What do you live for? I live for you

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  1. •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
     
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    Titolo: What do you live for? I live for you
    Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
    Autrice: •°o.O Cy_Pattinson O.o°•
    Capitolo: Meeting
    Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me


    What do you live for? I live for you
    …Meeting…

    Cap. 5 Meeting



    - Ok, abbiamo finito. Grazie mille ragazzi.- mi disse la giornalista, stringendomi la mano.
    Risposi al suo sorriso, anche se mi rendevo conto che il suo sguardo mi diceva più che altro: “Saltami addosso”.
    Pure le professioniste ci si mettevano adesso?
    Mi allontanai velocemente insieme agli altri, temendo che non si facesse fermare dal pubblico e finalmente tornai nella sala da ballo.
    Non potei fare a meno di far vagare il mio sguardo fino al bancone del bar, ma come mi aveva avvisato lei poco prima, Elettra non era più lì.
    Non sapevo nemmeno io perché, ma quella ragazza aveva qualcosa che aveva attirato la mia attenzione.
    A parte il suo corpo da urlo, come mi avrebbe fatto notare Kellan.
    Ma non era stato il suo corpo ad attirarmi, non ero una persona così superficiale; forse era stato il fatto che non mi era saltata addosso o non si era messa ad urlare “mordimi” o “oddio, ma tu sei Edward Cullen” a sollecitare il mio interesse.
    Kellan era convinto che fosse una mia fan: e se invece non lo era? Se invece fosse semplicemente venuta alla festa con la voglia di ballare?
    - Stai cercando la tua bella?- mi riportò alla realtà il mio collega “preferito”.
    - Chi è la tua bella?- chiese curioso Taylor, che come al solito seguiva a ruota Kellan, quando si trattava di prendermi in giro.
    - Una tipa mozzafiato che ha conosciuto al bar.-
    - Wow! E bravo il nostro Rob. Non perdi tempo, eh?- mi prese in giro Tay, guardandomi con sguardo malizioso.
    - Non cominciate voi due. È semplicemente una ragazza con cui mi sono scontrato ieri mentre scappavo dai giornalisti.- ripetei per la seconda volta quella sera.
    - Allora è stato proprio un colpo di fulmine.- aggiunse il mio rivale del grande schermo, facendomi l’occhiolino.
    Alzai gli occhi al cielo senza rispondere: era inutile cercare di ragionare con quei due.
    Potevo capire Taylor, aveva 18 anni, e comunque faceva certi commenti sempre e solo scherzando, ma Kellan doveva farne a breve 25, speravo che fosse un po’ più maturo, ma era sempre il solito bambinone.
    Avrei osato dire che tra i due il più maturo era proprio Tay.
    - Chi è che ha avuto un colpo di fulmine?-
    - Ash, ti prego, non ti ci mettere anche tu.- risposi esasperato alla mia collega.
    Ashley mi guardò senza capire, mentre io mi allontanavo.
    - Ricordati che tra poco dobbiamo salire sul palco.- sentii urlare Kellan.
    Sventolai una mano per far capire che avevo capito, senza però voltarmi.
    Nonostante le prese in giro dei miei amici, non potei fare a meno di cercare Elettra con lo sguardo.
    Avevo voglia di parlare ancora con lei, di avere una conversazione con una persona che non mi saltasse addosso nel giro di 5 secondi.
    Finalmente la intravidi in mezzo alla folla: era seduta ad uno dei divanetti insieme a due sue amiche.
    Mi appoggiai al muro dietro di me e la osservai, cercando di ignorare gli sguardi e i gridolini che mi circondavano.
    Non sapevo se avvicinarmi oppure no: avevo paura di disturbarla o di causare qualche effetto imprevisto tra le sue amiche.
    Finalmente Elettra si alzò e si allontanò verso il bar, così mi affrettai a raggiungerla.
    - Alla fine ti ho ritrovata sempre qui.- le dissi, attirando la sua attenzione.
    Lei si voltò, guardandomi stupita, e per la prima volta riuscii a perdermi nel suo oceano.

    * * *



    Ancora una volta mi si fermò il respiro: possibile che dovesse apparire sempre così all’improvviso? Mi voleva morta?
    Mi voltai cercando di mantenere la calma e il suo sorriso mozzafiato mi investì come una secchiata d’acqua gelida.
    Mantenni il respiro regolare, mentre rispondevo.
    - Ehi, ciao. Già finite le interviste?- gli chiesi, sorridendogli.
    Avevo passato l’ultima mezz’ora cercandolo tra la folla, ma quello di certo non lo avrei detto a lui.
    - Grazie al cielo si. Anche se ora mi tocca salire sul palco.- mi rispose, con una smorfia.
    - Questi sono gli inconvenienti dell’essere uno degli attori più desiderati degli ultimi anni.- osservai ridendo.
    Mi vergognai subito di quello che avevo detto, ma cercai di non farlo notare: in fondo era una cosa vera.
    - Già. Ma a volte è particolarmente stressante.- mi rispose, ridendo insieme a me.
    Rimase a guardarmi, mentre ordinavo da bere per Jenny e Christine.
    - Ti ho visto con le tue amiche, ma non sapevo se avvicinarmi. Poi ho visto che ti sei alzata…- disse poi, senza concludere la frase, come se non sapesse bene cosa aggiungere.
    Il cuore mi schizzò in gola: voleva dire che mi stava osservando da un po’? Oddio, era particolarmente imbarazzante: chissà cosa avrei potuto fare in quei minuti.
    - Già. Jen e Chris volevano bere qualcosa, così mi sono offerta di venire io al bar, tanto per sgranchirmi le gambe.- gli spiegai, notando che non era intenzionato a continuare.
    A dire il vero speravo proprio di incontrarlo di nuovo.
    Il barista attirò la mia attenzione, porgendomi le mie ordinazioni.
    - Ti do una mano.- si offrì Robert, vedendomi in difficoltà con i bicchieri.
    - No!- mi affrettai a dire: non ero pronta a dire alle mie amiche di quell’incontro.
    Nonostante mi dispiacesse tenerglielo nascosto, volevo tenere quel sogno ancora un po’ per me.
    Lui mi guardò con un sopracciglio alzato, senza capire.
    - Ehm… il fatto è che le mie amiche sono tue fans sfegatate e sono sicura che non si tratterrebbero dal saltarti addosso.-
    In fondo non era del tutto una bugia.
    - Capisco.- disse solamente lui, con un’espressione che mi sembrò delusa.
    - Facciamo così: aspettami su quei divanetti laggiù. Porto queste alle mie amiche poi cerco di allontanarmi con una scusa.-
    - Ok.- mi rispose lui; sembrava quasi che si fosse illuminato alla mia proposta, ma forse era stata solo la mia fervida immaginazione.
    Mi allontanai, raggiungendo le mie compagne e cercando di mantenere un comportamento normale, per non insospettirle.
    - Ragazze, vi abbandono per un secondo. Ho incontrato un amico e volevo fare due chiacchiere.- dissi loro.
    - Certo, non preoccuparti. Ci vediamo dopo.- mi rispose Jen: per mia fortuna sembravano entrambe interessate ad un paio di ragazzi non molto lontani da loro.
    Mi diressi verso i divanetti su cui avevo “appuntamento” con Robert e quando lo vidi rimasi senza fiato, ancora una volta: era seduto a gambe accavallate, con un braccio sullo schienale e lo sguardo rivolto verso la gente, perso nei suoi pensieri.
    Gli ultimi bottoni della camicia erano aperti, lasciando intravedere la muscolatura, che, senza ombra di dubbi, era frutto degli allenamenti che era costretto a seguire per interpretare il personaggio di Edward, mentre i jeans un po’ larghi gli cadevano a pennello sulle gambe.
    Feci un lungo respiro e lo raggiunsi.
    - Eccomi qui.- gli feci notare la mia presenza, sedendomi.
    Lui ritirò il braccio, probabilmente per non sembrare troppo invadente, cosa che a me non sarebbe dispiaciuta affatto.
    - Hai detto alle tue amiche che sei con me?- mi chiese all’improvviso, sorridendo divertito.
    - Ehm… no, avrei dovuto?- chiesi imbarazzata.
    - Non so, sta a te deciderlo. Se però decidessi di portarti in un angolo buio e abusare di te, nessuno saprebbe che l’artefice sono io.- mi avvertì lui, ridendo.
    E mano male che era timido, pensai mentre arrossivo.
    - Correrò il rischio.- risposi ridendo a mia volta e fingendomi disinvolta.
    Poi il tempo passò in un lampo; parlammo di tante cose, del perché mi ero
    trasferita a Los Angeles, degli amici che avevo lasciato in Italia, del mio
    migliore amico, dei corsi che frequentavo all’università…
    A dire il vero parlai solo io, forse perché essendo un attore famoso, Robert pensava che conoscessi abbastanza di lui, ma non era così.
    - Basta parlare di me. Dimmi qualcosa di te.- dissi all’improvviso, prendendolo alla sprovvista.
    - Di cosa vuoi che ti parli?- mi chiese lui, guardandomi con il suo sorriso sgembo, che tanto caratterizzava il personaggio di Edward Cullen.
    - Non so, qualsiasi cosa. Non tutto si può apprendere dagli articoli di giornale.- gli feci notare sorridendo.
    Stava per dire qualcosa, quando ancora una volta fummo interrotti.
    - Non so perché ma me lo aspettavo di trovarti qui.-
    Mi voltai e vidi che ancora una volta Kellan aveva interrotto la nostra conversazione: cominciavo ad odiarlo quel ragazzo.
    Dietro di lui vidi Taylor Lautner, interprete di Jacob Black in “Twilight”.
    - È già ora?- chiese Rob infastidito, guardando l’orologio.
    - No, ma manca poco. Dovevo pur raccattarti in qualche modo.- disse, e mi rivolse quello che mi sembrò uno sguardo malizioso.
    - Kell, Tay, lei è Elettra.- mi presentò infine Robert, alzando gli occhi al cielo, notando che non erano intenzionati ad andarsene.
    - Piacere bambolina. Io sono Kellan.-
    Bambolina? Ecco, lui era uno di quei ragazzi che non si potevano definire timidi.
    - Piacere.- gli dissi, stringendogli la mano e sorridendo.
    Anche Taylor si presentò.
    - Elettra? Sbaglio o non è un nome americano.- mi chiese il ragazzo.
    - No, infatti, è italiano.- risposi, sorridendo cordiale.
    - Wow, sei italiana?- esclamò lui, sorpreso.
    - Già.-
    - Ok, non dovevamo andare?- ci interruppe Robert, guardando Kellan e Taylor infastidito.
    - Si, infatti.- rispose il primo, che diversamente da Pattinson, era piuttosto divertito dalla situazione.
    - Perfetto. Allora andate avanti che vi raggiungo.-
    - Ok. Ciao bambolina, ci si vede.- mi salutò Kellan.
    - Come no. Ciao scimmione.- lo salutai a mia volta: se lui si prendeva tutte queste libertà, perché non dovevo farlo anche io?
    Rimasero tutti in silenzio per un po’, poi scoppiarono a ridere, Kellan compreso.
    - Ehi, mi piace questa ragazza.- commentò mentre si allontanava con l’amico.
    - Ti chiedo scusa. A volte Kellan è un po’… esuberante.- mi disse Robert, cercando di trovare l’aggettivo adatto.
    - Tranquillo, nessun problema. Come vedi so come tenere testa a tipi come lui.-
    - Sì, ho notato.- osservò ridendo. - Vabbè, devo scappare o va a finire che tornano a cercarmi.-
    - Certo. Non vorrei essere la causa dell’insurrezione di una folla inferocita se non salirai su quel palco.-
    Ancora una volta rimase in attesa, come a voler aggiungere qualcosa.
    - Ok. Allora spero di rivederti presto.- aggiunse infine.
    - Certo, perché no?- risposi io, mentre il mio cervello urlava: MAGARIIIII!!!!
    - Ciao.- mi salutò.
    - Ciao.- risposi io.
    E si allontanò, per la seconda volta quella sera.

    * * *



    - Bambolina? Ma come ti è saltato in mente?- aggredii Kellan, appena lo raggiunsi.
    - Mamma mia, quante storie. Non mi sembra che lei si sia lamentata. E poi mi ha tenuto testa, direi. Scimmione. Mi è piaciuta.-
    - Vabbè, sta di fatto che potevi evitare. Non la conosci nemmeno e pure io la conosco si e no da 2 ore.-
    - Piantala di lamentarti, Rob.- mi prese ancora in giro lui, dandomi un pugno scherzoso su un braccio.
    - E poi ora abbiamo le prove che è una tua fan.- aggiunse il mio collega.
    - Perché dici così?- chiesi, senza capire.
    - Ohi, sveglia. Quella ragazza ti ha mandato in pappa il cervello? Mi ha chiamato “Scimmione” e se per caso non te lo ricordassi, è una battuta di Nikki quando Rosalie chiama “Scimmione” Emmett nella scena della partita di baseball. È probabile che abbia rivisto “Twilight” almeno un miliardo di volte per vedere il suo idolo in azione.-
    Dovevo ammettere che non ci avevo fatto caso, non mi ricordavo tutte le battute dei miei colleghi a memoria, però ora che me l’aveva ricordato, aveva ragione.
    - Però non vuol dire che sia una mia fan. Magari è una fan di Jay o tua.-
    - Si come no. Sogna Rob. Però cerca di farlo dopo, che ora dobbiamo entrare in scena.- e si diresse disinvolto verso le quinte, pronto a salire sul palco.
    Io, invece, rimasi nella mia posizione: non sapevo nemmeno io perché, ma da un lato avrei preferito che Elettra non fosse una mia fan, avrei voluto poter conoscere una ragazza che mi vedesse semplicemente come Robert, e non come Robert Pattinson, l’attore famoso, interprete di Edward Cullen.
    Anche se avevo la sensazione che non mi considerasse tale, nonostante tutto.
    Poi, cercando di non pensarci più, seguii il mio collega nel fare il mio dovere.

    Ma buon anno a tuttiiiiiiiiiii!!!!
    Lo so, ho tardato un pò ad aggiornare, chiesdo perdono, ma anche i miei neuroni ogni tanto vanno in vacanza!! ;)
    Bè, come sempre grazie a m a r t i n a xxx, FRAGOLINANIKY e !.golden.angel.! (Che meraviglia, una nuova lettrice!! *.* Ma benvenuta!!! ^^).
    Un bacione grande grande e tt!!!!!!!! ^^

    Edited by •°o.O Cy_Pattinson O.o°• - 8/4/2010, 15:46
     
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