobbalzando leggermente.
    “ Oh! Bene!” dissi senza fissarlo
    “ Grazie per non aver chiamato la polizia e per avermi fatto usare il tuo bagno!”
    “ Di niente!” risposi alzandomi.
    “ Io ti ripagherò la finestra!” affermò subito
    “ No! Lascia stare! Ci penso io!”
    Uno come lui, tornato a spacciare per vivere, come avrebbe potuto ridarmi i soldi necessari per acquistare una finestra nuova?
    “ Mi sdebiterò! In qualche modo” aggiunse
    Sembrava una conversazione surreale, nessuno dei due si trovava a proprio agio in quella situazione, ma chi avrebbe potuto esserlo d’altronde?
    “ Io …. Ho un piacere da chiederti!” disse dopo alcuni secondi.
    “ Dimmi!” sussurrai temendo.
    “ Roger mi ha detto di chiedere a te! Mi ha detto che tu ci aiuti e che di te ci si può fidare! Io non ci credevo! Pensavo che foste tutti uguali! – le sue parole mi dettero fastidio, ma in fondo era ovvio che fosse diffidente – Ma ho sbagliato! Non sei una spia, non mi hai messo nelle mani degli sbirri quando avresti potuto benissimo e ti sono grato per questo! Ora però devi farmi un ultimo favore! – ci riflesse un attimo, poi concluse - Fammi dormire qui stanotte!
     
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298 replies since 23/2/2010, 19:02   6629 views
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